
Se fai birra in casa, prima o poi ti sarà venuta la tentazione di partecipare a un concorso. È normale. Ricevere un feedback, vedere la tua birra giudicata da esperti, magari guadagnarti una medaglia: tutto questo può essere stimolante e anche utile.
Ma c’è un punto importante da tenere a mente — e te lo diciamo con tono diretto ma costruttivo: non vale la pena perdere il piacere dell’homebrewing per inseguire solo i premi.
I concorsi? Ottimi strumenti, ma non il fine
Partecipare a un concorso è un modo intelligente per migliorarsi. Ti obbliga a essere più preciso, più tecnico, più attento.
Ricevere giudizi professionali è utile, specialmente se sei agli inizi o stai cercando un confronto serio.
Detto questo, un concorso valuta secondo parametri ben precisi: aderenza allo stile, pulizia, bilanciamento. Nulla da dire, ma non sono (né vogliono essere) l’unico metro di giudizio valido per una birra.
Tante birre fuori stile, imprecise, o “strane” sono semplicemente deliziose e perfette da condividere tra amici.
L’homebrewing resta un hobby creativo
Fare birra in casa è prima di tutto libertà.
È il piacere di progettare una ricetta, giocare con gli ingredienti, aspettare con pazienza il momento dell’assaggio.
E allora perché snaturare questa libertà per adattarsi sempre e solo a ciò che un concorso premia?
Puoi — e dovresti — permetterti esperimenti, variazioni personali, scelte azzardate.
Anche una birra che non segue alcuno stile può essere la tua miglior creazione.
Uno spazio per raccontarsi, oltre i punteggi
È ormai risaputo che su Nonsolobirra.net gli homebrewers trovano spazio per farsi conoscere e raccontare la loro storia.
A dimostrarlo, le tante interviste che stiamo pubblicando a homebrewers e associazioni, vere testimonianze di passione, esperienze e approcci differenti.
Ed è proprio da qui che nasce una domanda lecita e un consiglio, che vogliamo dare con rispetto e un pizzico di esperienza:
Concorsi sì o concorsi no?
La risposta è: sì, ma con misura.
Sì, se servono a crescere. No, se diventano l’unico obiettivo.
La vera soddisfazione? La tua birra che piace (a te e agli altri)
Quando versi una tua birra per qualcuno e vedi un sorriso, hai già vinto.
Quel momento vale più di qualsiasi punteggio su una scheda tecnica.
I concorsi possono darti soddisfazioni, ma sono solo una parte del viaggio.
Non serve rinunciarci, anzi: usali per imparare, confrontarti, crescere.
Ma non lasciare che diventino l’unico obiettivo.
Continua a fare birra perché ti piace.
Partecipa ai concorsi se vuoi, ma non farti condizionare dai risultati.
Sperimenta, sbaglia, migliora. E soprattutto: goditi ogni cotta, ogni sorso, ogni brindisi. È lì che sta il cuore dell’homebrewing.
Il resto? È solo schiuma.