Beer Attraction 2019; tra vecchi e nuovi amici

Eccomi di ritorno da questa epica edizione di BEER ATTRACTION dove ancora una volta sono riuscito ad assaggiare ottime birre, proposte da vecchie e nuove conoscenze, da dove iniziare questo mio racconto; se non dalle birre di un birrificio che vede tra le sue fila una mia vecchia conoscenza.

Allo stand del birrificio LES BIERES DU GRAND ST. BERNARD trovo ALBERTO RICCI che mi presenta le birre attualmente presenti, NAPEA è il mio primo assaggio, una helles morbida, pulita, molto equilibrata con una nota amara finale che ci stà tutta.

BALANCE, una marzen molto interessante che strizza l’occhio più sul dolce che all’amaro, BLOU una roggen ben bilanciata con note tipiche da weiss e un interessante ruvidità conferitale dalla segale, AMY e la loro oatmeal stout, morbida, equilibrata e molto interessante, GNP una tripel che vede l’impiego del genepì (artemisia) in infusione, risultato molto interessante, la dolcezza dei malti viene ben bilanciata da un amaro erbaceo fresco, ultimo assaggio la bitter VIA FRANCIGENA spillata per l’occasione in pompa, birra leggera con un equilibrio che vira verso la parte amara.

Proseguiamo ora con CITRUS e AGRIOTTA’ prodotte dal birrificio EL ISSOR dove conosco LUCA ROSSI, Citrus la saison vincitrice della medaglia d’oro nella rispettiva categoria, trattasi di una birra dal corpo esile e beverino, al palato si percepisce l’aroma di agrume conferitole dall’impiego del pregiato chinotto di Savona, Agriottà invece è una fruit beer di 9° alcolici molto beverina, fresca con una chiusura leggermente acidula che la rende molto invitante.

Prossimo assaggio in casa CLATERNA, birrificio che prende il nome dall’omonimo sito archeologico situato tra il comune di Castel San Pietro Terme e Ozzano dell’Emilia, li conosco ALICE BUCCI e PIERPAOLO MIRRI che mi fanno assaggiare la keller pils NONNO GUALTIERO, l’american pale ale ZIO JOE, la red ale MARINA e dulcis in fundo la DU MARON, iniziamo dalla keller, birra pulita, fresca e secca con note erbacee, floreali e speziate, la Zio Joe al naso sprigiona un bouquet olfattivo tropicale e floreale, in bocca concreta e decisa.

Marina una classica red ale con note di caramello, crosta di pane e frutta secca, in bocca attacco dolce bilanciato da un amaro finale elegante e persistente,  come birra di chiusura mi viene proposta la Du Maron birra che vede l’impiego di farina di marroni di Castel Del Rio essiccati con legno di castagno, il risultato è una birra con lievi sentori affumicati, con buona beva che va a chiudere con un elegante nota amarogola.

Ora vi voglio raccontare delle birre assaggiate allo stand del birrificio DULAC, dove conosco ALESSANDRO ANDREOTTI e GIULIA BONACINA – che vi avevo già presentato in questo precedente articolo  <<Quote Rosa.. un anno dopo>> –

Qui ho assaggiato la BIANCHINA, la SCURA, la DURADA, la MUROSA, la NOCC, L’OASI e SA FEM, tutte birre degne di nota, pulite e ben realizzate. Vi voglio parlare in dettaglio di quella che mi ha colpito di più è stata la MURUSA un Italian Grape Ale di 7° alcolici elegante e profumata, al naso note di fragoline di bosco, ribes e mirtilli completate da sentori di frutta, uva rossa, la beva risulta “facile” e solo nel finale si avverte il calore conferitole dal tenore alcolico, nel complesso come già citato tutte birre ben realizzate con una loro identità.

OKOREI è la mia prossima tappa, dove la trovo MENA D’AVINO a far gli onori di casa, che oltre alle birre mi fa conoscere, LUCA, EMANUELE, ANDREA, FRANCESCO e il birraio ALBERTO, le birre degustate in questa occasione sono state quattro, TRAMALTI, SANTASUBITO, BOMBONERA e BELLA DI BOTTE. Tramalti, terza classificata nella categoria Strong Ale di ispirazione angloamericana, è una scotch ale notevole, al naso l’impatto olfattivo  e molto complesso e piacevole dove si avvertono note mielose, frutta secca, datteri e fichi, in bocca entra potente e concreta con note dolci subito bilanciate dal tono amaro apportato dai malti tostati, il tenore alcolico e ben nascosto e si lascia percepire solo nel finale riscaldando e conferendo piacevolezza di beva, Santasubito, una tripel che ti trasporta subito in Belgio, equilibrata concreta e ben lavorata.

