
Siamo ormai a fine di questo 2018, e a un anno esatto un rapido aggiornamento sulla situazione dei produttori Veneti.
Il 2017 si è concluso contando tra birrifici, brew pub e beer firm 118 produttori con 18 nuove aperture annue, la provincia più fertile e stata quella Trevigiana, seguita da quella Veronese e Vicentina, analizzando i dati in nostro possesso non possiamo non accorgerci del netto calo di aperture registrate in questo 2018, che vede ufficialmente solo MANTO BIANCO comparire nell’elenco dei nuovi produttori del 2018, la situazione territoriale rimane invariata, al primo posto la provincia trevigiana con 23 birrifici e 12 beer firm per un totale di 35 unità produttive, seguita da Verona con 16 birrifici e 9 beer firm totalizzando 25 unità e Vicenza con 16 birrifici e 5 beer firm per un totale di 21 unità.
Tra nuove segnalazioni non presenti nel nostro precedente report e nuove aperture l’anno si chiuderà con 125 produttori presenti nel nostro territorio, suddivisi quasi al 50% tra birrifici (83) e beer firm (42).
Qui sotto vi riporto una tabella riassuntiva sulla situazione provincia per provincia:
Provincia | Birrifici | Beer Firm | Totali |
Belluno | 3 | 0 | 3 |
Padova | 12 | 8 | 20 |
Rovigo | 2 | 1 | 3 |
Treviso | 23 | 12 | 35 |
Venezia | 11 | 7 | 18 |
Verona | 16 | 9 | 25 |
Vicenza | 16 | 5 | 21 |
Totali | 83 | 42 | 125 |
La tendenza come si può vedere dai numeri sopra riportati aggiornati al 24/12/2018, almeno per quello che riguarda il Veneto, sta sicuramente cambiando, il numero delle nuove aperture è crollato drasticamente (18 nel 2017 e 1 nel 2018), sintomo di un mercato saturo, burocrazia, economico?. O semplicemente ci si sta accorgendo che aprire OGGI un birrificio deve essere sinonimo di QUALITÀ, COSTANZA, RICERCA e SERIETÀ e non più una moda o una forma di business aperta a tutti.
In Veneto fortunatamente ci sono produttori che rispettano le nostre considerazioni, ma ancora purtroppo spesse volte mi capita di assaggiare e parlare di birra con pseudo personaggi che hanno solo colto l’occasione, sfruttato il momento per entrare in un Mondo che proprio non appartiene loro, propendo prodotti mediocri senza nemmeno rendersene conto.
In Veneto tanto si sta facendo per promuovere, divulgare, avvicinare quante più persone possibili al mondo della birra artigianale, sempre più tartassato dalle Multinazionali che stanno piano-piano comprandosi pezzi di storia birraria artigianale italiana, e ancora siamo costretti a nostro malgrado a sentire pseudo commercianti raccontare le “loro” birre usando termini errati o superati, confondendo bassa e alta fermentazione, o peggio ancora non sapendo nemmeno con che malto o luppolo è stata brassata la birra che stanno vendendo.
Finalmente sto assistendo a una sorta di scrematura naturale, nel 2019 mi auguro ancora che il trend sia quello del 2018, poche aperture, qualità, costanza e serietà produttiva e commerciale, vedremo l’evolversi di questo nuovo anno, verificheremo e seguiremo con interesse i vecchi produttori, con un occhio sempre vigile però sulle nuove aperture.