Il vicentino brassicolo 10 anni dopo

Report sull'andamento brassicolo vicentino @nosolobirra.net

Sono passati dieci anni dal nostro primo report, che raccontava la situazione produttiva della provincia vicentina, situazione che a fine 2012 contava la “bellezza” di 8 attività brassicole, sparse per i vari comuni del vicentino.

Il precursore come molti di voi sicuramente ricorderete è stato il birrificio di Mussolente SANCOLODI che opera fin dal lontano 1999 (ora sembra però non sia più produttivo), seguito nel 2003 da BIRRACRUA, nel 2008 dal BIRRONE e LUPPOLAND (ex Fraska), il 2011 vede l’apertura dei beer firm FIVE TO SIX (chiuso ora), e BIRRA DEL NANI, siamo nel 2012 ultimo anno preso da noi in esame nel nostro precedente report, dove aprono due attività: BIRRA OFELIA e il beer firm LUCKY BREW (diventato poi birrificio).

Sono passati dieci anni da quanto rilevato nella nostra precedente analisi, a fine 2022 le cose sono molto cambiate, in questo lasso di tempo ben 19 nuovi produttori si sono affacciati nel panorama brassicolo vicentino, adiamo ora a conoscerli.

Dislocamento comunale delle varie attività nella provincia berica

L’anno 2013 vede tre aperture CAPUCCINI 11, KRAKEN e K&L, birrifici oggi chiusi, (il 2013 non una grande annata), nel 2014 aprono le beer firm CRUDE BEER (Creazzo), RE –ALE (Bassano), CERBEER (Cornedo), il birrificio LABI (Rosà). Il 2015 vede ben sei produttori nuovi: AGRIBIRRIFICIO LUNA (Marostica), AHPAH (ex Bisquit 77) chiuso ora, DUE VALLI (Posina), PASUBIO (Torrebelvicino) e la beer firm ATEO chiusa ora.

Le annate 2016, 2017, 2018 e 2019 registrano solo un apertura, nel 2016 il BIRRIFICIO DI TRISSINO, e nel 2017 SIEMAN (Villaga), il 2018 vede l’affaccio del birrificio BIRRA CHIARA chiuso circa un anno dopo, nel 2019 e la volta del birrificio THE UGLY SHEEP (Schio), personalmente direi un quadriennio poco felice per numero di aperture.

Nel 2020 l’anno della catastrofica pandemia, tre coraggiosi imprenditori birrai, hanno aperto la propria attività, il primo è la beer firm BARBIERI (Lonigo) il birrificio brew pub GROOVE (Zugliano) e VERTIGA (Rossano Veneto). Il 2021 è stato la fotocopia del 2020, tre nuovi produttori due birrifici e una beer firm, SKINNY HILL (Calvene), SORIO (Gambellara) e la firm KUNKEN (Lusiana). L’anno appena trascorso è stato avaro di aperture, si registra solo quella del birrificio PISTON di Altissimo.

Un capitolo a parte va riservato a due birrifici: CAMERINI (2012) e LA VILLANA (2017) che dalle loro sedi di fondazione Piazzola sul Brenta il primo e Grantorto il secondo hanno spostato la sede produttiva nel vicentino, Camerini si è trasferito a Sarcedo (2021) cambiando pure assetto societario, mentre per la Villana lo spostamento a Vicenza riguarda solo il sito produttivo.

Eravamo rimasti a 7 attività produttive a fine 2012 (8 con il Five to Six chiuso), ora a distanza di dieci anni siamo a 26, con un incremento di 19 unità, che si calcolate mediamente, sono meno di due aperture annue, anche se sembra un numero esiguo personalmente ritengo che per una provincia come Vicenza, con una popolazione di circa 900.000 unità non sia un numero da sottovalutare.

Andiamo ora ad analizzare come sono suddivisi i produttori vicentini, iniziamo da quelli che presentano una struttura ricettiva (tap room o brew pub) atta a ospitare gli avventori:

Iniziamo dal capoluogo dove troviamo Birra Crua e Lucky Brews (brew pub), a Sovizzo troviamo Ofelia (tap room), Isola Vicentina opera il Birrone (brew pub), a Schio The Ugly Sleep (brew pub), a Zugliano troviamo Luppoland e Groove entrambi brew pub, a Calvene trova sede Skinny Hill (tap room), ci spostiamo a est e precisamente a Casoni di Mussolente dove trova sede lo storico brew pub Sancolodi, per un totale di 9 strutture.

I birrifici sono 11; Agribirrificio Luna (Marostica), Birrificio Veneto (Trissino), Camerini (Sarcedo), Due Valli (Posina), La Villana (Vicenza), Labi (Rosà), Birrificio Pasubio (Torrebelvicino), Piston (Altissimo), Sieman (Villaga), Sorio (Gambellara) e Vertiga (Rossano Veneto). Veniamo ora alle beer firm che contano 6 unità, Barbieri (Lonigo), Birra del Nani (Nanto), Cerbeer (Cornedo) dove è presente una tap room, Crude Beer (Creazzo), Kunken (Lusiana) e Re-Ale (Bassano del Grappa).

Come potete constatare i numeri sono abbastanza equilibrati, numeri che hanno subito una leggera flessione (1 unita) rispetto alla chiusura del 2021.

Come sarà il 2023 vicentino? 

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Informazioni su Stefano Gasparini 681 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.