Beer & Food Attraction 2025: Un’esperienza tra innovazione e contraddizioni per gli homebrewer

Un viaggio di un homebrewers tra scoperte, degustazioni e nuove tendenze

Anche quest’anno non potevo perdermi la Beer & Food Attraction di Rimini, l’evento imperdibile per tutti gli appassionati di birra artigianale, birrifici emergenti e, ovviamente, homebrewer.
Tra nuove tendenze, incontri con i mastri birrai e assaggi straordinari, ecco il mio resoconto di questa edizione.

Assieme ai miei compagni di viaggio Stefano e Luca, come ogni anno la sveglia è suonata molto presto con partenza alle ore 06:00 verso Rimini. Quest’anno ci siamo organizzati bene con dei panini al sacco da divorare prima di entrare in fiera, per prepararci alla degustazione delle birre dei vari birrifici presenti.
Io, dei tre, sono l’homebrewer, e vedo questo viaggio come un’opportunità unica per accrescere la mia cultura sulla birra artigianale.

Quest’anno ho notato con piacere un incremento degli espositori dedicati all’homebrewing. Stand come quelli di Mr. Malt, Castle Malting coadiuvato da Pinta, e Uberti offrivano ingredienti di alta qualità, attrezzature di ultima generazione e, soprattutto, la possibilità di confrontarsi con esperti del settore.

Inoltre, ho visto una maggiore partecipazione di espositori esteri, come Barth Haas, che mi ha offerto dei campioni di luppolo da provare.

Per un homebrewer, la Beer & Food Attraction è un’occasione unica per assaggiare nuove birre, confrontarsi con professionisti e scoprire tecniche innovative. Tuttavia, una delle note dolenti di questa edizione è stato l’uso diffuso di bicchieri di plastica usa e getta per la degustazione.

Questo ha inciso negativamente sulla percezione aromatica e gustativa delle birre, impedendo di cogliere tutte le sfumature che un vero appassionato vorrebbe assaporare. Sarebbe auspicabile, per il futuro, una maggiore attenzione verso l’uso di bicchieri adeguati, magari in vetro, per offrire un’esperienza di degustazione più autentica.

Una delle cose che più mi ha colpito è stata la crescente attenzione verso le birre low alcohol. Anche il segmento delle low-alcohol e delle session beer sta crescendo, con molte birre sotto i 3,5% vol. La mia percezione è stata positiva per le birre tra 2 e 3% ABV, mentre per le birre zero alcohol c’è ancora molto da lavorare e sperimentare.

Durante i due giorni di visita sono riuscito a parlare con molti birrai professionisti già conosciuti e ho fatto anche nuove amicizie che hanno arricchito il mio bagaglio tecnico.

Visitare la Beer & Food Attraction permette a un homebrewer di confrontarsi direttamente con esperti del settore, scoprendo nuove tecniche di produzione e ingredienti innovativi.

Le degustazioni guidate aiutano a sviluppare il palato e affinare le proprie ricette, mentre i workshop offrono spunti pratici per migliorare le proprie birre. Inoltre, il contatto con birrifici emergenti e affermati ispira nuove sperimentazioni e soluzioni creative per perfezionare ogni cotta.

Sono al terzo anno di partecipazione alla fiera e, come sempre, torno a casa con molti spunti e riflessioni su come approcciare nuovi stili assaggiati in fiera e migliorare quelli che brasso di consueto.

La Beer & Food Attraction 2025 si è confermata un appuntamento imprescindibile per chi ama la birra artigianale e l’homebrewing. Torno a casa con tante idee, qualche nuovo ingrediente nel mio arsenale e la voglia di sperimentare ancora di più.

Se anche tu sei un appassionato, segna già in calendario l’edizione del prossimo anno!

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Informazioni su Matteo Cazzola 10 Articoli
Appassionato maniacale dell'arte del homebrewing, dal 2023 ha deciso di mettersi in gioco, condividendo le proprie ricette e considerazioni, gestendo la rubrica Brassando si impara. Co-fondatore e amministratore del gruppo Homebrewers Vicentini