Bombonera e la loro imperial stout, birra dal gusto complesso con note che spaziano dal caffè, vaniglia, orzo tostato, cacao e liquirizia, corpo morbido e ben strutturato, l’alcolicità (10°vol) si fa sentire, senza però precludere la beva, ultimo assaggio BELLA DI BOTTE, birre base Tremalti e un 5% di Ultra a fine fermentazione,  affinata in botte di Agliano per 12 mesi, risultato, una birre che al naso regala note di fruttate, speziate e sentori legnosi, in bocca ingresso morbido con lieve acidità, corpo strutturato con note fruttate e legnose molto eleganti, la chiusura lunga regala al palato un euforia di sapori.

Si prosegue ora con un’altra new entry in questo sempre più affollato panorama brassico italiano; ACME è la mia prossima destinazione, li conosco NICOLAS e MAURIZIO che mi presentano la loro produzione, iniziamo dalla kolsch SPITZE, birra morbida con un buon equilibrio tra la parte dolce del malto e la luppolatura, ROAD RUNNER e la loro american ipa, birra dal naso esotico ma dal carattere inglese, ORZO WAY tripel equilibrata, ricca e armoniosa, FANNY, una dubbel morbida dall’aroma caramellato e fruttato.

KRUDELIA e la loro weiss di segale, birra con un buon equilibrio e giusta ruvidità, fresca e dissetante, SALLY, una stout cremosa e morbida dalle classiche note di caffè, liquirizia e cioccolato, in chiusura mi viene proposta la double ipa YUMA, naso molto tropicale, corpo con buon equilibrio, alcolicità ben nascosta e finale secco. Nel complesso la strada intrapresa da questo giovane birrificio aperto a Gennaio,  è quella giusta, la base c’è, la passione purè.

Ora vi voglio raccontare delle birre del progetto NON-CONVENTIONAL YEAST SERIES di BIRRA DELL’EREMO, progetto di cui avevo già anticipatamente scritto qui , iniziamo dalla MADUE la passion fruit sour ale brassata con il lievito Kluyveromyces thermotolerans, lievito che conferisce a questa birra una leggera acidità lattica, l’aggiunta del passion fruit a mio avvivo rinforza questa acidità regalando alla birra carattere e freschezza, al naso si esprime regalando note fruttate molto spinte, al palato scende che è un piacere conferendo freschezza, questa birra alla sua prima uscita, e riuscita a conquistarsi il podio ( terzo posto ) nella categoria 34 “ birre con l’utilizzo di frutta”.

Prossimo assaggio del progetto è stata la DUME brassata con il lievito Torulaspora delbrueckii, birra che al naso regala note fruttate e floreali, mentre in bocca apre con note di cereale e agrumi (e stato utilizzato succo di arancia rossa italiana), risultato una birra fresca con lieve acidità dal carattere agrumato.

Ultimo assaggio di questo progetto; la saison TALIA brassata con il lievito Wickerhamomyces anomalus, che ha trasmesso alla birra note pepate, in questa versione impreziosite dall’utilizzo di camomilla e un zest di limone, al naso si avvertono note di camomilla e un leggero sentore citrico, in bocca entra morbida con note di cereale, camomilla e un leggero sentore di limone, in chiusura avverto una leggera punta pepata e sapida.

Ringrazio ALESSANDRA per la spiegazione tecnica, la professionalità e simpatia a me riservata e estendo il ringraziamento a ENRICO e GELTRUDE per tutto il lavoro che stanno facendo.

Si prosegue ora con le birre proposte da PAOLO MATTAVELLI e ELISA del beer shop GORGONZINER, partiamo dalla summer ale GARGANELLA, birra dal naso prettamente tropicale, attacco fresco e morbido, chiusura con un amaricatura spinta a tono agrumato.

