Mastro Birraio Santa Lucia di Piave: Il mio resoconto

Eccomi come di consueto a raccontare le mie giornate trascorse a MASTRO BIRRAIO 2018,  iniziamo dal primo week-end che vedeva impegnati i birrifici Italiani, partiamo dal birrificio umbro YALKYS dove ho assaggiato KAPPADUEO  una bionda ispirata allo stile kolsch, al naso note di cereale, frutta, spezie, in bocca apre con note dolci quasi mielose di malto, corpo snello, finale secco a tendenza erbacea con buna persistenza, passiamo alla KITE una session ipa equilibrata dal profumo che regala note di pesca, pompelmo, mango e lime, in bocca note di malto completate da sentori di frutta, spezie e un leggero sentore citrico, finale lungo con un interessante amaricatura non invasiva, prossimo assaggio STRELKA e DAMCA prodotte dal birrificio MUTTNIK, la prima è una saison che offre al naso sentori di agrumi e frutta, pesca in particolar modo, in bocca entra fresca con note di cereale che aprono ad un finale secco leggermente acidulo con leggere note citriche, la seconda è una Vienna lager che regala al naso note di malto caramello, un leggero sentore tostato, in bocca apre dolciastra con note di caramello e tostato che rimandano ad un finale secco e fresco.

Altro birra degna di nota è sicuramente la SAN GERMANA prodotta dalla BRASSERIA ALPINA, trattasi di una bionda che strizza l’occhio allo stile kolsh, al naso regala note di cereale, erbacee e di miele, in bocca l’attacco e in prevalenza maltato con una leggera tendenza al mieloso, si avvertono note floreali, erbacee e di agrumi, il corpo e snello, ma non sfuggente, il finale secco regala note amare pulite erbacee.

Prossimo assaggio LA BRUCIATA, l’ultima nata in casa CHIANTI BREW FIGHTERS trattasi di una salty smoked ale, dove al naso si avvertono note affumicate, mentre in bocca scende elegante regalando note affumicate, sapide che a mio avviso bilanciano rendendo questa birra “facile” da bere, nel complesso birra delicata all’aroma nonostante il 55% di malto rauch; scorrevole in bocca, per quanto il corpo sia più pieno delle controparti tedesche, e leggermente sapida sul finale data l’aggiunta di fleur de sel.

Altro assaggio in casa DR.BARBANERA dove mi viene proposta SUDIGIRI un american ipa ben bilanciata dove al naso ritrovo note di agrumi, frutta e note esotiche, in bocca equilibrata, completa molto beverina, altro assaggio LA FIERA una blanche tipica ben fatta, al naso note di cereale, spezie e agrume, in bocca leggero acidulo, note di cereale che mi aprono a un finale fresco e secco.

Ultimo birrificio di qui vi voglio parlare è il romano VALE LA PENA, progetto di inclusione sociale ideato e gestito da SEMI DI LIBERTÀ ONLUS, birrificio dove persone in esecuzione penale esterna, provenienti dal carcere romano di Rebibbia, vengono formate e inserite nella filiera della birra artigianale, qui assaggi REGINA BIRRAE una pils dorata con note di cereale, secca con una buona amaricatura finale a tendenza erbacea, assaggio le american ipa FA ER BRAVO e AMARAFEMMENA, la prima single hop con a mio avviso un po’ spinta sull’amaro, la seconda più canonica, armoniosa ed equilibrata, ultimo assaggio ORSA DARIA una tripel complessa e strutturata, dove noto una prevalenza dolciastra che la fa da padrona.

In chiusura di questa mia prima giornata, prima di raccontarvi del week-end dedicato ai birrifici triveneti, ringrazio per gli assaggi ormai i miei inossidabili amici sempre presenti e pronti a placare la mia sete di cultura;  ringrazio il birrificio JEB, LA BUTTIGA, F.LLI. TRAMI e CALIBRO 22

Passiamo al secondo week, dove sopra citato ritrovo i birrifici triveneti, dove il primo assaggio e dedicato alla ASGARD un american lager del birrificio PLOTEGHER, birra fresca e profumata prodotta con luppolo autoctono della Paganella, al naso offre un bouquet di profumi eleganti, in bocca fresca e pulita, note di malto, agrumi e frutta, finale secco sostenuto da un amaricatura importante ma non invadente.

Prossimi assaggi in casa FORGOTEN dove Raffaele mi propone COBOLTO un american ipa molto interessante, al naso note di agrumi e frutta, in bocca apre con un leggere note di caramello, crosta di pane e biscotto, finale secco con un elegante amaro persistente, LAMIA una blanche atipica con pepe rosa e sorachi ace, devo però ammettere che questo connubio ci sta, il risultato e una birra fresca, profumata per nulla banale che regala piacevoli sensazioni, mi sposto ora allo stand del birrificio BRADIPONGO dove assaggio una saison con pepe rosa e grani del paradiso, altro assaggio molto interessante POGUE del birrificio agricolo di Conegliano LZO, dove conosco MATTEO che appunto mi fa conoscere questa dry stout dal colore nero con schiuma beige, al naso note di caffè, liquirizia e torrefatto, in bocca non si smentisce scende che è un piacere regalando note di caffè liquirizia, cacao e sentori di tostato, il finale offre un amaro da malto gradevole con buona persistenza. Altra birra interessante da segnalare; KYRA una bionda ispirata allo stile kolsch prodotta da BARACCA BEER, si presentata dorato chiaro con una schiuma compatta bianca, al naso note di malto, fruttate e floreali, in bocca attacco in prevalenza maltato con sentori mielosi, chiude con un finale erbaceo, secco con una leggera sensazione sapida,  siamo quasi n chiusura, ma prima vi voglio segnalare HYLA la session ipa prodotta dal birrificio MEZZANINO, la pils CAP 9701 del birrificio MANTO BIANCO a mio parere molto buona, la LINFHA e RE PINO rispettivamente una ipa e una smoked porter del birrificio LA RU, tutte birre ben realizzate degne di un riassaggio.

Chiudo questo mio resoconto su mastro birraio 2018 ringraziando i birrifici LA VILLANA, ESTENSE, SOGNANDOBIRRA, ZHARE che per l’occasione era distribuito dalla DIEXE distribuzione per gli assaggi, ringrazio patron GUIDO ANTONIAZZI per l’invito a me rivolto.

Alla prossima edizione.

ADVERTISING

BEER my LOVER
Informazioni su Stefano Gasparini 648 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.