Dal Concours International de Lyon ottimi risultati per le birre Italiane

Concorso di Lione - ph di repertorio

Sono stati pubblicati di recente i risultati del Concours International de Lyon, che ha visto in esame di molteplici birre suddivise in 70 categorie.

Lione è nota per essere la capitale della gastronomia e del gusto, è quindi naturale che ospiti la selezione dei migliori prodotti del mondo. Il concorso ha acquisito una solida reputazione, grazie a partner di rilievo come Les Toques Blanches Lyonnaises, l’Association des Sommeliers Lyonnais et Rhône-Alpes, Metro e altri.

L’entusiasmo verso il concorso non accenna a diminuire con, nel 2023, 10 275 campioni degustati, 48 paesi rappresentati e milioni di prodotti valorizzati dalle medaglie.
Degustatori internazionali di diversa provenienza (enologi, sommelier, gestori di ristoranti, produttori, maestri di cantina e appassionati cultori) considerano ormai questo evento come un appuntamento irrinunciabile nel loro calendario. Il ruolo di presidente onorario viene rivestito, a edizioni alterne, da un rinomato sommelier e da uno chef di Lione.

Adesso passiamo a scoprire quali birre e birrifici sono stati premiati. Partiamo dalle 12 medaglie d’Oro:

La Santa Caos del birrificio La Dama, si è imposta nella categoria Imperial Stout. Rimaniamo sulle scure con la Black Porter (Porter) del birrificio Lambrate. Tre Ori per il birrificio Karma: Na Tazzulella Light (American Stout), Lemon Ale (White Beer) e Sumera (Triple). Il birrificio Prima Pietra conquista la categoria Helles con la Flavus. Nelle luppolate ci sono Lunatica (Hoppy Weizen) del birrificio Lepino, Gaina (American Ipa), e Quarantott (Imperial Ipa) di Lambrate, che lo portano a quota 3 ori, Yuma di Acme (American Ipa). Ultimi due ori da segnalare sono quelli della Mojo (Pale Ale) del birrificio Basei, e Maiot (Red Ale) del Birrificio Agricolo Reale.

25 sono le medaglie d’argento conferite alle birre italiane, scopriamo quali.

Spiga Nera e Spiga (Grape Beer), Miss Likèn (Special Bitter) e Staion (Saison) di Bionoc; Fa Balà L’oeucc (New England Ipa) di Lambrate; Flores (White Beer) e Ipa Caesar (American Ipa) di Prima Pietra; Saison (Traditional Saison), XI Pils (Special Beer), German Pilsner (German Style Keller) e Dries (Oud Bruin) di Cuore Malto; Franko (Imperial Ipa) e la Mattnik (Session Ipa) di Basei; Sikelia (White Beer) di Dueffemme; Distanza senza fine (Triple) di Tre Caratteri; Dannata (Red Ale) di Lepino; 21 12 (Special Beer) e ‘A Piccerella (Blond Ale/Golden Ale) di Incanto; Spitze (Kolsh) di Acme; Sumera Sour Trip (Sour Beer) di Karma; Django (Porter) di 33 centilitri; Sa Sposa (Grape Ale) di Hopusest; Aurum Fuscus (Special Bitter) di Berti; Braveheart (Strong Dark Ale) di Isola e ultima ma non ultima, visto che a Lione non si premiano i terzi posti la EvoqeSour #2 di Evoqe.

Si effettivamente qualcosa di strano c’è, la mancanza dei bronzi, più birre premiate nella stessa categoria.

Es: Spiga Nera e Spiga nelle Grape beer….

Ma senza togliere nulla a nessuno (non spetta a me), mi complimento con tutti i birrifici Italiani, che a Lione hanno ben rappresentato il nostro movimento Brassicolo.

Lascio i commenti aperti, se qualcuno mi/ci vuole spiegare il funzionamento di questo concorso.

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