Vi ricordate del mio “ piccolo “ sondaggio del mese scorso sulla nostra fan page facebook “ nonsolobirra.net “ dove chiedevo quanti e quali birrifici a gestione femminile conosceste? Bene in questo articolo vi voglio riassumere le vostre risposte.
Partiamo dal Nord d’Italia e precisamente dal Piemonte con il birrificio JEB
Il birrificio JEB è una piccola realtà, nata nel 2008 dalla volontà di CHIARA BAU’ “la birraia” che dopo tanti anni di lavoro nel settore tessile e di una lunga esperienza da homebrewer – dieci anni – ha deciso di fare della sua passione un lavoro.
CHIARA ha intrapreso la produzione professionale molto seriamente, cercando ogni giorno di migliorarsi tramite l’esperienza e avvalendosi di aggiornamenti che nel poco tempo libero che la produzione e la gestione del pub le lasciano.
La passione è ancora il suo punto di forza permettendole di superare la fatica fisica e mentale che il duro lavoro del birrificio comporta. Il birrificio si trova all’interno di un piccolo quanto caldo e accogliente pub, sito sulla strada che da Trivero porta a Bielmonte.
Il laboratorio di produzione è composto da una sala cottura di circa 200lt, lo spazio ottimizzato al massimo permette di utilizzare sei fermentatori da 500lt, nessuna concessione all’elettronica ne a macchinari industriali, li è tutto manuale, la produzione ad oggi consta in nove referenze, che vanno dalla più classica BIONDA dorata con schiuma a grana fine abbondante e di buona persistenza, aroma intenso con delicate note floreali ed evidenti sentori mielati. La BIANCA, prodotta con malto d’orzo, frumento e avena, aromatizzata con arancia dolce, coriandolo e ginepro. La ROSSA, dal colore rosso intenso, dove al naso spiccano le note caramellate del malto, rese piacevolmente equilibrate dalla presenza del luppolo che non persiste nel retrogusto e nel finale lasciando spazio alla percezione di piacevoli note floreali. BRULE’, birra ambrata prodotta con malto d’orzo ed aromatizzata con cannella, chiodi di garofano, arancia dolce ed anice stellato, al naso spiccano i sentori di fiori d’arancia e la cannella, in bocca è fresca e connotata da una certa frizzantezza con una punta di astringenza. COMETA, caratterizzata da una miscela di tre cereali (orzo, farro, frumento) e aromatizzata con miele d’acacia, di colore ambrato carico, con riflessi mogano, risulta complessa al naso, con profumi di malto e biscotto, completati dal miele. STELLA, ambrata, dal colore dorato intenso prodotta con una miscela di malto d’orzo, segale e frumento ambrato, aromatizzata con zenzero e vaniglia bourbon del Madagascar, al naso la speziatura è evidente ma non invadente e il carattere dello zenzero è bilanciato dalla vaniglia, che progressivamente si afferma. CASTAGNA, birra stagionale prodotta con malto d’orzo e castagne caldarroste, e le ultime nate SAISON e MAYA.
Rimaniamo in Piemonte e ci spostiamo dalla provincia di Biella a quella di Torino precisamente a Rosta sede del birrificio CASTAGNERO, dove MONICA decide di seguire la passione del papà, avvia così l’ azienda agricola e con il suo prezioso aiuto inizia a produrre le sue amate birre.
Il volto del papà rimane il simbolo del birrificio in tutto e per tutto, MONICA, studia, inventa e combina guai!
La produzione del birrificio CASTAGNERO consta in cinque referenze, LA BIONDA 27, LA ROSSA 18, LA RAMATA 52, LA BIANCA 19 e l’ultima nata TWENTYNINE TATTOO, birre tutte prodotte ad alta fermentazione non pastorizzate ne filtrate.
Sempre in Piemonte e precisamente a Santo Stefano Belbo comune sito nella provincia di Cuneo, sorge il birrificio gestito dalle sorelle TOSO, FEDERICA e ELISA.
FEDERICA nata nel 1988, si è laureata in Scienze Gastronomiche presso l’Università di Pollenzo (CN) e nel 2013 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università di Torino. Presso LA DINDA, cura la parte agricola dell’azienda, così come l’approvvigionamento delle materie prime necessarie al processo produttivo della birra e lo svolgimento dello stesso, supportata e aiutata da Pietro.