Si prosegue con la ipa L’INNAFIDABILE, birra concreta al naso, in bocca spinge sul caramello, va in chiusura con un amaro importate e avvolgente, la tripel LA CHIAVE ROSSA, birra rivisitata con l’impiego di cardamomo e buccia d’arancia.

BIRRA GARLATTI COSTA è la mia prossima e ultima tappa, qui SEVERINO mi fa assaggiare; LIQUIDAMBRA, LUPUS, JAB e SLAP, Liquidambra birra dalle note dolci fruttate e caramellate, che riscontro anche al palato note subito bilanciate da un amaricatura importante, finale secco e lungo.

Lupus birra dalle note fruttate e speziate, corpo maltato, pieno, finale secco e amaro,  Jab una belgian porter morbida equilibrata dalle note di caffè e balsamiche, corpo morbido e finale secco, Slap una belgian ipa fruttata, naso americano, corpo rotondo con note di caramello e crosta di pane, finale secco e lungo con orientamento amaro.

Durante la mia permanenza ho assaggiato molte birre di produttori che già conosco, e qui vi voglio citare quelle che secondo me sono degne di essere menzionate:

Iniziamo con una birra che non ha bisogno di presentazioni: BERLINER WEISSE di CANEDIGUERRA, birra elegante con una perfetta acidità dal sapore di cereali e spezie, FUMERIA la Smoked del birrificio IL CONTE GELO, birra elegante ben bilanciata e non aggressiva nell’affumicatura,  la PORTER di MANIFATTURA BIRRE BOLOGNA, sobria ed elegante con ottimo equilibrio, LA DECENNALE di BIRRA PERUGIA, un tripudio di aromi, fresca e lunga con un ottima intensità e un amaro finale elegante e sorprendente, SYBARYS la saison del birrificio LA TRESCA, birra elegante, morbida con buon equilibrio, SIR ALESTRONG di BIRRA100VENTI, forte ma allo stesso tempo elegante, DAINA del birrificio BASEI, birra morbida ben equilibrata con leggere note di caffè, cioccolato e liquirizia, TCI’ BELA la birra del progetto MARIALTI, birra che vede l’utilizzo della polpa di pesca “bella di Cesena”, birra rotonda e armoniosa dal carattere fruttato, e una piacevole acidità, la DIAVOLESSA del birrificio MALATESTIANO una italian weiss con note tostate e di frutta secca, leggermente acidula con finale che richiama la nota di cacao, la SMOKY EYE del birrificio LIEVITO E NUVOLE, birra affascinate dalle note affumicate e torbate, la BOCK medaglia di bronzo del birrificio BREW GRUFF, spettacolare per equilibrio e pulizia, la REAL IGA del birrificio IL MASTIO, la SO CLINCH del birrificio BONAVENA, uno spettacolo per il naso e il palato, birra lievemente acidula, dal naso fresco e citrico, in bocca si avverte un leggero sentore affumicato, si beve che è un piacere questa “Lichtenhainer”, le birre del progetto Stranger del birrificio LUPPOLAJO, che potrete leggere qui, PANDA TRIES PORN un imperial blanche tosta, fresca con ottima beva, UNCLE KEBAB la hazy ipa dai sentori agrumati, resinosi e fruttati, fresca e decisa, KAFKA KEFIAH la tropical ipa ddh, dal naso tropicale, al palato note maltate dolci e dal finale con amaro fresco e deciso, e l’ultima SMOKING GANJA dal profumo affumicato, erbaceo e resinoso, in bocca leggermente acidula con un buon finale amaro a tono erbaceo. Ringrazio SIMONE del BIRRONE per l’assaggio delle due versioni del SIDRO, VITTORIO FERRARIS del BSA per gli assaggi, MATTEO di BARBAFORTE per la TRIFOGLIO, la BUSA DEI BRIGANTI nella persona di EVA PAGANI, i ragazzi di CHIANTI BREW FIGHTERS, e tutti coloro che hanno condiviso con me questa epica edizione di BEERATTRACTION, manifestazione che anno dopo anno riesce a crescere e stupire.

Ringrazio LORIS mio fido compagno di viaggio e bevute!!

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Birraio dell'anno 2025
Informazioni su Stefano Gasparini 657 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.