Sono passati alcuni giorni ormai, BeerAttraction è passato e ora non mi resta come ormai mia consuetudine parlarvi della mia esperienza degustativa che mi ha visto presente nei giorni di lunedì e martedì voglio congratularmi con il birrificio CR/AK per il titolo di birrificio dell’anno conquistato:
Da dove iniziare….. certamente da una mia vecchia e stimata conoscenza, vi sto parlando del birrificio ALMOND’22 dell’amico JIURY FERRI dove ho potuto assaggiare la FRUIT SAISON, birra innovativa che vede l’impiego di succo di ribes nero Trentino abbondantemente aggiunto durante la fase di fermentazione, birra che si scosta dai classici canoni delle saison belghe ma come ben sappiamo ad Almond’22 piace sperimentare, la birra si presenta colore rosato scuro con tendenza al rosso, bellissima la schiuma copiosa e compatta dal colore rosato, al naso note di frutta che ritroviamo in bocca dove si avverte una leggera acidità citrica che ancora accompagna fino alla fine della bevuta, birra fresca “estiva” di ottima fattura.
Prossimo assaggio AURA e DOUBLE BEE del birrificio ALBA, trattasi rispettivamente una golden ale gluten free e una triple al miele, Aura al naso regala note fruttate e floreali, in bocca note di malto e leggeri sentori citrici, chiude secca con un richiamo a sentori erbacei, la Double al naso come si può immaginare regala note di miele e fiori, in questo caso Castagno e Acacia, in bocca avverto note di malto che mi portano con buona facilità di beva ad un finale dove ritrovo sentori di miele e fiori.
Due assaggi veloci e defaticanti di ottima qualità, me li sono concessi in casa MEZZAVIA dagli amici sardi MICHELE e ALESSANDRO, che mi hanno proposto le loro due one-shot FUZZTUNE e SLAP SHOT la prima una white ipa bilanciata, fresca e scorrevole che regala note di agrumi e frutta tropicale corpo morbido e finale secco dove si avverte un leggero citrico, la seconda una session ipa con note di caramello agrumi, frutta matura e un leggero sentore erbaceo, corpo scorrevole e finale secco la rendono anch’essa di facile beva.
MACCARDI, nome nuovo nel mio personalissimo taccuino, li conosco FEDERICO, ROBERTO e RICCARDO che mi presentano il loro birrificio e mi fanno assaggiare alcune delle loro referenze; U-BOOT birra in stile kolsch pulita, fresca e secca con note maltate e erbacee, CAPE HORN una saison con miele d’arancio, al naso note floreali e agrumate, in bocca scende veloce senza secondo me esprimersi al massimo, NUTTY una brow ale dove al naso riscontro note di luppolo americano, in bocca sentori di biscotto, nocciola e note tostate, corpo rotondo e morbido, chiusura leggermente amaricata con tendenza agrumata e floreale, DOCKS porter dalle classiche note di caffè, liquirizia torrefatto con corpo morbido e chiusura secca, ultimo assaggio OLD WHALE birra corposa, forte, prepotente dove in bocca si avvertono note di caramello e frutti rossi, l’alcolicità la si sente e riscalda tutto il palato.
Altro assaggio degno di nota; BRAMABIRRA la Iga vincitrice della medaglia d’oro nella rispettiva categoria, al naso si esprime regalando note di uva rossa, frutta matura, in bocca ci si accorge subito della perfetta bilanciatura e scorrevolezza di questa birra dove si ritrovano note d’uva, frutta e un leggero sentore di legno a mio avviso molto intrigante, cosa aggiungere…. Bel colpo per l’amico DAVIDE CANAZZA di BEER IN complimenti, in chiusura mi sento di rubare una citazione di un rinomato e conosciuto personaggio, per me questa birra è – L’anello di congiunzione tra la birra e il vino – e mi fermo qui.
Altro assaggio medagliato “medaglia d’oro”: PILS di VETRA un’altra birra di ottima fattura, bilanciata scorrevole, fresca che rispetta tutti i canoni di una vera pils, dove si avverte un erbaceo accompagnato dal malto che portano a una chiusura secca pulita con un amaricatura ben bilanciata, rimanendo in tema pils altra birra degna di nota e quella del birrificio veronese BREW GRUFF “ medaglia d’argento “ ottima davvero.
Ora mi trovo nello stand del birrificio pesarese BIRRACRUDA dove assaggio HELLES la medaglia d’argento, birra pulita e fresca dove a farla da padrone ritrovo abbondati note maltate con sentori di crosta di pane e miele, che portano a una chiusura secca con una leggera amaricatura.
Mi sposto allo stand del birrificio pugliese EBERS dove conosco IVAN che mi fa assaggiare la BIANCA DEL GARGANO, trattasi di una blanche dal carattere speziato e floreale e agrumato, al naso a farla da padrone sono le note di cardamomo, in bocca entra con note di maltate, sentori di frutta, agrumi e spezie, leggera criticità e finale abbastanza secco, HOPSFALL una black ipa dalle note tostate, caffè e liquirizia, corpo morbido e vellutato che portano a una chiusura dove si avvertono leggere note terrose.
Altri assaggi interessati in casa I DUE MASTRI, partiamo dalla scotch ale GLENCOE, note di caramello e biscotto corpo pieno e strutturato, finale con leggera amaricatura, URCA, strong honey ale ben fatta al naso leggere note di miele, in bocca sentori maltati, qui la presenza del miele la si avverte maggiormente, chiusura secca a tendenza dolciastra, ultimo assaggio; ZIAIPA, dove al naso si avverte a dispetto delle classiche ipa pungenti una eleganza nell’utilizzo dei vari luppoli continentali impiegati si sentono note di agrumi, spezie, resina ed erbacei, in bocca morbida con note di caramello, crosta di pane e un leggero biscotto introducendo un finale secco piacevolmente amaro con note erbacee in risalto.
