L’arte dell’homebrewing: intervista ad Antonio Di Francia

Passione, sfide e successi nel mondo della birra fatta in casa

Ciao Antonio, raccontaci di te. Come ti sei avvicinato al mondo dell’homebrewing?

Ciao, mi chiamo Antonio Di Francia, ho 50 anni e sono di Pozzuoli (NA). Sono un Perito chimico industriale e responsabile in turno per la conduzione di impianti chimici complessi presso una raffineria di oli lubrificanti della provincia di Napoli.

La produzione della birra è sempre stata una mia passione, fin dai tempi degli studi di chimica. La curiosità di assaggiare nuovi stili di birra e la difficoltà di reperirne di qualità dalle mie parti, mi hanno spinto a produrmele da solo. Ho iniziato a documentarmi sul web e ho scoperto un mondo in fermento senza nemmeno saperlo!

Da quanto tempo produci birra in casa e cosa ti ha spinto a iniziare?

Preso dalla routine e dal lavoro, non ho mai avuto tempo per approfondire l’argomento, fino a quando, nel 2019, mi fratturai un piede a causa di un infortunio calcistico. Costretto a stare fermo a casa per più di un mese, ho colto l’occasione per studiare la produzione della birra. Ho iniziato a fare birra in casa con i Kit nel dicembre 2019. Nei successivi tre anni, ho realizzato 19 produzioni e costruito da zero la mia brewing zone nel garage. Dal novembre 2022, sono passato al metodo “all grain”, iniziando a produrre birra in modo più professionale.

Quali sono state le prime difficoltà che hai incontrato e come le hai superate?

La maggiore difficoltà è stata lo spazio. Spostarsi tra cucina, bagno e camera con i fermentatori non era semplice. Inoltre, era essenziale avere una camera di fermentazione adeguata.

Proprio questa esigenza mi ha spinto a costruire una stanza dedicata nel mio garage. Ho realizzato tutto con le mie mani: muratura, impianti, pavimentazione e rifiniture. Questo mi ha permesso di passare a produzioni più avanzate e gestire al meglio le fermentazioni.

Sei stato finalista del concorso MoBI: cosa ha significato per te questo traguardo?

Era la mia prima partecipazione al campionato nazionale homebrewing MoBI. Alla quarta tappa, la mia rauchbier si è classificata , sfiorando il podio. La qualificazione alla finale è arrivata con la vittoria della 7ª e ultima tappa. Non mi aspettavo molto dalla finale, poiché non avevo mai brassato lo stile scelto, la Altbier. Tuttavia, essere arrivato in finale è stato un grande onore. Questo traguardo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per migliorarmi.

Quale birra hai presentato al concorso e cosa la rende speciale?

Oltre alla Altbier, ho presentato una Saison con bacche di ginepro. Le Saison mi affascinano perché permettono interpretazioni personali. Ho voluto dare un tocco rustico con segale e ginepro, che hanno conferito note dolci, pungenti, legnose e terrose.

Hai ricevuto feedback dai giudici? Hai modificato la ricetta dopo il concorso?

Purtroppo, il punteggio di 31-32/50 ha penalizzato la mia “Saisongin” per il corpo troppo leggero. Per migliorare, ridurrò la segale, aumenterò proteine e beta-glucani con avena e prolungherò la maturazione.

Quali sono i tuoi stili di birra preferiti da produrre?

Non ho uno stile preferito, mi piace sperimentare e produrre sempre birre nuove. Il mio obiettivo è esplorare tutto il panorama brassicolo e spuntare nuovi stili sulla mia mappa personale.

Hai una birra di cui sei particolarmente orgoglioso?

La mia Rye IPA mi ha dato grandi soddisfazioni. È una birra secca e amara con un bouquet agrumato, tropicale e resinoso, grazie a luppoli del Pacifico e della West Coast americana. La base di segale la rende caratteristica e bilanciata.

Ti piace sperimentare con ingredienti insoliti o preferisci rispettare gli stili tradizionali?

Di base, seguo le linee guida del BJCP, ma mi piace anche aggiungere ingredienti particolari, come grue di cacao e lattosio per una Sweet Stout (1° posto alla 7ª tappa MoBI 2024), bacche di ginepro per la Saison o prugne per una Fruit Beer.

Quale attrezzatura utilizzi per la tua produzione?

Uso un impianto “All in one” da 35 lt della Kegland, il mio fidato BrewZilla. Per la fermentazione, utilizzo fusti keg da 18 lt e fermentatori in plastica da 30 o 15 lt. Sono attrezzato per la carbonazione forzata e l’imbottigliamento.

Hai apportato modifiche o autocostruito qualcosa per migliorare il tuo impianto?

Per il raffreddamento, ho costruito un sistema ad hoc con un fusto, acqua, ghiaccio e una pompa per il ricircolo. Questo mi permette di abbattere la temperatura rapidamente anche d’estate.

Qual è il passaggio più critico nella produzione e come lo gestisci?

Il raffreddamento in estate è la fase più critica. Molti homebrewers interrompono la produzione, ma io ho risolto il problema con il mio sistema di raffreddamento personalizzato. Quindi, dove gli altri si fermano, io continuo!

Hai in programma nuove birre o progetti legati all’homebrewing?

Voglio esplorare gli stili belgi, un universo affascinante ma complesso. In futuro, mi piacerebbe dedicarmi a birre sour e maturazioni in botte, ma è un progetto che richiede studio e organizzazione.

Se avessi la possibilità di aprire un birrificio, quale sarebbe la tua birra di punta?

Punterei sulla mia Rye IPA e sulla Rauchbier, ma darei spazio anche alla creatività e sperimentazione.

Che consiglio daresti a chi vuole iniziare con l’homebrewing?

Studiare! Non ci si può improvvisare birrai senza conoscenze solide. La birra ha molte variabili e senza preparazione si rischia di abbandonare presto. È fondamentale capire il processo, le tecniche e le materie prime. Si può iniziare con i Kit, per acquisire familiarità con la fermentazione, ma senza fossilizzarsi. Il passaggio all’all grain permette di creare birre personalizzate e migliorare continuamente.

Buona birra a tutti!

Concorso 2025: Vota il migliore locale vicentino

NONSOLOBIRRA COMMUNITY

Avatar photo
Informazioni su Matteo Cazzola 28 Articoli
Appassionato maniacale dell'arte del homebrewing, dal 2023 ha deciso di mettersi in gioco, condividendo le proprie ricette e considerazioni, gestendo la rubrica Brassando si impara. Co-fondatore e amministratore del gruppo Homebrewers Vicentini