ELISA è nata nel 1991 e si è diplomata al Liceo della Comunicazione. Dopo un breve corso di grafica è entrata in azienda nella quale rappresenta la mente artistica e creativa. In birrificio, le sue attività spaziano dall’ideazione delle confezioni dei prodotti ai contatti con i fornitori.
Oggi, LA DINDA è il primo birrificio operante nel comune di Santo Stefano Belbo.
All’interno del cascinale in pietra sono stati installati una sala cottura da 20 hl a tre tini, una serie di fermentatori da 40 hl ciascuno e una moderna linea di imbottigliamento. In un territorio come le Langhe, universalmente conosciuto per la produzione dei dolci vini ottenuti dalle uve Moscato, le sorelle TOSO hanno deciso di affrontare una grande sfida: la produzione di birra agricola!
Nei campi adiacenti al birrificio si coltiva appunto orzo distico, ideale per la produzione di birra, il quale, dopo essere stato maltato, viene utilizzato per la produzione delle birre del birrificio.
Le birre prodotte ad oggi sono tre, la 2 SORELLE BIONDA AGRICOLA è una birra ad alta fermentazione di ispirazione belga, 2 SORELLE AMBER ALE che si ispira allo stile Bière de Garde, mentre l’ultima nata NAIF e una bionda che vede l’impiego di soli malti pils e luppolo tedesco.
Dal Piemonte ci trasferiamo in Veneto, a Castelcucco (Treviso) dove ha sede il birrificio della famiglia BIONDO, nella sala cottura opera da circa un anno una giovane birraia di origini Sarde, CARLA ORGIANA che dopo aver conseguito il diploma di birraia artigiana trova il suo primo impiego nel campo brassicolo presso il birrificio ACELUM
CARLA, si avvicina al mondo della birra grazie all’Università, studiando scienze dell’ alimentazione a Perugia, tra i vari esami opzionali ne scelse uno sulle bevande fermentate. E così lezioni sul metodo di produzione della birra, sulla chimica che c’è dietro ogni singola fase, visite al CERB, chiacchierate con birrai e homebrewers iniziarono ad accendere in lei la curiosità, la voglia di approfondire l’argomento, sperimentare e assaggiare, fece poi un corso sul metodo “all grain” con l’ associazione culturale ” I custodi della birra “, in Sardegna, e iniziò a seguire tutti gli eventi da loro organizzati.
Dopo varie ricerche, trovò il corso di birraio artigiano, organizzato dalla Dieffe a Noventa Padovana.
Questo corso le ha consentito di confrontarsi con tanti altri ragazzi che condividevano la sua stessa passione e di trovare il lavoro che sogna. Ha fatto una parte dello stage al birrificio Casa Veccia, seguita da Ivan Borsato, per poi proseguire al birrificio ACELUM.
Ora è praticamente un anno che lavora in birrificio, trasformandolo in un birrificio al femminile, perché lei si occupa della produzione, KETTY segue con lei il confezionamento e BARBARA, una dei titolari, segue la parte amministrativa.
Al momento le referenze proposte dal birrificio ACELUM sono nove, tutte alte fermentazioni: DOSTOYESKA (bitter), ANARKICA (summer ale), TWENTY (golden ale),FREYA (special ale al farro), DUSE (APA), DELIRIA (belgian strong ale), e la loro barley wine RIP, nelle sue varianti invecchiate in botte), le new entry BELA LUGOSI (black IPA che ha vinto il secondo premio per la categoria a birra dell’anno) e la SUOR GERMANA, la berliner weisse.
Dal Veneto, ci trasferiamo in Toscana dove tre giovani amiche e colleghe di lavoro, ELISA TEALDI, ELENA DI MARTELLA ORSI e ALEJANDRA FOLGADO MAJO, stanche della comune esperienza lavorativa, consapevoli delle proprie capacità e potenzialità e con tanta voglia di mettersi in gioco, hanno capito che era venuto il momento di rimboccarsi le maniche e di diventare protagoniste della propria vita.
BIRROIR è un progetto tutto al femminile, nato come spesso accade da passione e amore per la birra artigianale, l’idea non è nata per caso, ma maturata da ELENA che coltivava già la passione come homebrewer condivisa con LINDA DI MARTELLA ORSI (che ha in seguito aderito al progetto portando a quattro il numero delle promotrici del progetto).
