Cucina regionale e grandi birre artigianali, una coppia entusiasta che con grande dedizione ha scommesso su di se e sulle proprie origini – il Polesine – proponendo un concept genuino ed inedito.
Stefano, Barbara: chi siete? Quali sono le vostre passioni?
S: Sono Stefano, in passato responsabile di una piscina e nel tempo libero mi sono sempre dedicato a due mie grandi passioni, il ciclismo e la birra artigianale che prima del corso in Accademia delle Professioni, producevo in casa come Homebrewer.
B: Sono Barbara, moglie di Stefano, per vent’anni mi sono occupata di grafica, esercitando la professione in proprio. Ho sempre avuto però una grande passione per il settore enogastronomico: partendo dalla birra, arrivando alla cucina; ho sempre avuto un forte desiderio di accrescere le mie competenze in questo ambito. La mia passione e quella di mio marito, per il buon cibo e per la birra artigianale, ci portavano a trascorrere i nostri weekend liberi alla ricerca di locali di nicchia che valorizzassero il territorio veneto, talvolta rivelandosi delle piacevoli scoperte alimentando così sempre più il nostro sogno: avere un locale tutto nostro!
Come mai avete deciso di frequentare il Corso di Birraio Artigiano e il Corso per Degustatore di Birra?
S: Ho sempre avuto la passione per la birrificazione, mi cimentavo nella preparazione della birra in casa senza nessuna competenza specifica, così ho deciso che se avessi voluto farlo diventare il mio mestiere non bastava solo la mia passione ma occorreva una formazione professionale.
Mi sono informato e sono venuto a sapere del Corso di Birrario Artigiano che offriva l’Accademia delle Professioni.
Vista l’approfondita preparazione che avrei ricevuto frequentando il corso, ho subito deciso di iscrivermi nella sede di Noventa Padovana.
B: Ho scelto di frequentare il Corso di Degustatore Birra dell’Accademia delle Professioni nella sede di Noventa Padovana, per accrescere le mie competenze e poterle sfruttare nel locale che io e mio marito stavamo progettando di aprire.
Entrambi siamo sempre stati appassionati di birra, e sapendo che Stefano voleva produrre più seriamente birra, ho deciso che avrei dovuto studiare ed essere preparata nel momento in cui avremmo aperto, preparando piatti che fossero abbinabili con i nostri prodotti.
Avevamo l’idea di proporre un menu tradizionale, delle nostre zone, lungo il Po, e le scelte dovevano essere corrette e coscienti, mi sono messa così anche io a studiare.
Raccontateci del corso e dello stage…
S: Il corso in Mastro Birraio per me è stato utilissimo, sono partito da zero, senza nessun aiuto e tutto quello che ho costruito insieme a mia moglie è stato possibile solo grazie alle conoscenze che ho appreso in Accademia e alle esperienze che stiamo maturando nel tempo.
Al termine del corso ho scelto di svolgere il mio stage nel birrificio artigianale BioNoc a Mezzano, che si avvale di uno dei Docenti Accademia: Nicola Coppe, che mi ha accolto con grande entusiasmo.
Mi sono sempre piaciute le birre che producono, frutto di un attento e ricercato studio, che solo annusandone il profumo riescono a suscitare emozioni.
Lavorare per loro è stato molto gratificante, ho trovato un ambiente stimolante in cui oltre ad aver imparato tanto, ad ogni mia richiesta ricevevo dei preziosi consigli che poi sono tornati utili quando ho prodotto la mia birra artigianale.
B: Sono molto soddisfatta della preparazione che ho ricevuto durante il corso, i docenti sono competenti e preparati, ci hanno accompagnato nel percorso didattico presentandosi sempre disponibili a qualsiasi domanda o dubbio sulle materie trattate a lezione.
Il corso per Degustatore non prevedeva la possibilità di svolgere lo stage alla fine del corso, ho applicato le conoscenze apprese durante il percorso in Accademia direttamente nella mia cucina.
La classe era composta da persone di diverse età, c’erano giovanissimi, alcuni miei coetanei e altre persone più grandi di me.
Questo mix di diverse generazioni è stato utile perché ci ha permesso di vivere e condividere i sogni, i pensieri e le paure di tutte le età. La cosa che mi ha colpito di più e che mi fa riflettere, è stata la paura dei giovani nel realizzare il proprio sogno; nonostante abbiano tutte le carte in regola per farlo, vivono con timore e sfiducia, cosa che non ho riscontrato nelle persone più adulte che hanno meno paura di rischiare e di provare a inseguire il loro sogni, facendoli diventare realtà!
Raccontateci un po’ di Capolinea 309!
S: Grazie al mio Corso di Birraio Artigiano e al Corso di Degustatore Birra di mia moglie, abbiamo messo in campo la nostra preparazione e realizzato il sogno di una vita: aprire il nostro locale Capolinea 309, un birrificio artigianale nel cuore del Parco del Delta del Po. Io mi occupo di produrre delle ottime birre artigianali che abbiniamo ai piatti preparati da mia moglie che, ogni giorno si cimenta in pasta fresca fatta in casa, ricette a base di carne e in generale sulla cucina veneta con la preparazione di alcuni piatti di cucina innovativa.
Ci siamo anche buttati sui panificati: l’anno scorso abbiamo prodotto dei panettoni alla birra, siamo partiti da un numero che per noi era alto, 300 panettoni, ma quest’anno pianifichiamo sia ancora più alto. Un’altra lavorazione in progetto è la birra alla canapa, che produrremo all’interno del birrificio BioNoc, che gentilmente ci ospita sin dall’inizio del nostro cammino, fino a quando riusciremo ad essere autonomi anche in quel contesto.
L’amore per il nostro territorio si rispecchia anche nel nome che abbiamo scelto per il nostro locale: “l’abbreviazione di casa, da sempre simbolo di accoglienza Po : Il nome proprio del fiume che attraversa il nostro territorio, solcandolo disegna una linea ben precisa che campeggia sul nostro logo così dall’unione di questi tre elementi nasce il nome capolinea accompagnato dal numero 309 che identifica la strada statale romea sulla quale si affaccia il birrificio”.
Grazie alle competenze di mia moglie, che nel frattempo ha deciso di abbandonare il suo lavoro di grafica, il design del nostro locale è stato interamente studiato da noi, compresa la grafica delle etichette delle birre in produzione. Il locale ci sta regalando tantissime soddisfazioni, c’è tantissimo lavoro dietro con altrettanti sacrifici, ma siamo molto fieri dei nostri risultati.
B: In fiera, durante la presentazione dei corsi dell’Accademia, mi hanno colpito alcune parole: “i sogni si possono realizzare, ma serve preparazione”, per me è stata una vera e propria fonte di ispirazione, quella che mi ha spinta ad accrescere le mie conoscenze, specializzandomi ulteriormente nel nostro settore.
Io e Stefano abbiamo deciso, ancora una volta, di metterci in gioco e seguire il Corso per Beer Sommelier. Frequentare non è semplice, soprattutto per gli orari, ma la formazione che stiamo ricevendo ci ripaga di ogni sacrificio.
Sono molto contenta che nel nostro territorio ci sia un istituto così professionale come l’Accademia delle Professioni che offre la possibilità di approfondire le conoscenze specializzandosi sulle proprie passioni, con l’opportunità di realizzarsi sia a livello professionale che personale, indipendentemente dal sogno che si vuole realizzare.
Fonte: Dieffe accademia delle professioni – pubblicato su gentile concessione