
Sabato 21 mi sono recato a Vicenza, presso la tap room del birrificio Lucky Brews, dove ad attendermi e a placare la mia sete di “cultura” c’è Davide. Con lui ho l’occasione di aggiornare il mio sapere sulle ultime novità che riguardano la produzione del Lucky.
Inizio con l’assaggio di una vecchia e stimata referenza, la GONZO, una Session IPA da 3.8°, profumata e fresca, che mi permette di appagare la mia grande sete.
La mia visita, però, è dettata dalla curiosità di provare la TAPA, una Keller Bier in “rosa”, brassata in collaborazione con Ofelia, Birracrua e Confartigianato Vicenza in occasione della tappa berica del Giro d’Italia.
Birra centrata, pienamente in stile, con note di cereale e una leggera luppolatura che la distinguono e la collocano nella mia personale categoria delle “birre quotidiane”.
Dopo qualche altro assaggio di spessore:
- Fear of the Dank: (novità per me), birra dal colore dorato carico, prodotta con malto pale e con una tendenza all’amaro. I profumi ricordano passion fruit, agrumi acerbi come lime e limone, e frutta a polpa bianca. Sentori leggerissimi di caramello, miele e dank per una craft beer old school.
La bevuta è snella e scorrevole, con una percezione maltata presente ma non invadente. 6,8% gradi alcolici, prodotta in collaborazione con il Bierfabrik di Milano. - La gluten free Apollo
- La stout Beefy Stout
A questo punto, lo stomaco mi ricorda che è ora di introdurre anche qualcosa di solido.
Scelgo una mia vecchia conoscenza: il panino MAGNA ABRUZZO, sapientemente composto dallo staff della cucina. Al suo interno troviamo un hamburger (circa 200 g) di pecora abruzzese, pomodoro fresco, cetriolo e feta greca, il tutto arricchito dalla salsa della casa spicy, a base di peperoncino habanero e mango. Il piatto è servito con una generosa porzione di patatine fritte dippers, croccanti e dorate al punto giusto.
L’abbinamento, su mia richiesta, vede protagonista un’altra compagna di bevute: la JAPA, una American Pale Ale che strizza l’occhio all’Oriente grazie all’impiego del luppolo Sorachi Ace.
Al naso è esplosiva, con note agrumate, resina e un tocco esotico intrigante. In bocca si presenta strutturata e bilanciata, con note di cereale e caramello che si fondono con sentori tropicali. Il finale è amarognolo, lungo e pulito, lasciando il palato pronto per un nuovo morso.
Ho scelto questo abbinamento con l’intento di equilibrare e “pulire”, e devo dire che la JAPA svolge perfettamente il suo ruolo.
Il panino mantiene una bella freschezza, grazie a pomodoro e cetriolo; l’hamburger è succoso e morbido, senza risultare pesante. La feta dona acidità e crea un contrasto piacevole con la dolcezza del caramello nella birra, mentre la salsa piccante regala vivacità senza eccedere, contenuta dalla freschezza e dall’amaro finale della JAPA.
La birra sostiene, esalta e bilancia ogni elemento del piatto.
Abbinamento perfetto? Lo lascio decidere a voi, ma io ne esco più che soddisfatto.
Ringrazio Davide, Samuele, Federica e tutto lo staff del Lucky per l’ospitalità che, come sempre, riservate a questo povero viandante brassicolo.