Ciao Elena, parlaci di te
Ciao, sono Elena, ho 41 anni e vivo a Sarcedo (VI). Nella vita faccio la mamma e attualmente lavoro per un azienda di Cavazzale.
Quando è scaturita in te la passione per l’homebrewing?
La passione per l’homebrewing è nata in me circa 5/6 anni fa, in un momento particolare della mia vita, ovvero quando sono diventata vegana. Mi sono avvicinala alle birre artigianali nella ricerca di un prodotto che racchiudesse in se etica e qualità e devo dire che mi sono trovata davanti a un Mondo a me completamente sconosciuto ed estremamente interessante che ha scaturito in me grande curiosità, voglia di conoscere e capire non solo i vari stili, ma anche la produzione di queste birre.
Da subito mi sono appassionata alle birre scure, le Stout e li Porter specialmente le Imperial, ed assieme ad alcuni amici ci siamo chiesti se fosse possibile produrle a casa… Io che non sapevo assolutamente nulla di birra, se non cosa mi piaceva mi sono ritrovata a studiare le materie prime, il processo di lavorazione dei malti, la funzione dei lieviti, l’importanza dell’acqua! Dopo un paio di mesi trascorsi a studiare sui libri e informarmi sul web, la decisione di fare il grande passo… partire direttamente all-grain e li è iniziato tutto!
Qual è lo stile di birra che preferisci produrre?
Come detto in precedenza, sono innamorata delle birre scure e corpose, quelle che scaldano! La mia idea è sempre stata quella di produrre una birra che soddisfacesse prima di tutto i miei gusti, – ovvero poca ma buona -, una birra profumata, corposa e morbida, una birra che non necessiti di essere abbinata a altro perché basta da sola!! Una Robust Porter.
Raccontaci della tua attrezzatura?
Come attrezzatura, acquistata con il mio amico Cristian, ho il grainfather da 25 litri, e devo dire che come efficienza e comodità per me è il top. Consente di controllare bene le temperature, è dotato di un cestello per lo sparge che ti permette di fare tutto senza sporcare in giro, cosa che per chi fa la birra tra cucina e salotto non è da poco! È dotato di una pompa di ricircolo che durante la fase del mash fa girare bene l’ acqua tra i malti ed il raffreddamento è altrettanto semplice e rapido, basta collegare il tubo al rubinetto con l’ acqua fredda. Il filtro si trova all’interno sul fondo, l’unico accorgimento è usare i sacchetti per il luppolo invece di lasciarlo libero, specialmente se si usa il luppolo in coni, perché tende ad intasarsi. L’ unica pentola extra che uso è quella per scaldare l’acqua dello sparge. Per quanto riguarda la fermentazione, ho 3 fermentatori in acciaio da 50 litri e uno da 100.
Fai parte di un gruppo, associazione di appassionati HB?
Faccio parte del gruppo nonsolobirra homebrewers e della Confraternita della birra artigianale. Questo mi ha permesso di conoscere altri ragazzi appassionati e bravissimi che mi hanno dato tanti consigli e fatto assaggiare le loro birre, oltre ad avere la possibilità di conoscere chi questa passione l’ha trasformata in lavoro. L’ incoraggiamento, i consigli e il sostegno avuti in questi anni li porterò sempre nel cuore, oltre ad averli messi in pratica con ottimi risultati!
Come ti sei preparato/a (corsi, autodidatta….)?
Mi piace definirmi autodidatta e dire che mi sono preparata da sola studiando i libri, ed è vero, ma è anche vero che molte cose che so le ho imparate dalle persone a cui ho chiesto consigli, amici homebrewers, birrai, esperti del settore che ho conosciuto in questi anni. E poi secondo me anche un po’ di istinto non guasta mai.
Raccontaci la tua prima cotta
La mia prima cotta? Una London Porter da 9 gradi, ricetta presa da un libro per non sbagliare …. una faticaccia per macinare i malti perché erano durissimi e qualche inghippo… tipo il filtro intasato… ricordo che, come ho sempre fatto anche nelle cotte successive, mi ero scritta una scaletta con i vari passaggi da seguire… ma mi ha emozionata tantissimo… soprattutto l’attesa dell’ inizio della fermentazione (non ho dormito) e poi l’attesa dell’assaggio… tutto sommato non era venuta neanche malissimo, ma è una ricetta che non ho fatto più, poi ho proseguito con ricette mie. Magari la rifarò!
Hai mai partecipato a concorsi? Se si con quali risultati?
Purtroppo ancora no, ma conto di partecipare presto!
La tua birra ideale, come deve essere?
La mia birra ideale? Secondo me deve essere ben bilanciata, corposa, non troppo stucchevole e soprattutto deve lasciarti un bel ricordo, in modo da invogliare i a berla di nuovo.
Birre nel fermentatore?
Per ora il fermentatore piange, ma la voglia di fare birra è tanta, magari anche una piccola collaborazione con qualche amico hb, chi lo sa?
C’è una birra che vorresti tanto produrre? Se si perché non l’hai mai prodotta?
Vorrei tanto produrre una Robust Porter al peperoncino che avevamo brassato durante una cotta pubblica tempo fa. Per quanto riguarda cose nuove, mi piacerebbe provare a fare una Ipa bella luppolata… sempre ad alta fermentazione per ora.
Ultimamente il mondo HB si sta molto evolvendo, sfornando grazie scuole, corsi una miriade di “birrai”, cosa ne pensi a riguardo?
Penso che ben vengano le scuole e i corsi che sicuramente ti danno buone basi e quelle conoscenze in più che magari un autodidatta da solo, a meno che non faccia esperienza diretta, non riesce ad avere. Penso sempre però che alla base di tutto serva la passione e il desiderio di tramutare una idea o un gusto personale in un prodotto che le racchiuda.
Hai mai pensato di trasformare la tua passione in un lavoro?
Diciamo di si, il pensiero mi è venuto ma ritengo di dover fare ancora tanto per poter mettere in pratica la cosa… prima di tutto allargare la mia conoscenza per quanto riguarda la produzione anche ad altri stili oltre le mie amate Porter e Stout.. Poi mai dire mai nella vita, no?
Sogni nel cassetto?
Io di sogni non ne ho un cassetto ma una cassettiera… Il sogno che li racchiude tutti è di riuscire a realizzarmi come persona… riuscire a fare qualcosa che unisca le mie passioni e che mi faccia crescere e mi dia soddisfazioni sia in ambito personale che lavorativo.
Parlando di professionisti: qual è secondo te il miglior birrificio per qualità italiano
È davvero difficile nominare solo uno, ci sono molti birrifici che amo magari anche solo per un singolo prodotto… se devo però fare una scelta, allora è Fabbrica della birra Perugia perché riesce a contraddistinguersi nei vari stili, dalla luppolata alla acida passando per la porter, mantenendo sempre una grande qualità!