Appunti di degustazione: Antikorpo e Marga Verde @Hops’n Rocks

Da destra in piedi - Mattia; Milady e Enrico

Mi trovo presso la birreria Hops’n Rock a Sarcedo, dove è stata organizzata una serata di degustazione delle birre del birrificio triestino Anticorpo, abbinate alle prelibatezze casearie prodotte dalla Fattoria Cortese nella loro malga, la Malga Verde, per essere precisi.

Prima di esplorare gli accostamenti tra le birre e i formaggi, desidero presentarvi i due protagonisti di questa serata. Cominciamo con Anticorpo, un birrificio giovane proveniente da Trieste, che ha coraggiosamente visto la luce nel 2020. Questo birrificio produce una linea di birre che si distacca dalla tradizionale lager di stampo teutonico, a cui il popolo triestino è solitamente abituato a bere.

Enrico, “il birraio”, ci racconta che per la produzione delle sue birre viene utilizzato l’orzo autoprodotto e maltato nella vicina Austria. In soli tre anni, questo giovane birrificio è riuscito a conquistare una posizione di rilievo nel panorama brassicolo italiano, ottenendo anche numerosi riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi. Dovremmo menzionare anche l’anima del birrificio, Cristina, e il corpo, rappresentato da Davide, che sta gradualmente lasciando sempre più spazio in sala cotta a Enrico. Insieme, creano prodotti di alta qualità, con un design accattivante e coinvolgente.

La storia della Fattoria Cortese, ha inizio nei primi anni del 1900. All’epoca tutti erano un po’ contadini a Conco (VI), ogni famiglia possedeva della terra, degli orti, degli animali: galline, conigli, vacche e maiali principalmente.

Cristiano Cortese, chiamato da tutti “Nello” possedeva all’epoca 5 o 6 vacche da latte oltre ad animali da cortile. Fin da piccoli, i nipoti Maurizio e Cristiano aiutavano il nonno ad accudire gli animali, appassionandosi di giorno in giorno a quel mestiere. Negli anni ’80 i due fratelli decidono di fare di quella che fino ad allora era solo una passione, un impiego a tempo pieno.  In pochi anni riescono a portare la piccola azienda del nonno ad un’importante realtà riconosciuta a livello regionale e nazionale. Oggi, al timone di Fattoria Cortese rimane Maurizio, aiutato dai figli Milady, Davide e Michele.

Con il latte delle loro vacche al pascolo producono latticini freschissimi come la ricotta, lo yogurt e la panna con la quale fanno anche il burro. Formaggi freschi quali tosella, caciotte, stracchino e il fantastico Asiago pressato D.O.P. “Prodotto della Montagna” ma anche i tradizionali formaggi stagionati come l’ Asiago D.O.P. Mezzano, Vecchio e il mitico Asiago D.O.P. Stravecchio presidio Slow Food!

Durante questa serata, con la presenza del birraio Enrico e della “casara” Milady, e sotto la guida instancabile di Mattia (il moderatore), lo staff ci ha deliziato con il primo abbinamento:

Abbiamo iniziato con la Savory Bones, una Fruit Gose dal profumo sapido, minerale e ricco di note fruttate (lampone, mora e ribes rosso). Al palato, questa birra offre un piacere senza eguali, con una leggera acidità lattica e una sapidità ben bilanciata, arricchita da un delizioso sapore di frutti rossi.

La controparte gastronomica è stata una caciotta aromatizzata al pepe, (20gg di stagionatura) una prelibatezza morbida e cremosa al palato, con una speziatura leggera ed elegante. Questo abbinamento è stato un successo, poiché la birra, con la sua consistenza ricca, ha rinfrescato e pulito il palato, evidenziando al contempo la nota speziata della caciotta.

Ecco la seconda proposta: The Age Of Marmotta, una bitter davvero unica, se mi permettete, grazie all’uso di una piccola quantità di malto Peated. Al naso, si possono percepire note di caramello, biscotto, affumicato e torba. Al palato, questa birra si presenta morbida e riporta le stesse note rilevate durante la degustazione olfattiva, con una chiusura che offre un elegante sentore terroso.

