Una visita in casa Barbarforte

Birre Barbaforte

Nel panorama brassicolo Trentino e Veneto, il birrificio BARBAFORTE è molto conosciuto per la qualità delle sue birre, per i premi vinti, per l’elegante e ben riconoscibile grafica delle sue etichette. MATTEO MINCONE dal 2013 inizia la propria attività come beer firm, appoggiandosi da subito al quotato birrificio lombardo MANERBA per la propria produzione, e dopo un lungo e tortuoso percorso, finalmente nel 2018 il 23 giugno, l’apertura del proprio birrificio.

La sede del birrificio si trova a Forgaria, appena fuori dal centro abitato è in un contesto invidiabile, il panorama dalla terrazza del birrificio è meraviglioso con un’apertura sui monti Finonchio e Stivo che dominano la Vallagarina, il sito produttivo è visibile dalla strada principale sia per chi arriva o parte da Folgaria.

L’area d’ingresso del birrificio è caratterizzata dai colori bianco e nero, marchio di fabbrica di Barbaforte e offre uno spazio dedicato alle degustazioni. La parte produttiva vede stipato un impianto automatico della Socis da 10 ettolitri, completato da quattro fermentatori “ due isobarici e due aperti), per una capienza produttiva di circa cento ettolitri, ovviamente in un birrificio che si rispetti non possono mancare le celle frigo, la zona dedicata alle materie prime, imbottigliamento e infustamento.

Quando ho conosciuto Matteo, la prima domanda che gli ho posto e stata: perché Barbaforte? Matteo mi risponde Barbaforte è la radice del rafano si chiama così, raccoglie le essenze della vita, ecco il perché del nome. È un marchio che piace, che incuriosisce.

Come sopra anticipato, le birre messe in commercio da Matteo Mincone hanno già vinto molti premi, tra questi anche il primo posto al Cerevisia Festival della Birra di Fondo, dove a trionfare è stata la Quadro.

Sicuramente una  << delle particolarità che rendono il suo prodotto unico è data dall’utilizzo di un’acqua eccezionale, purissima e cristallina, proveniente dalla sorgente del Chior del gruppo dello Scanuppia, non dimentichiamoci che il 95% di una birra è composto da acqua >>.

La linea attualmente prodotta da Matteo consta in sei referenze: La SAN LORENZO, una birra ispirata alle Golden Ale inglesi, OBICE un India Pale Ale di ispirazione americana, ABETE un extra special Bitter di classica ispirazione inglese, QUADRO la Saison belga, MOSAICO, un American Pale Ale di recente produzione, e l’ultima TRIFOGLIO, un Oatmeal Stout pericolosamente beverina, al naso note di tostato, caffè e cioccolato, in bocca scende morbida, conferendo al palato note di caffè, cioccolato e vaniglia, chiusura secca con un leggero e lungo amaro da malti, nel complesso questa ultima nata soddisfa e appaga.

Da citare inoltre la collaborazione con gli amici di Birra del Bosco per la natalizia BARBABOSCO.

In chiusura ringrazio Matteo per la visita e me dedicata, e naturalmente i mie due compagni d’avventura Stefano Righele (Birra Life) e Riccardo.

 

Informazioni su Stefano Gasparini 640 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.