In questo 2023, ho preso la decisione di rendere pubblico per la prima volta il punteggio attribuito alle birre durante la fase di degustazione tecnica, utilizzando i parametri e la scheda ufficiale BJCP. In questo articolo, voglio riassumervi le prime 10 birre che quest’anno si sono guadagnate l’appellativo di TOP BEER 2023, conquistando un punteggio compreso tra i 40 e i 50 punti.
E al primo posto si è classificata la Saison SPECIAL, prodotta dal birrificio LE 2SORELLE di Santo Stefano Belbo (CN), che con un punteggio di 45/50 ha conquistato il vertice di questa mia speciale classifica.
La birra nel bicchiere si presenta con una veste limpida, dal colore dorato e la schiuma copiosa forma un cappello bianco con ottima persistenza. All’olfatto la spinta della frutta matura (banana, pesca e melone bianco) inebria le narici, profumi supportati da una leggera traccia di crosta di pane bianco.
Al palato entra fresca e fragrante, dove la nota di crosta di pane anticipa le note fruttate che si percepiscono all’olfatto. La bevuta prosegue snella, con un corpo medio e bolla vivace.
Il finale è secco con la giusta amaricatura che va a pulire, mentre la nota fruttata rimane donando freschezza al palato.
Nel complesso, si tratta di un’ottima interpretazione di questo blasonato stile belga, con un bouquet olfattivo fresco e fragrante. Il palato è “snello”, dove la nota di frutta è quella che domina la bevuta. Il finale è secco, lungo e sapientemente amaricato.
Al secondo posto, si posiziona un’altra birra piemontese, la Honey Beer GRINCH, prodotta dal birrificio JEB, Valdilana(BI), che sfiora la vittoria con un punteggio di 44/50.
Birra dal colore giallo carico, limpida e con una schiuma bianca compatta e persistente. Al naso, prevalgono le note floreali del miele, che si fondono con la luppolatura per creare un profilo aromatico delicato e invitante.
Al palato, la GRINCH si presenta con un ingresso dolce che rivela la presenza del miele, sfumature di millefiori e una nota speziata di zenzero. Il corpo medio e la carbonazione moderata creano una sensazione di freschezza e leggerezza, mentre il finale pulito e interessante è caratterizzato dalla luppolatura che bilancia perfettamente la dolcezza del miele. La GRINCH ha una gradazione alcolica di 8% vol, che viene sapientemente mascherata, lasciando solo una leggera sensazione di calore.
Nel complesso, la GRINCH è una birra artigianale di alta qualità, con un profilo aromatico ben bilanciato e un sapore complesso e invitante. Il miele è il protagonista indiscusso di questa birra, ma viene bilanciato dall’impiego dello zenzero e della luppolatura, creando un’esperienza di degustazione unica e accessibile a tutti i palati.
L’ultimo gradino del podio vede un ex aequo, entrambe con un punteggio di 43/50: la Bock ARIES del birrificio marchigiano BIRRIFICIO DEI CASTELLI e l’Italian Pils MICENTINA del veneto OFELIA.
Aries, visivamente si presenta nel bicchiere con una veste limpida e una colorazione rossastra. La schiuma forma un cappello omogeneo e persistente dal colore avorio.
Al naso si percepiscono note di cereali, con accenni di caramello e biscotto, accompagnate da sentori di frutta scura. Al palato, la birra risulta morbida e cremosa, riproponendo le sensazioni olfattive. Il corpo medio e la bassa carbonazione conducono ad un finale asciutto, ben bilanciato da una amaricatura mediamente intensa di stampo erbaceo.
Complessivamente, si tratta di una birra ben curata, caratterizzata da un’eleganza olfattiva e una buona presenza gustativa, senza risultare invadente o pretenziosa. Una Bock che sa nascondere i propri segreti con equilibrio e armonia.
La Micentina, nel bicchiere si presenta colore giallo paglierino leggermente velato, cappello di schiuma copioso, persistente colore bianco candido, olfatto molto elegante, pulito dove si ritrovano profumi di crosta di pane, miele, erba appena tagliata, frutta a pasta gialla, fiori bianchi e uno speziato che mi ricorda il pepe bianco.
Al palato entra fresca, fragrante con una lieve mineralità, si ritrovano papali papali le note avvertite all’olfatto, bevuta snella e appagante, corpo medio, bollicina viva ma non eccessiva, finale secco, lungo con un amaricatura importante di stampo prevalentemente erbaceo (erba fresca) completata da tracce fruttate, floreali e speziate.
Nel complesso, una birra che non tradisce le aspettative, fresca, fragrante, di facile bevuta, un ottimo riferimento per le Italian Pils, il tocco “pepato” le conferisce una marcia in più.
Ai margini del podio si classificano due birre con un punteggio di 42/50: la prima è ancora una volta una birra prodotta dal JEB, la Ray IPA 40 SHADES OF HOP, in condivisione con la WITTY, la Weizen prodotta dal veneto NORAH’S. Al quinto posto in solitaria con 41/50 troviamo STROO la Imperial Stout di LESSER. In sesta e ultima posizione, troviamo una tripletta che con un punteggio di 40/50 sono riuscite a rientrare in questa speciale classifica: la Pastry Stout BOODINO del mantovano MISTER B, la AMBER ALE che si ispira alle iconiche Bière de Garde prodotta dalle 2 SORELLE, e in fine la American Porter 5 SHADES OF HOP di JEB.
Il 2023 è stato un anno ricco di degustazioni, con molte birre che hanno attraversato il mio naso e il mio palato. Queste dieci birre, come già accennato, si sono guadagnate l’appellativo di TOP BEER 2023.
Come sarà il 2024? dovete avere pazienza e se continuerete a seguirmi, ve lo racconterò volta dopo volta.