La birra, come del resto il vino, trova la sua collocazione ideale se consumata insieme ai cibi
che compongono i nostri pasti quotidiani.
Tre sono le caratteristiche peculiari che rendono gradevole e positivo il consumarla a pasto: il suo gusto aromatico e leggermente amaro, la schiuma, e la modesta quantità di alcol presente.
Il gusto amaro della birra, che ben si accompagna a quello di molti cibi (non solo la pizza), stimola l’appetito, permettendo di apprezzare meglio il gusto del cibo e quindi migliorandone indirettamente anche la digestione.
L’anidride carbonica contenuta nella schiuma e la presenza di piccole quantità di alcol stimolano le secrezioni gastriche e potenziano il suo effetto digestivo. Ciò ovviamente a patto di non esagerare con la quantità bevuta, nel qual caso l’effetto che si ottiene è evidentemente quello opposto.
| Bevanda alcolica | Alcool (gr/100gr) | Kcal/100g |
| Birra chiara | 2.8 | 34 |
| Vino bianco da pasto | 10 | 70 |
| Spumante | 12.1 | 87 |
| Wermouth secco | 15.1 | 121 |
| Whisky | 35 | 245 |
| Liquori da dessert | 28.2 | 314 |
| Fonte CIB su elaborazione dati INRAN – Tabelle di composizione degli alimenti | ||
Fonte: Birra informa