Lo stabilimento produttivo è stato insediato a Segromigno in Monte, a Capannori in provincia di Lucca. Non è stata una scelta casuale: questo comune si fa vanto del progetto “La via dell’acqua” che si è posto importanti obiettivi circa la tutela dell’ acqua, eccellenza di punta del comune proprio grazie a numerose sorgenti presenti sul suo territorio.
La produzione è partita con una bionda ed una rossa, rispettivamente ISOTTA e GILIOLA, che potrete assaggiare presso il punto vendita aziendale. La linea di produzione sarà arricchita da nuove ricette, che la Mastra birraia ELENA sta mettendo a punto.
Non si vuole svelare niente di questi prodotti per lasciare agli appassionati ed ai cultori della vera birra artigianale di qualità il piacere e l’entusiasmo di scoprire tutte le variegate note di colore, di profumo e di gusto che delizieranno presto i loro palati!!
A queste due prime produzione recentemente si sono affiancate: PANTERA una Stout di 5%vol e LALITA una Blanche di 4.7%vol e per il periodo Natalizio NOëLIA una Porter aromatizzata al cacao di 7%vol.
Ora facciamo un salto verso il sud Italia e precisamente in Campania dove ha sede il birrificio di CHIARA BOLOGNINO, LADY B, siamo a Scafati in provincia di Salerno dove dal 2013 CHIARA produce le proprie birre.
Il birrificio LADY B, nasce dall’idea di una giovane donna napoletana, archeologa, restauratrice e dedita all’homebrewing, che dopo un viaggio in Belgio decide ad un certo punto di trasformare la sua passione in una professione vera e propria, togliendo la tuta da cantiere per indossare stivaloni e grembiulino da mastra birraia, CHIARA si occupa personalmente della scelta delle materie prime, della progettazione delle ricette e della loro produzione, cercando di essere il più fedele possibile alla tradizione tedesca e al mondo anglosassone.
La produzione del LADY B a oggi si avvale di sette etichette: INGRID, birra ad alta fermentazione di ispirazione tedesca, color ambrato, piacevolissimo contrasto/connubio tra note maltate e componenti amare. Alc.Vol. 7%. LUCY, birra ad alta fermentazione di tradizione inglese/irlandese, color bruno con riflessi ramati, aroma di cioccolato, caffè, caramello che si riscontra anche al palato, con una deviazione verso la ciliegia sotto spirito. Alc.Vol. 6%. DORTE, birra ad alta fermentazione di ispirazione tedesca, colore dorato, note dolci con un quasi impercettibile retrogusto amaro dato dai 3 luppoli utilizzati. Alc.Vol. 6%. BARSHA, birra ad alta fermentazione fatta con luppoli americani, color dorato carico con riflessi ramati, amaro persistente. Alc.Vol. 6%. MADISON, birra ad alta fermentazione in stile inglese, colore dorato, di facile beva grazie al suo corpo leggero e al grado alcolico moderato. Alc.Vol. 4%. ANNETTE, birra ad alta fermentazione, color ambrato, il gusto è dominato dal sapore del malto di torba, mediamente amaro. Alc.Vol. 5.5%. YVONNE, birra ad alta fermentazione che nasce in Irlanda, color bruno, schiuma beige, birra beverina grazie al suo corpo leggero, aroma speziato e tostato, in bocca invasione di liquirizia e caffè. Alc.Vol. 5%.
Risaliamo in Abruzzo dove troviamo il birrificio di MELANIA CHIAPPINI, ci troviamo a Pianella (Pescara) dove nel 2012 apre il micro birrificio GOLDEN ROSE, nato dall’evoluzione dell’azienda agricola aperta nel 2003, inizialmente impegnata nella semina e nel raccolto di cerali vari e alla produzione di olio di oliva.
Negli anni l’azienda agricola si è ampliata raggiungendo la sua attuale estensione di oltre 8 ettari di terreno.
Nel 2012, anche in conseguenza di nuove leggi in agricoltura che hanno previsto la possibilità di produrre birra , è nata l’idea di fare di un hobby e una passione un’attività, ovvero trasformare il loro orzo in agri birra.
E’ così che, con mille sacrifici ed impegno, è nato il birrificio.
