Ciao, lettori di NONSOLOBIRRA, Oggi parliamo di invecchiamento, esistono birre che possono essere conservate a lungo?
Questa è una domanda che mi viene posta spesso ed alla quale mi fa sempre piacere rispondere.
La risposta però è tutt’altro che semplice, i fattori che vanno tenuti in considerazione sono molti, pensare di poter tenere in cantina per lungo tempo una birra che proprio non è studiata per sopportarlo, sarà l’equivalente di una condanna a morte.
Andiamo con ordine.
Per poter capire se una birra si presta ad essere invecchiata serve un pizzico di studio. Sicuramente la conoscenza dello stile di riferimento aiuta non poco.
Cerco prima di spiegarti il concetto, poi lo vediamo in pratica con alcuni esempi.
Se hai bevuto vino almeno una volta in vita tua avrai sicuramente fatto il gesto che tutti fanno: girare la bottiglia per vedere l’annata.
Come saprai, anche nel mondo del vino, esistono vini che ben si prestano ad essere invecchiati ed altri che vanno bevuti freschi, nel giro di pochi anni dalla data di produzione.
Questo perché le componenti aromatiche che compongono i vini sono di molti tipi ed alcune hanno bisogno di molti anni per poter migliorare, altre tendono a rovinarsi nel giro di poco tempo.
Nessuno si sognerebbe mai di bere una bottiglia di vino bianco da tavola invecchiato per 10 anni, sarebbe assolutamente rovinato e con dei sapori alquanto strani. Il concetto è completamente diverso per un buon Barolo che, se bevuto dopo 10 anni rischia di essere sprecato in quanto ancora quasi troppo giovane.
Ogni vino quindi ha la sua data ideale di consumazione, per la birra è esattamente la stessa cosa.
Birre semplici e leggere non si prestano ad essere invecchiate, al contrario, birre molto alcoliche e con strutture importanti, possono resistere per anni migliorandosi e diventando sempre più complesse e buone.
Vediamo qualche esempio.
Prendiamo la nostra GoldonAle, la nostra birra chiara per eccellenza, studiata per essere dissetante e rinfrescante senza però essere banale ed insapore.
Prodotta utilizzando due soli tipi di malto, è assolutamente semplice. Porta con sé anche un leggero aroma di luppolo che la rende ancora più invitante. Ha soli 4,5 gradi alcolici, è possibile berne quindi anche due bicchieri senza subire gli effetti dell’alcol.
Questa birra ha tutte le caratteristiche per essere bevuta il prima possibile. Più il consumo è vicino alla data di produzione e più la birra sarà buona (Vedi caso è anche la birra che nei nostri magazzini entra ed esce più velocemente, proprio per questo motivo).
Invecchiare questa birra significherebbe rovinarla in modo irrimediabile. Il sottile aroma di luppolo si spegnerebbe. Gli aromi del malto, subendo gli effetti dell’ossidazione, diventerebbero più pesanti, rendendo la bevanda meno fresca e più stucchevole.
La birra diventerebbe imbevibile.
Ora un esempio contrario: La Guana.
Questa birra per noi è la nostra riserva invernale. Una birra scura, alcolica (7,5% alc.) e carica di aromi. Sono ben sei i tipi di malto diverso che utilizziamo per la sua produzione, di luppolo ne usiamo poco e solo per la parte amara, mettiamo invece una buona quantità di spezie, tra cui delle bacche di ginepro che donano un piacevole gusto balsamico. Il lievito è molto espressivo, durante la fermentazione ci dona una bella complessità.
Bene, per questa birra noi solitamente diamo ben 5 anni di scadenza.
Il motivo sta proprio nella sua complessità, tutto il ben di dio che utilizziamo per produrla fa si che questa birra sia forte e che possa sopportare il tempo, non solo resistendo, ma proprio migliorandosi.
Per farti capire cosa intendo, l’altro giorno abbiamo trovato in birrificio proprio una vecchia bottiglia di questa birra e abbiamo deciso di aprirla, era la produzione del 2016. Sempre conservata in modo ottimale (vedremo domani quali sono i canoni corretti per la conservazione), ci ha donato un’emozione incredibile per quanto era divenuta complessa e delicata allo stesso tempo.
Quindi, quali sono i modi per capire se una birra si presta per essere invecchiata? Vediamoli.
- Grado alcolico: forse il dato più importante. Le birre alcoliche solitamente si prestano per essere messe da parte per un buon periodo, l’alcol infatti è un buon conservante che protegge la birra dal tempo.
- Luppolo: birre molto luppolate non possono essere invecchiate. L’aroma di luppolo infatti è una componente che tende a scappare via con il tempo. Invecchiare una IPA significherebbe rovinarla.
- Malto: una buona complessità data dal malto, specialmente se unita al grado alcolico, è un ottimo fattore che aiuta l’invecchiamento. Eviterei di invecchiare birre chiare dato che tendono a subire di più l’effetto dell’ossidazione.
- Fermentazione: abbiamo visto che esistono birre ad alta ed a bassa fermentazione. Le birre a bassa fermentazione non sono fatte per essere invecchiate ma per essere bevute il prima possibile. Al contrario, le birre ad alta fermentazione si prestano all’invecchiamento, questi lieviti infatti subiscono meno le temperature e si degradano meno con il tempo. Birre a fermentazione spontanea, come le birre acide non hanno limiti all’invecchiamento.
Ora una curiosità: io mi diverto a collezionare birra, ne bevo meno di quella che compro. Per questo mi ritrovo ad avere una cantina sempre ben fornita. Di birre invecchiate non ne mancano insomma.
Tra tutte queste spicca una bottiglia, ormai ultima rimasta di un’intera scatola che io e Fabio abbiamo recuperato in una cantina abbandonata di qualche nostro conoscente. Si tratta di una birra d’abbazia Belga… scaduta nel 1986. Ormai la conservo solo per pura curiosità, sicuramente oltre 30 anni di invecchiamento sono troppi per qualsiasi birra. Abbiamo però bevuto le sorelle, ormai una decina di anni fa, ed erano ancora abbastanza in forma da riuscire a darci delle emozioni!
Se non lo hai mai fatto, potrebbe essere un bel esercizio ed esperimento.
Dedicare un piccolo spazio nella tua cantina per mettere via alcune bottiglie di birra da aprire in occasioni speciali al posto di un buon vino potrebbe portare delle soddisfazioni inaspettate!
Nella prossima lezione vediamo come farlo!
Nicola
INFORMAZIONI
Via delle Giare 45, 38050 Mezzano TN – Birrificio Bionoc – info@birrificiobionoc.com
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