TRENTALEGNI è la prossima birra degustata, mi trovo allo stand del birrificio OLDO dove assaggio la loro sour stout beer, dal colore nero-bruno, al naso spiccano sentori di vino rosso e prugne, in bocca morbida, l’acidità non è eccessiva chiusura fresca e profumata.
Rimanendo in tema sour non posso non citare gli amici del birrificio trentino BIONOC dove assaggio IMPOMBERA, CORNIOLA e ALBICOPPE, non ve le descrivo neppure (non serve), ma vi invito a degustarle alla prima occasione, se poi scorrete la classifica ci accorgerete pure della loro presenza, comunque tre grandissime produzioni.
Altra degustazione interessante e stata al birrificio IL MASTIO dove SEBASTIANO mi ha presentato LAST OUT una coffee stout interessante che vede l’impiego di una miscela di tre tipologie di caffè, il risultato è evidente, al naso note torrefatte, caffè e cacao, in bocca si ritrovano tutte con una leggera presenza di sentori di frutta esotica, finale morbido con una amaricatura e tendenza tostata.
ZAPAP e il prossimo stand dove mi sono concesso due assaggi molto interessati, PRODIGY e SICK BOY, la prima una hoppy pils dal naso profumatissimo ed elegante, in bocca pulita secca e ben bilanciata, la seconda denominata columbus ipa (mono luppolo columbus) naso elegante con sentori fruttati, in bocca note maltate, morbida e secca.
YBLON è il prossimo birrificio che vi voglio segnalare, li ho conosciuto MARCO che mi ha fatto assaggiare; BLOND, TIMPA, JUTA e CULOVRA; la prima è una session ale dal carattere maltato, corpo snello, finale secco con una leggera amaricatura, Timpa denominata dry stone saison, al naso note di frutta e spezie, in bocca attacco maltato con leggera acidità, finale secco a tendenza dolce, Culovra è una gloden strong ale, dalle note dolci e fruttate, l’alcolicità presente la si sente ma non invade riscaldando il palato, ultima ma non ultima Juta che la possiamo definire una porter affumicata, al naso note di torrefatto con leggeri sentori affumicati, sentori terrosi e legnosi, in bocca avverto note di caffè, biscotto e un lieve affumicato, chiude morbida con una amaricatura lieve.
Altro assaggio molto interessante in casa BIRRA 100VENTI, dove ho assaggiato il loro barley wine KNOCK OUT, notevole, potente equilibrato, ma pericoloso allo stesso tempo, nel bicchiere si presenta colore ambra con riflessi rubino, si esprime donando note di prugna, albicocche e uvetta, completate da note di frutta secca cacao e caramello, birra molto complessa e strutturata, notevole!!!.
Altro new entry personale il birrificio lombardo WAR dove ho assaggiato OLEW una vera a mio avviso russian imperial stout, forte, potente e ben presente con note torrefatte, caffè liquirizia e direi frutta secca, chiusura morbida ma potente con leggera amaricatura.
Siamo quasi alla fine di questo mio resoconto personale, prima però gli ultimi due birrifici che vi voglio segnalare, partiamo da BABYLON dove assaggio; SALARIA, ACIDA VIGILIA e una sour al mosto di pecorino ( che non è il formaggio che quasi tutti abbiamo pensato) Salaria, gose fresca profumata e leggera, con una lieve sapidità, Acida vigilia una sour con l’impiego del melograno, naso fruttato, ingresso in bocca a base maltata, che poi lascia spazio a note fruttate, leggera è l’acidità la chiusura dolciastra, fresca a carattere fruttato, eccoci alla sour con il mosto di pecorino (uva), naso molto profumato (frutta matura), in bocca la prevalenza è maltata che poi va in chiusura regalando note acide e fruttate.
Ultimo birrificio visitato EVOQE è qui scopro di essere in Veneto e precisamente a Trebaseleghe (PD) dove conosco ANDREA e degusto alcune delle referenze di questo nuovo e giovane birrificio; come inizio scelgo 7HUNDRED una berliner weisse fresca dal sentore lattico al naso note floreali e agrumate, in bocca una buona ma non aggressiva acidità chiusura fresca con una lieve amaricatura, ESCAPE saison e la prossima birra a me proposta, al naso si esprime donandomi note speziate, frutta e agrumi e sentori di fieno, in bocca rotonda con una leggera acidità finale secco con un buon amaro a sostenere, BLACK STONE porter molto interessante al naso note di caffè, tostato, cioccolato fondente, al palato risulta morbida e scorrevole con sentori di caffè liquirizia e cioccolato, chiusura a tendenza amara da malto, ultimo assaggio ATLAS OBSCURA, vanilla coffee imperial stout, al naso note di vaniglia e caffè, in bocca morbida e vellutata con forti richiami al torrefatto, caffè e vaniglia, l’alcolicità presente è ben nascosta, birra ben bilanciata e godibile fino all’ultimo sorso.
In chiusura ringrazio tutti coloro che mi hanno ospitato, raccontato e fatto assaggiare le loro produzioni, lo staff di BEER ATTRACTION per l’invito e per essere anno dopo anno riusciti a far crescere questa manifestazione, l’unica pecca come già citato nel resoconto della precedente edizione e il reparto food della fiera, troppo al di sotto dello standard qualitativo delle birre offerte dai birrifici presenti.