Attualmente vengono prodotte tre tipologie di birra dalle caratteristiche molto diverse: la bionda KRISTY, la rossa VALENTY e la nera milk stout BLACK MAYA. L’ideologia del Birrificio GOLDEN ROSE è la realizzazione di un prodotto di “nicchia” , ben diverso da qualsiasi birra industriale, che tramandi la passione e la fantasia usati nell’inventare e nel realizzare ogni singola birra ad ogni sorso.
Dal Abruzzo ci trasferiamo alla vicina Umbria sede del birrificio BIRRA PERUGIA, dove LUANA MEOLA, nata a Paestum, in provincia di Salerno, una delle tante terre d’Italia in cui il vino è protagonista.
Cresciuta tra i piccoli vigneti dei nonni e produzioni familiari. Un passione che è diventata esperienza e formazione, da grande. Ad un certo punto trasferita a Roma, ha conseguito la qualifica professionale di Sommelier.
Mentre di giorno lavorava in ufficio (LUANA e laureata in Statistica), la sera indossava la divisa da Sommelier e via, tra banchi d’assaggio e degustazioni (in un battibaleno sono passati 10 anni). E’ in queste occasioni che ha conosciuto la birra.
Vicino alle solite bottiglie di bianchi e rossi, bollicine e vini dolci sono cominciate a comparire sui tavoli le prime birre artigianale, e con loro i tipi “tipi strani” che le producevano: i birrai.
Incuriosita, ha iniziato a leggere, documentarsi, studiare e soprattutto assaggiare, poi ci sono state le prime produzioni casalinghe coinvolgendola completamente, li ha capito che non poteva più farne a meno di quel mondo che la stava letteralmente ingoiando.
Senza pensarci ho deciso di stravolgere la sua vita e si è iscritta al primo Master Universitario in Tecnologie birraie all’Università di Perugia, mollando il lavoro e la città in cui viveva.
E’ stato a Perugia che ha conosciuto Antonio Boco (uno dei soci), critico del Gambero Rosso ed esperto assaggiatore di vini, ma con in testa un progetto curioso legato alla birra: riportare alla luce un vecchio marchio Ottocentesco legato alla storia della sua città: la FABBRICA BIRRA PERUGIA, le birre prodotte da LUANA guardano all’Inghilterra con originalità e personalità, su questo non c’è dubbio.
La prima birra della loro storia è stata la GOLDEN ALE. A settembre 2013, dopo soli 6 mesi dall’apertura, si è meritata l’oro all’European Beer Star, poi sono arrivare l’AMERICAN RED ALE e la CHOCOLATE PORTER (una specie di omaggio a Perugia) a chiudere la Linea Classica, quella delle etichette più semplici e quotidiane.
Dopo la la base, anno visto la luce le birre più complesse.
Ecco arrivare la CALIBRO 7 (APA), la SUBURBIA (English IPA realizzata in collaborazione con Toccalmatto) e la ILA (Scotch Ale affinata in un barile di Caol Ila 1980 di Samaroli, arrivato al birrificio dalla Scozia).
Continuiamo il nostro viaggio nell’Italia birraria rosa, ci troviamo a Rionero in Vulture in provincia di Potenza, ( Basilicata ) dove ha sede il birrificio DEL VULTURE di ERSILIA D’AMICO.
L’idea di aprire un birrificio, parte da lontano e precisamente dal 2009, anno in cui ERSILIA e Donatello mossi dalla comune passione per la birra artigianale di qualità, pensano bene di attrezzarsi a dovere per poter iniziare a produrre le proprie birre in casa, dando il via alla loro personale carriera da homebrewers.
Il BIRRIFICIO DEL VULTURE è composto da due zone separate. Il laboratorio di produzione e il punto vendita-sala degustazione.
Il laboratorio è il cuore dell’azienda, il posto in cui le materie prime di qualità (acqua, malto, luppolo, lievito), danno forma e sostanza alla birra, non filtrata e non pastorizzata.
Attualmente la produzione di ERSILIA consta in tre etichette: ROCCO’ N ROLL una Golden Ale di 5%vol, BRAMEA una Weizen di 5.5%vol e GNOSTR’ una Stout di 5.5%vol.
Voglio in oltre citare, il beer firm DEB’S di DEBORA FRANCESCHELLI e CRUDEBEER di CHIARA DE PISI, sicuramente in Italia altre realtà a conduzione rosa ci sono, quindi invito tutti i lettori di questo articolo a segnalarmi altre realtà brassicole alla mail: info@nonsolobirra.net.