Chi è Ivan Borsato Birraio? Com’è nata l’idea?
Ivan Borsato ad aprile del 2009 assieme a tre amici (Nicola, Daniele e Luca) inizia per scherzo a produrre birra, quasi da subito si cimenta con il metodo all-grain disponendo di un impianto semi – professionale da 100 litri.
Alla fine del 2009 il pensiero di trasformare questo “Hobby” in una professione gli balenava in testa. Ivan inizia questo percorso da solo per l’impossibilità degli altri tre amici, nonostante tutto “tante difficoltà, muri di gomma …” ora che il progetto ha preso piede ci riferisce di essere felice e soddisfatto della scelta fatta.
Il birrificio ha aperto le porte nel gennaio 2011 lo possiamo considerare ancora affettuosamente un “neonato” La prima birra prodotta e venduta e stata la Dazio un American Pale Ale di 6,5%Vol, seguita dalla Formenton “ birra di grano di 4,8%Vol” nata in occasione della 2° Rassegna Triveneta delle birre artigianali a Camalò “Il paese che ospita la sede del birrificio”, organizzata dalla Pro Loco con cui Ivan collabora attivamente.
Tutto questo e stato possibile grazie al aiuto e l’appoggio del Biondo Brothers (Miche e Lele) del birrificio Acelum di Castelcucco che nei primi periodi mentre si combatteva con la burocrazia hanno dato asilo e sostegno a Ivan.
Eccoci al dunque:
“Ivan Borsato Birraio” è nato perché un artigiano ci deve mettere la faccia in ciò che fa, celarsi dietro un nome di fantasia e dire sempre NOI invece che IO quando si presenta il prodotto, gli sembrava una bugia.
Il Birraio è come un cuoco, crea delle ricette per solleticare il palato delle persone … quando si và al ristorante, si và perché si sa chi cucina, non dovrebbe essere lo stesso con la birra?
Il suffisso “Casa Veccia” nasce invece dalla location, quella che da sempre Ivan e gli amici chiamavamo così.
Le birre prodotte da Ivan e sopra citate si sono arricchite con la nuova Calibro 5 una bionda in stile Belgian Ale di 5%Vol, sono le uniche prodotte a Camalò, è non sono filtrate ne pastorizzate.
Si dice che Camalò sia il centro del mondo perché il “Lavaio” (monumento ai caduti con è una grande vasca circolare con un obelisco piantato nell’isoletta al centro) sia il buco lasciato dal compasso quando Dio disegnò la circonferenza della terra.