Dal 27 Febbraio al 01 Marzo presso il Centro Fiera del Garda a Montichiari (BS) si è tenuta la quinta edizione di GOLOSITALIA & ALIMENT, cinque padiglioni dove si sviluppa l’evento suddivisi in sei aree tematiche: food, wine e beer, una speciale sezione dedicata ai prodotti biologici, vegani e gluten free, un intero padiglione dedicato al mondo professionale, con l’area professional tecnology & restaurant, e la novità 2016 l’area franchising.
Come potete immaginare NONSOLOBIRRA.NET occupandosi di birra si è concentrato alla scoperta dei nuovi produttori presenti e delle loro creazioni, il primo birrificio di cui vi voglio raccontare è il BIRRIFICIO INESISTENTE, beerfirm con sede a Castel Goffredo (MN), che si avvale per la produzione delle proprie birre dell’impianto del birrificio LUPPOLAJO del amico ENRICO TRECCANI, le birre attualmente prodotte mi racconta CARLO PINZI sono tre, LA SVELTINA una blond ale di 5%vol ispirata alle birre di Colonia utilizzando malto d’orzo Pils da Azienda Agricola (Treccani Enrico), luppoli tedeschi e americani “ Hallertau Magnum, Saaz e Cascade”, la seconda birra e LA SBAGLIATA denominata Hybrid IPA di 6%vol molto morbida e godibile, con una buona presenza olfattiva donata dai luppoli americani “ Citra, Centennial e Cascade “, mentre per l’amaro si è impiagato l’ Hallertau Magnum, ultima etichetta propostami; LA SCALDABANCHI, English Porter di 5.5%vol dove oltre al malto d’orzo agricolo Pils, viene impiegato anche malto tostato a legna di quercia che a mio parere regala una leggera e particolare affumicatura alla birra, altra particolarità di questa birra e l’impiego a fine bollitura di sale, nel complesso il mio primo approccio alle birre di questo giovane beerfirm è stato positivo.
Dopo aver salutato il birrificio Inesistente e aver concesso un assaggio di MONS RUBRUS “birra con mosto d’uva” di 12%vol dell’amico ENRICO “LUPPOLAJO”, sono passato allo stand del birrificio bresciano BALANDERS dove grazie a GOTTARDO FERRATI ho assaggiato HAPA e MONEGA rispettivamente una American Pale Ale e una Porter, birre entrambe godibili in ordine con buona potenzialità.
Altro assaggio “veloce” presso lo stand del birrificio BATZEN BRAU, KRANE WITTEN Saison, VIENNA HELL e DUNKEL, ancora birre corrette ben realizzate, ma su tutte segnalo la VIENNA HELL.
Passo al prossimo produttore; BIRRIFICIO LEGNONE dove incontro DAVIDE che mi fa assaggiare MONKEY PLANET, Ipa di 7%vol birra profumata, intensa con un ottima beva dove in chiusura l’amaro si fa sentire senza fortunatamente precludere la beva, SPIGA DI LEGNO, una Ale beverina, fresca particolarmente indicata per chi per la prima volta si vuole avvicinare alla birra artigianale, SPIGA NERA, una stout molto interessante, anche in questo caso posso affermare di che il mio primo incontro con una parte della produzione del LEGNONE e stata positiva.
CARPE DIEM in questo caso è il nome del prossimo produttore che ho visitato; trattasi di un giovane birrificio bresciano capitanato da GIOVANNI MANSUETI che al momento produce sei birre, la mia attenzione si sposta su AVUS, Biere de Garde e 64DC, denominata London Porter, la prima pur a mio parere “mancando un po’ dei classici sentori delle biere de garden francesi”, risulta pulita e godibile, dove predominano le note di malto completate da aromi fruttati, per la seconda a mia detta più in stile a farla da padrone ritrovo note di malto tosato ed affumicato, caffè, cioccolato, nocciola e liquirizia, finale leggermente secco dove ritorna una leggera nota affumicata, caffè e nocciola, anche in questo caso impressioni positive.
Passaggio veloce allo stand del beerfirm fiorentino RED JACK BREWING dove conosco FABRIZIO FORNAI, che mi fa assaggiare CALICO JACK una peated ale notevole, colore rosso scuro con schiuma densa e cremosa, dove a farle da padrone ritrovo sentori torbati, cuoio e leggere senzazioni dolciastre ben bilanciate da una amaro finale persistente.
Altro produttore a me nuovo e il birrificio DICIOTTO ZEROUNO, dove incontro MARCO BONFA’ che mi propone l’assaggio di una parte della produzione del birraio DAVIDE SICA, si inizia con la CARAIBI un ottima Bohemian Pilsner, per proseguire con OCRA Saison, RUGGINE American Pale Ale, birre di buona fattura ben realizzate ed estremamente godibili.
SARAGIOLINO e il nome dell’Azienda Agricola che vede impegnati i fratelli CROCIANI, ANDREA e LORENZO dove assaggio GIULIA una american Ipa di 6%vol e CHIARA american pale ale di 5%vol, ambedue ben bilanciate non estremamente aggressive, godibili fino all’ultimo sorso.
Come avete letto a mio parere la qualità delle birre che ho assaggiato e buona, cosa molto importante in una manifestazione che richiama più di 60.000 visitatori, aimè ho tenuto come ultimo produttore raccontato in questo mio resoconto quello che a mio parere aveva un offerta di prodotti con evidenti problemi, tralasciando l’aspetto tecnico della questione “che a mio parere andrà valutato in altra sede” vi voglio solo e brevemente raccontare la giustificazione a me raccontata a seguito di una mia affermazione “poi capirete” durante la degustazione dei sei prodotti presenti.
A seguito della mia impressione su una Ipa “ scusami ma questa birra è ACIDA!” come risposta mi aspettavo almeno un SI, invece mi sento dire “NO non è ACIDA ma ASPRA il birrificio l’ha creata cosi”, e li “sbotto leggermente” cosa? E per tutta riposta mi sento dire, ma qui non ce un birraio o un degustatore bravo? No comment…., purtroppo non è il mio stile, ma in questo caso per rispetto dei birrifici presenti e non il nome di questo produttore lo devo fare, non tanto per i problemi riscontrati in 4 su 6 prodotti assaggiati “li con impegno e passione si possono risolvere” ma per le risposte a me rifilate, vi sto parlando del birrificio friulano birra SANTE SABIDE.
Concludo questo mio resoconto ringraziando in primis gli organizzatori di GOLOSITALIA che come in ogni occasione mi invitano, i birrifici SOGNANDOBIRRA, IRYA, EPICA e TEDDY BIER sempre pronti e disponibili ogni qualvolta ci si incontra, e tutti gli altri produttori presenti a cui non ho fatto in tempo a far loro visita. Ringrazio il mio compagno di viaggio MARCO MINOTTO.