
Ciao Luca, raccontaci un po’ di te. Come ti sei avvicinato al mondo dell’homebrewing?
Mi chiamo Luca Bottani, ho 45 anni e vengo da San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo.
La mia avventura nel mondo dell’homebrewing è iniziata intorno al 2000, accanto a mio papà Tarcisio, che mi ha sempre supportato in questo percorso. Le mie radici affondano nel Trentino, dove i miei nonni e bisnonni producevano birra artigianale in una piccola malga, utilizzando luppolo selvatico che cresceva in zona. Mia madre mi raccontava spesso di quelle bottiglie “vivaci”, che esplodevano in una fontana di schiuma.
Anche se purtroppo non ho mai trovato una ricetta di famiglia, ho sentito forte il desiderio di proseguire quella tradizione.
Fare birra con mio papà è sempre stato un modo speciale per condividere del tempo insieme. Oggi, anche mio figlio Diego comincia ad assistere alle cotte: è bello pensare che questa passione si tramanda di generazione in generazione.
Da quanto tempo produci birra e quante cotte hai fatto?
Produco birra da circa 25 anni, con una media di 4-5 cotte all’anno. Con l’arrivo dei miei due figli la produzione si è ridotta, ma riesco comunque a fare 3 cotte all’anno.
Che tipo di impianto usi? Hai iniziato con i kit?
Sono partito subito con l’all grain, senza passare dai kit. Ho sempre voluto avere il pieno controllo sul processo e sugli ingredienti.
Descrivici il tuo impianto attuale.
Il mio setup si è evoluto nel tempo. Oggi utilizzo tre pentoloni disposti su una struttura in acciaio che ho costruito da solo. I tre livelli mi servono per mashing, sparging e bollitura.
Uso tre fornelli a gas, una pompa elettrica per i travasi e un fermentatore troncoconico che tengo in una cella frigorifera a temperatura controllata.
Quali stili preferisci brassare? Hai uno stile “firma”?
Adoro le Imperial Russian Stout e le Belgian Strong Ale, ma durante l’estate apprezzo anche delle semplici Pils.
La birra che più mi rappresenta? Senza dubbio la mia IRS (Imperial Russian Stout).
C’è una birra che non rifaresti mai?
Sì, ne ho provata qualcuna che non mi ha convinto… ma preferisco ricordare quelle ben riuscite!
Usi ingredienti particolari o ti piace sperimentare?
Sono abbastanza tradizionalista. Quando una ricetta funziona, tendo a ripeterla senza modifiche.
Come documenti le tue ricette? Usi software?
No, preferisco la carta. Ho un bel raccoglitore dove annoto tutte le mie ricette e i risultati. Ogni foglio è un pezzetto della mia storia brassicola.
Hai mai partecipato a concorsi o eventi?
Sì, qualche anno fa ho partecipato a un concorso organizzato da Mo.Bi.. È stata un’esperienza bellissima, soprattutto perché ho conosciuto persone che oggi sono ancora amici.
Che consiglio daresti a chi vuole iniziare?
Saltare qualche tappa e farsi amico un birraio con esperienza: niente vale quanto imparare sul campo, con chi lo fa da tempo.
La storia di Luca Bottani è quella di una passione che nasce dai ricordi, dalla famiglia e dalla voglia di mantenere viva una tradizione antica, fatta di schiuma, profumi e momenti condivisi.
Dal Trentino alla Val Brembana, tra fermentatori e pentoloni, la birra diventa un linguaggio familiare, che unisce tre generazioni sotto lo stesso tetto… e sopra la stessa cotta.