Alla scoperta di un campione dell’homebrewing: l’intervista a Cannata Sebastiano Andrea

Dal primo esperimento con il lievito da panificazione al titolo di campione italiano MOBI: la storia di un homebrewer appassionato

Ciao Sebastiano, raccontaci un po’ di te. Come ti sei avvicinato al mondo dell’homebrewing?

Ciao a tutti, mi chiamo Cannata Sebastiano Andrea, sono classe 1963, vivo a Mestre, in provincia di Venezia, e per molti anni ho lavorato come Tecnico impiantista chimico.

Da quanto tempo produci birra in casa e cosa ti ha spinto a iniziare?

Ho iniziato il mio percorso di homebrewer per pura curiosità chimica. A metà degli anni ‘90, gli aiuti per birrificare in casa erano davvero pochi. Ho iniziato macinando granaglie, facendo ammostamenti in pentolacce, filtrando con uno scolapasta e bollendo con luppolo selvatico (bruscandolo), fermentando con lievito da panificazione. Il risultato? Orribile. Poi, con l’arrivo dei primi estratti pronti, il risultato è stato più accettabile. Da lì, passare all’All Grain è stata una conseguenza logica, che mi ha portato a vincere il campionato italiano MOBI nel 2016 e nel 2017.

Quali sono state le prime difficoltà che hai incontrato e come le hai superate?

Le prime difficoltà sono state principalmente legate alla fermentazione. Con lo studio, un frigorifero e qualche strumento di supporto, le cose sono migliorate.

Sei stato finalista del concorso MOBI: cosa ha significato per te questo traguardo?

Essere finalista al campionato italiano homebrewers MOBI è motivo di orgoglio e felicità. Vuol dire che qualcosa di buono l’hai fatto, e l’atmosfera che si respira con altri appassionati è davvero coinvolgente.

Quale birra hai presentato al concorso e cosa la rende speciale?

Ho presentato una American Barley Wine, che ha totalizzato 39/40 punti. Una birra complessa che porta con sé la mia anima di homebrewer “vecchiotto” che vuole ancora emozionarsi ed emozionare chi la beve.

Hai ricevuto feedback dai giudici? Hai apportato modifiche alla ricetta dopo il concorso?

Ricevere i giudizi di giudici accreditati è oro colato. Grazie alle loro schede di valutazione, puoi capire gli errori e migliorarti.

Quali sono i tuoi stili di birra preferiti da produrre e perché?

Non ho uno stile preferito, ma guardo con interesse il mondo birraio belga, per la complessità degli stili, e quello americano, per le luppolature.

Hai una birra di cui sei particolarmente orgoglioso?

La mia American Wheat, che ho avuto il privilegio di replicare al Birrificio Baladin come premio per la vittoria del campionato 2016. Una birra leggera, perfetta per rinfrescare una giornata calda, accompagnare un piatto di pesce o fare da aperitivo con gli amici.

Ti piace sperimentare con ingredienti insoliti o preferisci rispettare gli stili tradizionali?

Penso che l’homebrewer abbia il dovere di sperimentare, ma per le competizioni è fondamentale rispettare gli stili tradizionali.

Quale attrezzatura utilizzi per la tua produzione?

Possiedo due impianti: uno autocostruito da 50 litri e un impianto elettrico da 20 litri.

Hai apportato qualche modifica o autocostruito qualcosa per migliorare il tuo impianto?

Sfruttando la mia esperienza da impiantista chimico, ho apportato piccole modifiche, ma l’impianto è rimasto fedele all’idea originale.

Qual è il passaggio più critico nel tuo processo di produzione e come lo gestisci?

Non ho passaggi particolarmente critici. Ogni fase è ben rodata, ma mai abbassare la guardia: basta una disattenzione per compromettere tutto.

Hai in programma nuove birre o progetti legati all’homebrewing?

L’homebrewer deve avere sempre nuovi traguardi, nuove scommesse birraie e curiosità produttive. Lo studio continuo è obbligatorio.

Se avessi la possibilità di aprire un birrificio, quale sarebbe la tua birra di punta?

La mia birra di punta sarebbe sempre l’American Wheat, accompagnata da una bottaia per l’invecchiamento di birre complesse.

Che consiglio daresti a chi vuole iniziare con l’homebrewing?

Non voglio convincere nessuno a diventare un pazzo romantico che spreca ore per fare qualche litro di birra, ma se non vi spaventa, provate! L’homebrewing è come scrivere una poesia d’amore: con dedizione e passione, tutto trionferà.

Un saluto a tutti, Cannata Sebastiano Andrea.

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Informazioni su Matteo Cazzola 28 Articoli
Appassionato maniacale dell'arte del homebrewing, dal 2023 ha deciso di mettersi in gioco, condividendo le proprie ricette e considerazioni, gestendo la rubrica Brassando si impara. Co-fondatore e amministratore del gruppo Homebrewers Vicentini