Torre Mozza: Rovigo a tutta birra

Daniele Menin - Torre Mozza

Oggi mi trovo in una provincia del profondo Veneto dove nel 2017 inizia l’avventura di Daniele Menin, 40enne e rodigino doc, appena insignito del premio europeo “miglior birraio emergente” al Barcelona Beer Challenge, riconoscimento completato da due ori e un argento nelle rispettive categorie dalla Koller, Middleway e Oscar Mild.

Una riconoscenza di tutto rispetto e onore che premia l’impegno costante e la conoscenza della materia.

Nel 2016 apre in pieno centro a Rovigo l’Hops, seguito nel 2018 dal Barley, nel 2017 la scelta di avviare una beer firm appoggiandosi a un noto produttore di zona, spinto dal desiderio di apprendere l’arte di creare la bevanda cardine del successo dei suoi locali, sempre più desideroso di mettersi alla prova nel 2019 l’acquisto dell’impianto da 8hl (attualmente il più grande del polesano) e produrre le proprie birre dando cosi vita al birrificio Torre Mozza

Sempre più desideroso di mettersi alla prova nel 2019 l’acquisto dell’impianto da 8hl (attualmente il più grande del polesano) e produrre le proprie birre dando cosi vita al birrificio Torre Mozza

Vista sala cottura

Il nome si ispira alla storia di Rovigo, città di costruzione medioevale, in cui svettano i resti del castello. La Torre Grimani, una delle due torri sopravvissute e diventata simbolo della città insieme alla Torre Donà, è appunto detta “Torre Mozza” a causa del crollo della parte superiore.

Il logo del birrificio, invece, composto da un pentagono rovesciato, racchiuso da due spighe e da un luppolo al centro del lato superiore, richiama la planimetria storica delle mura del castello.

Se da una parte sente sua l’idea di una bevuta scorrevole, senza fronzoli che faccia da cornice ad una piacevole serata tra amici, dall’altra non può non lasciarsi affascinare dalla continua ricerca di stili ancora poco conosciuti dal grande pubblico, creando un identità produttiva caratterizzata ben delineata e ispirata alla tradizione brassicola inglese.

Amplia e variegata e la proposta brassicola di Daniele, birre come già citato che principalmente si ispirano alla tradizione inglese, completate comunque da produzioni di matrice belga, tedesca e americana.

Durante la mia visita ho avuto l’occasione da degustare alcune referenze comprese le tre medagliate, assaggi che denotato pulizia produttiva, morbidezza e piacevolezza di beva, voglio iniziare la mia analisi dalla Koller la chiara in stile keller che si esprime come da manuale, dove le note di cereali e miele si sposano con la luppolatura continentale utilizzata, pulizia, facilità di beva e un giusto taglio d’amaro rendono quella Koller pericolosamente beverina.

Warlock e la proposta successiva, trattasi di una Marzen-Rauk, piacevole e equilibrata, la parte affumicata si affaccia timidamente a centro bevuta completando un ventaglio gustativo prevalentemente maltato.  Ipamena e la prima proposta British, birra piacevole dove la parte dolciona-maltata iniziale lascia spazio a note amaricate erbacee, floreali, agrumate e terrose piacevoli e equilibrate. MiddleWav, IPL con l’aggiunta di grani del paradiso, olfatto esplosivo, note fruttate (ananas, cocco, mango), agrumate (arancia dolce) e speziate (pepe), in bocca morbida e vellutata, chiusura lunga con una leggera amaricatura dove si avverte maggiormente la nota balsamica-speziata conferita dai grani del paradiso, birra pericolosamente beverina!

Si prosegue con la Oscar Mild una delle birre che a mio parere rappresentano più la filosofia produttiva di Daniele, all’olfatto le note di nocciola e frutti rossi predominano, in seconda battuta avverto leggeri sentori di cioccolato al latte e liquirizia, birra asciutta morbida e vellutata la bevuta, 3.8° di piacevolezza, dove dettano il passo le note di nocciola tostata, finale secco con una chiusura maltata.

Falcone e la birra storica di Daniele, una British Strong Ale caratterizzata da note maltate (caramello, biscotto), bevuta snella in barba al grado alcolico (6.3°) ben nascosto, finale lungo con un amaricatura floreale lunga e persistente.

ShowDown la Old Ale caratterizzata dai malti tostati che regalano note tostate, frutta matura e sotto spirito, frutta secca, bevuta morbida, l’alcolicità presente la si percepisce in seconda battuta non andando comunque a “incendiarmi la gola” ma regalandomi un leggero calore etilico, finale leggermente amaro. Valpoca e una Belgian Ale prodotta in collaborazione con il birrificio Rattabrew, birra caratterizzata dall’impiego del riso del delta, olfatto elegante dove avverto note di cereale e frutta a pasta gialla, bevuta con tendenza dolce dove a dettare la strada sono le note “rustiche” di cereale, miele e frutta matura, finale mediamente secco con leggera amaricatura a margine.  Ultimo assaggio Articolo 1 la Pale Ale definita “popolare”, olfatto elegante dove le note agrumate, balsamiche, floreali e fruttate conferite da un dry hopping di vari luppoli americani spiccano, al palato si presentano note di caramello, crosta di pane e sentori fruttati, chiusura mediamente secca amaricatura leggera.

In chiusura la mia personale riflessione su quanto assaggiato in questa giornata la voglio condividere con voi:

Laura, Stefano, Chiara e Daniele

Birre ne ho assaggiate molte specialmente in questo periodo è, sto notando una costante che accomuna molti birrifici compreso il sopra citato Torre Mozza; Pulizia, qualità, equilibrio e semplicità di beva, un graduale ritorno agli stili capostipiti del panorama brassicolo continentale, ricerca, studio e PASSIONE stanno prendendo “fortunatamente” il sopravvento sull’estremismo luppolato che abbiamo e stiamo ancora vivendo, ringrazio Daniele per l’ospitalità e il tempo a me dedicato, i mie “compari” di bevute per avermi ancora una volta accompagnato alla scoperta di una giovane realtà veneta che si è affacciata timidamente in questo settore, ma che molto velocemente si sta ritagliando uno spazio importante grazie alla passione e professionalità del suo condottiero.

Birrificio Torre Mozza

Via Vincenzo Chiarugi, 76/E – 45100 Rovigo (RO)

Telefono: 349 549 1394 – Email: birrificiotorremozza@virgilio.it

Informazioni su Stefano Gasparini 640 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.