Luppolajo presenta Chihuahua Tiny Hater, le tre Italian IPA

Chihuahua Tiny Hater le tre Italian IPA

E’ stato recentemente presentato il nuovo progetto che coinvolge il birrificio LUPPOLAJO (sito web) e tre produttori di luppolo made in Italy, andiamo a conoscerlo:

Luppolajo Farmhouse Brewery di Castel Goffredo MN, in occasione dell’ultima edizione del Beer & Food Attraction 2024, ha presentato un progetto davvero inedito: tre IPA realizzate sulla stessa ricetta di base, ognuna prodotta con il luppolo di tre diversi coltivatori tra i più interessanti del panorama italiano. I luppolicoltori che si sono prestati al confronto sono Italian Hops Company di Campogalliano MO, Luppolina di Barzago LC e Luppolo Made in Italy di Cerbara PG.

Vogliamo dimostrare che i tempi sono maturi e che produrre IPA con solo luppolo italiano è ormai alla portata di tutti i birrifici e homebrewer” spiega il titolare del birrificio Enrico Treccani “Se vogliamo farci conoscere sempre di più nel mondo per le nostre eccellenze birrarie non possiamo continuare a produrre utilizzando materie prime importate. Abbiamo malti, cereali e una miriade di altri ingredienti che rendono le nostre ricette uniche, fantasiose ed equilibrate. Ora anche l’ultimo tassello del mosaico è stato aggiunto, quello dove la storia recente ci ha visti come inseguitori di un comparto che, fino a qualche anno fa, mancava totalmente nel nostro paese. Tanti agricoltori volenterosi si sono lanciati all’inseguimento e ora sono pronti a competere con i produttori di tutto il mondo.

Per questo, abbiamo proceduto in maniera scrupolosa: solo luppolo in pellet e in quantità di 10 grammi per litro. Per noi era essenziale una imparzialità nel metodo produttivo per mettere a confronto nel modo più oggettivo possibile le qualità dei vari luppoli italiani.

Il birraio Carlo Pinzi ci spiega come ha creato la ricetta: “Solo malto Pils della nostra azienda agricola, lievito US05 per cercare neutralità e i luppoli divisi tra una gittata in whirpool e dry hopping a caldo, il primo e secondo giorno di fermentazione. Poi una lunga lagherizzazione e confezionamento in isobarico. Tutte le fasi si sono svolte in contemporanea per ogni birra”.

La scelta dei luppoli impiegati è stata lasciata ai produttori: Italian Hops Company ha scelto Chinook, Sultana e Comet; Luppolina: Chinook, Crystal, Cascade e Columbus; mentre Luppolo Made in Italy: Chinook, Cascade e Centennial. Come si nota il Chinook è l’unico luppolo che fa da filo conduttore tra i produttori, sicuramente perché è una varietà rustica che si adatta bene a svariati climi.  

La birra così ottenuta ha un colore giallo quasi dorato, una schiuma bianca fine e compatta. Il corpo è ben attenuato e l’amaro bilanciato. L’alcol è di 5,5% Vol. Tutto questo fa sì che sia di grande beva.

La presentazione in fiera è stata guidata dal decano della birra in Italia e nel mondo, Lorenzo Dabove detto Kuaska, che ne ha svelate tutte le qualità olfattive, grazie alla sua comprovata esperienza di giudice e beerhunter.

Il profilo di Luppolina ricorda una west coast IPA, con profumi agrumati e tropicali, dalla grande eleganza. Quella di Italian Hops company è la più italiana delle tre, con note agrumate, erbacee e terrose. Luppolo Made in Italy ha un profilo più americano, caratterizzato da sentori resinosi, agrumati e balsamici. Al naso è la più esplosiva delle tre.

La birra si chiama Chihuahua Tiny Hater e rispecchia pienamente lo stile della linea Stranger Luppolajo (la più creativa e contemporanea), con la sua irriverenza sia nel naming che nell’illustrazione. È disponibile in lattina 33 cl ed in fusti. Le lattine sono differenziate per ogni produttore da un colore diverso: verde, bianco e rosso, a ricordare il tricolore italiano. In etichetta riportano i luppoli impiegati e le modalità di produzione.

Luppolajo continuerà l’anno prossimo con questo progetto collaborando con altri tre produttori. Le candidature sono aperte!

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