La mia passione per la birra artigianale: Francesco Pilia

Dagli inizi per gioco alla finale del MOBI

Ciao a tutti, sono Francesco Pilia, alias Kekkopils. Ho 44 anni e vivo a San Vito, un paese del Sud Sardegna. Sono appassionato di fermentazioni e lievitazioni e, da quasi 14 anni, produco birra in casa.

Inizialmente ho cominciato per gioco, rubando l’idea a un amico, con i classici kit, ma ho subito capito che non era il miglior modo di fare birra. Infatti, dopo soli tre tentativi, sono passato subito all’all grain. All’inizio ho avuto molti problemi con le produzioni, principalmente per le fermentazioni, perché non potevo controllare le temperature. C’è stato un periodo in cui il lavandino mi odiava per quante pseudo-birre gli davo da bere! Ora, fortunatamente, dopo tanto studio e vari corsi, riesco a gestire meglio le situazioni.

Nel 2024, dopo una vittoria di tappa e una menzione speciale, è arrivata la mia prima finale MOBI, ed è stato semplicemente meraviglioso. Non è una frase fatta: solo l’aver partecipato alla fase conclusiva, conoscendo tante persone che amano questo movimento, è stata una vittoria. Certo, il 6° posto finale è stato l’apice della felicità di quella fantastica giornata.

Per la finale ho presentato una Altbier, una birra uguale per tutti i finalisti, che è andata molto bene, e una American Stout, che ha ricevuto un punteggio molto alto. Sicuramente le birre sopracitate si potranno migliorare, e grazie ai feedback dei giudici, so già cosa fare.

Negli anni ho prodotto tantissime birre tradizionali, ma non mancano quelle sperimentali. Ho realizzato birre acide, birre con mosto d’uva di differenti varietà o con speziature particolari, come lavanda selvatica, zafferano, canapa sativa e tante altre. Un ingrediente che mi piace valorizzare è il fico d’India, perfetto nelle mie Catharina Sour.

Alla fine, però, preferisco seguire gli stili più convenzionali. Mi piacciono principalmente le birre in stile inglese, infatti, durante il campionato, hanno ricevuto i migliori riconoscimenti. Una birra che amo in particolare è la Best Bitter, fresca, luppolata e molto beverina, che produco almeno tre volte l’anno. Ha il nome del mio gruppo di amici (PRK), è dedicata a loro e ne vado molto fiero.

Per produrre le mie birre utilizzo un GrainFather G40, l’ultimo arrivato in casa. Naturalmente ho iniziato con le classiche pentole e mestolo, per poi passare alla pentola motorizzata della nota società italiana, che ho automatizzato con Arduino. Utilizzo fermentatori isobarici in plastica Kegland e imbottiglio in contropressione, una parte che non amo particolarmente perché troppo lunga.

Appena rientrato dalla finale, ho subito ripreso la produzione con una birra acida e una birra belga, che stanno fermentando felici! Inoltre, ho da poco iniziato un progetto in un Istituto Agrario, con la speranza di “contagiare” la mia passione ai ragazzi della scuola. Tra i miei progetti c’è sempre l’idea di aprire un birrificio nella mia zona, o meglio un brewpub, dove poter far conoscere le birre artigianali in tutte le loro forme. Sicuramente punterei sulle birre in cui l’alcol è in secondo piano, per valorizzare il gusto e la bevibilità. Infatti, la birra che rappresenta tutto ciò non può che essere la mia Bitter.

Vi saluto con un consiglio per chi vuole entrare nel bellissimo mondo dell’homebrewing:
Ascoltate, studiate e non prendetelo troppo sul serio! Deve essere un divertimento, un hobby, qualcosa che vi fa stare bene… Fare birra in casa è FESTA! Viva le birre artigianali! Cheers! O, come diciamo noi: Saludi a tottusu!

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Informazioni su Matteo Cazzola 28 Articoli
Appassionato maniacale dell'arte del homebrewing, dal 2023 ha deciso di mettersi in gioco, condividendo le proprie ricette e considerazioni, gestendo la rubrica Brassando si impara. Co-fondatore e amministratore del gruppo Homebrewers Vicentini