
Rieccomi, sono a Santa Lucia di Piave per l’ultimo weekend della fiera della birra artigianale “Mastro Birraio”, che ospita 15 birrifici (potete trovare l’elenco qui). Come di consueto, vi voglio parlare delle novità che non ho ancora inserito nel mio taccuino degustativo.
Iniziamo con il birrificio bresciano Riversa, dove grazie al birraio Francesco ho degustato la Pils. La birra si presenta con una pulizia visiva e olfattiva impeccabile: all’olfatto si avvertono note di cereali, miele e un leggero sentore erbaceo. Al palato è fresca e fragrante, con un corpo leggero in cui si percepiscono note di cereali, fiori ed erba. Il finale è lungo con una leggera dolcezza.
Rimaniamo sulle basse fermentazioni: la prossima proposta di Francesco è la Doppel Bock, una birra olfattivamente accattivante, con note di caramello, frutta rossa e sotto spirito, note candite e mielose che riempiono elegantemente le narici. Al palato è potente e impegnativa, con un buon corpo strutturato e un finale caldo in cui la nota etilica accompagna senza mai risultare eccessiva.
L’ultima birra di Riversa che ho assaggiato è la Pale Ale, che regala al naso note agrumate ed erbacee. In bocca, la base maltata si lega con l’importante luppolatura, che rende la bevuta fresca, con un finale lungo e ben amaricato.
Ringrazio Francesco (birraio) e Roberto (amministrazione) presenti al festival, e saluto Claudia (vendite e PR).
Ho fatto qualche assaggio veloce alle birre di Retorto, Blond Brothers, Casa Veccia e Radical Brewery, birre in splendida forma, per poi concentrarmi sul prossimo stand, quello del birrificio marchigiano Dei Castelli, dove ho conosciuto il birraio Giovanni, che mi ha proposto una carrellata di alcune referenze disponibili alla spina.
Il mio primo assaggio è stato Bibere, una Keller Pils che sprigiona note balsamiche, erbacee e floreali. Al palato è pulita e fresca, con note di crosta di pane e miele che dettano il percorso, con un corpo leggero. Il finale è lungo con una buona intensità e persistenza.
Passiamo alla Bock Ares, una birra certamente più strutturata della “cugina” Keller, con un olfatto ben delineato, note di crosta di pane, caramello e frutta matura. Il palato dolce è ben bilanciato dalla secchezza e dalla luppolatura, rendendo la Ares appetibile e per nulla impegnativa.
L’ultimo assaggio prima del congedo da questa 10° edizione di Mastro Birraio è stata la Triple Ultimatum, sempre proposta da Giovanni. Al naso si avvertono note di spezie e frutta matura a pasta gialla. Al palato le note di malto, frutta matura, pepe accompagnano il percorso anticipando un finale dalla chiusura inaspettata; fresca ed elegante, dove il grado alcolico non viene percepito, anche se vi assicuro che c’è.
Ringrazio tutta l’organizzazione nella persona di Giovanni, per l’invito e l’ospitalità a me riservata.