
11. British Bitters
La famiglia delle Bitter britanniche ha origine dalle Pale Ale inglesi in fusto nel tardo 19° secolo. L’impiego di malti Crystal nelle Bitter si diffuse dopo la prima guerra mondiale. Tradizionalmente sono servite molto giovani senza pressione (per gravità o con pompa a mano) a temperatura di cantina (cioè “Real Ale”). La maggior parte delle Bitter prodotte nel Regno Unito in bottiglia o in fusto (keg) sono spesso versioni per l’esportazione più alcoliche e più carbonate di quelle prodotte in cask e hanno caratteristiche ed equilibrio differenti rispetto alle controparti britanniche (spesso più dolci e meno luppolate delle versioni in cask). Queste linee guida riflettono la versione “Real Ale” di questo stile e non le formulazioni per l’esportazione dei vari prodotti commerciali. Esistono parecchie variazioni regionali della Bitter, da versioni più scure e più dolci servite senza schiuma a versioni più chiare, più limpide e più luppolate con schiuma generosa e tutto quello che ci sta in mezzo. I giudici non dovrebbero enfatizzare troppo il contenuto di caramello di questi stili. Le birre esportate potrebbero essere ossidate e questo aumenta la percezione del caramello (e di altri gusti negativi). Non bisogna presumere che gusti derivati dall’ossidazione siano tradizionali o richiesti nello stile.
11A. Ordinary Bitter
Impressioni generali: birra a bassa gravità, a basso tenore alcolico e bassa carbonazione di facile bevibilità (session beer). Il profilo del malto varia in gusto e intensità ma non dovrebbe mai coprire la caratteristica da amaro. La bevibilità è una componente base di questo stile.
Aroma: malto da basso a moderato con spesso (ma non sempre) aromi di lieve caramello. Comuni le note di pane, biscotto o lieve malto tostato. Fruttato da morbido a moderato e aroma di luppolo variabile da nullo a moderato, tipicamente con caratteristiche floreali, terrose, resinose e/o fruttate. In genere non è presente diacetile, anche se sono concessi livelli bassissimi.
Aspetto: colore da ambrato pallido a ramato chiaro, limpidezza da buona a luminosa e schiuma da bassa a moderata di color tra il bianco e il crema. La schiuma può essere scarsa per la bassa carbonazione.
Gusto: amaro da medio a moderatamente elevato. Esteri fruttati da moderatamente bassi a moderatamente alti con luppolo tipicamente terroso, resinoso, fruttato e/o floreale. La maltosità va da bassa a media con finale secco. Il profilo del malto è tipicamente di pane, biscotto e leggermente tostato. Gusti di caramello o toffee da bassi a moderati sono opzionali. L’equilibrio è decisamente sull’amaro anche se l’amaro non dovrebbe coprire completamente il malto, gli esteri e il luppolo. In genere non è presente diacetile, anche se sono concessi livelli bassissimi.
In bocca: corpo da leggero a medio-leggero; bassa carbonazione, anche se gli esempi in bottiglia possono essere mediamente carbonati.
Commenti: la birra a più bassa gravità nella famiglia delle Bitter britanniche, nota ai consumatori semplicemente come “Bitter” anche se iI produttori la chiamano di solito Ordinary Bitter per distinguerla dalle altre birre della famiglia.
Storia: si veda l’introduzione più sopra.
Ingredienti: malti Pale, Amber e/o Crystal con forse una punta di malto Dark per aggiustare il colore. Si possono aggiungere zucchero, mais o frumento. Tradizionali i luppoli da aroma inglesi, ma qualsiasi luppolo è accettabile; se si usano quelli americani, devono essere impiegati con parsimonia. Caratteristico lievito britannico.
Confronti di Stile: alcune varianti moderne sono prodotte esclusivamente con malto Pale e si chiamano Golden Ale, Summer Ale o Golden Bitter. Qui l’accento è sull’aggiunta di luppolo da amaro in contrasto con le ale americane che hanno luppolature aggressive nelle aggiunte intermedie e finali.
Numeri: OG: 1.030 – 1.039 IBUs: 25 – 35 FG: 1.007 – 1.011 SRM: 8 – 14 ABV: 3.2 – 3.8%
Esempi commerciali: Adnams Southwold Bitter, Brains Bitter, Fuller’s Chiswick Bitter, Greene King IPA, Tetley’s Original Bitter, Young’s Bitter
Tag: session-beer, ambrata, alta fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia ale ambrate, amara.
11B. Best Bitter
Impressioni generali: session-beer gustosa ma rinfrescante. Alcuni esempi possono essere più bilanciati verso il malto che però non deve coprire la generale caratteristica di amaro. La bevibilità è una componente base di questo stile.