Nel frattempo, il nostro tagliere presenta un’altra caciotta, questa volta aromatizzata al cumino, accompagnata da una senape dolce e una prugna. Durante la degustazione, la senape e la prugna esaltano il formaggio, ma l’accoppiata con “The Age Of Marmotta” è qualcosa di spettacolare. La parte biscottata e torbata della birra esalta la speziatura della caciotta, facendo emergere il cumino come protagonista indiscusso di questo abbinamento. Una vera e propria sinfonia di sapori che si fondono in modo eccezionale.

Ecco la terza proposta: Wahine, una Blanche che si caratterizza per l’uso di zest di pompelmo, limone e arancia durante la produzione. Al naso, questi profumi si avvertono distintamente e al palato questa birra si presenta piena, con una leggera acidità e note di cereali che anticipano i sapori fruttati derivati dall’uso degli agrumi. Il finale è asciutto, con un amaro persistente e deciso.

Ora, passiamo al nostro terzo tagliere, che presenta un’altra caciotta, questa volta aromatizzata al peperoncino e accompagnata da una fetta di lardo. La cremosità, il piccante e la nota affumicata del lardo riempiono la bocca, e l’accostamento con la Wahine è un contrasto interessante. Sono due mondi gastronomici che si distinguono, ma quando assunti singolarmente, ciascuno si fa rispettare. A mio parere, l’amaro della birra esalta il piccante della caciotta in un modo sorprendente. Un connubio di sapori che sfida il palato in modo appassionante.

Ora ci avviciniamo alla conclusione con la birra Gone Mental, una West Coast Double IPA dal carattere deciso. Al naso, si distinguono chiaramente note tropicali, mentre al palato questa birra è morbida e corposa, senza essere eccessivamente pesante, con un eccellente equilibrio tra le sue componenti e un’alta gradazione alcolica abilmente nascosta.

E ora, cosa ci offre il nostro tagliere in abbinamento? Un fantastico formaggio Mezzano, invecchiato per 2,5 mesi, con note erbacee e floreali, accompagnato da una composta di ciliegie. Questo accostamento è affascinante, poiché cerca chiaramente di creare una sinergia tra il formaggio e la frutta, pulendo anche il palato. Personalmente, ho trovato che questo formaggio sia delizioso anche da solo, ma l’abbinamento offre un’esperienza unica che merita sicuramente di essere assaggiata.

Siamo giunti alla conclusione, e ora le due parti si preparano a sfoderare il loro asso. Antikorpo ci presenta la Moth Trip Tripel, una birra con un profumo fruttato (con note di frutta a pasta gialla) e speziato (con accenni di pepe). Al palato, questa birra è avvolgente e calorosa, con le note maltate che si fondono elegantemente con sentori di frutta matura, agrumi e miele. Il calore etilico è delicato, e il finale è secco e prolungato, con sentori erbacei.

Dall’altro lato, Malga Verde ci propone uno Stravecchio di 3 anni, presidio Slow Food ricco di sfumature, profumato di fiori ed erbe, con una buona consistenza e sapidità che delizia il palato. Questo formaggio è accompagnato da un miele millefiori che ne esalta ulteriormente il sapore. L’abbinamento tra la Tripel e lo Stravecchio è un vero matrimonio di sapori, in cui le parti si sposano in modo naturale. La Tripel si fa da sola nel guidare l’esperienza gustativa, accompagnando lo Stravecchio dall’inizio alla fine, pulendo il palato e preparandolo per un altro boccone. Un connubio davvero perfetto che conclude in bellezza questa degustazione.

Ringrazio di cuore tutto lo staff di Hops’n Rock per la splendida serata che ci avete regalato. Un grazie speciale va a Enrico di Anticorpo e a Milady per la straordinaria qualità dei prodotti che ci hanno presentato. È stata un’esperienza indimenticabile e un vero piacere per i sensi. Grazie per averci fatto scoprire e apprezzare queste birre e prelibatezze casearie in modo così coinvolgente. È stata una serata da ricordare!.

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Informazioni su Stefano Gasparini 664 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.