Aroma: aroma di malto da basso a moderato, con spesso (ma non sempre) sentori di caramello da bassi a medio-bassi. La complessità del malto contiene note di pane, biscotto o di lieve malto tostato. Il fruttato varia da lieve a moderato. Aroma di luppolo variabile da nullo a moderato, tipicamente con caratteristiche floreali, terrose, resinose e/o fruttate. In genere non è presente diacetile, anche se sono concessi livelli bassissimi.
Aspetto: colore da ambrato chiaro a ramato medio con limpidezza da buona a luminosa. Schiuma da bianca a color crema da bassa a moderata e può essere scarsa per la bassa carbonazione.
Gusto: amaro da medio a moderatamente elevato con esteri fruttati variabili da moderatamente bassi a moderatamente alti. Gusto di luppolo da basso a moderato, con caratteristiche terrose, resinose, fruttate e/o floreali. La maltosità varia da bassa a media con finale secco. Il profilo del malto è tipicamente di pane, biscotto e leggermente tostato. I gusti di caramello o toffee da bassi a moderati sono opzionali. L’equilibrio tende decisamente all’amaro, anche se questo non dovrebbe coprire completamente il malto, gli esteri e il luppolo. In genere non è presente diacetile, anche se sono concessi livelli bassissimi.
In bocca: corpo da medio-leggero a medio, bassa carbonazione, anche se gli esempi in bottiglia possono essere mediamente carbonati.
Commenti: gusto del malto più evidente rispetto alla Bitter ordinaria, birra più forte ma comunque una session-beer.
Storia: vedasi l’introduzione più sopra.
Ingredienti: malti Pale, Amber e/o Crystal con forse una punta di malto Dark per aggiustare il colore. Si possono aggiungere zucchero, mais o frumento. Tradizionali i luppoli da aroma inglesi, ma qualsiasi luppolo è accettabile; se si usano quelli americani, devono essere impiegati con parsimonia. Caratteristico lievito britannico. Confronti di Stile: ha più alcol della Bitter ordinaria ma meno della Strong Bitter e spesso contiene ingredienti di miglior qualità. Più caramello o maggior carattere di malto base e colore della British Golden Ale. Qui l’accento è sull’aggiunta di luppolo da amaro in contrasto con le ale americane che hanno luppolature aggressive nelle aggiunte intermedie e finali.
Numeri: OG: 1.040 – 1.048 IBUs: 25 – 40 FG: 1.008 – 1.012 SRM: 8 – 16 ABV: 3.8 – 4.6%
Esempi commerciali: Adnams SSB, Coniston Bluebird Bitter, Fuller’s London Pride, Harvey’s Sussex Best Bitter, Shepherd Neame Master Brew Kentish Ale, Timothy Taylor Landlord, Young’s Special
Tag: forza standard, ambrata, alta fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia ale ambrate, amara.
11C. Strong Bitter
Impressioni generali: Bitter Ale britannica da media a moderatamente forte con l’equilibrio tra il malto e il luppolo che varia da bilanciato a un lieve amaro. La bevibilità è fondamentale in questo stile che comunque non ha confini netti e permette quindi ampie interpretazioni da parte del birraio.
Aroma: luppolo da moderatamente basso a moderatamente alto, di solito con caratteristiche floreali, terrose, resinose e/o fruttate. Aroma di malto da medio a medio-alto opzionalmente con la componente caramello da bassa a moderata. Esteri fruttati da medio-bassi a medio-alti. In genere non è presente diacetile, anche se sono concessi livelli bassissimi.
Aspetto: da ambrato chiaro a ramato intenso con limpidezza da buona a luminosa. Schiuma da bianca a color crema da bassa a moderata e può essere scarsa se la carbonazione è bassa.
Gusto: amaro da medio a medio-alto con evidente malto come supporto. Il profilo del malto è tipicamente da pane, biscotto, frutta secca o leggermente tostato e opzionalmente con presenza di caramello o toffee da moderatamente bassi a moderati. Gusto di luppolo da moderato a moderatamente alto con caratteristiche floreali, terrose, resinose e/o fruttate. Si notano l’amaro e la luppolatura ma non devono dominare del tutto sul malto. Esteri fruttati da moderatamente bassi ad alti. Può avere un basso tenore alcolico. Finale da medio-secco a secco. In genere non è presente diacetile, anche se sono concessi livelli bassissimi.
In bocca: corpo da medio-leggero a medio-pieno. Carbonazione da bassa a moderata anche se nelle versioni in bottiglia tende a essere maggiore. Le versioni più alcoliche possono dare una sensazione di calore in bocca ma non deve mai essere eccessivo.
Commenti: Oggi in Inghilterra la ESB è la portabandiera della Fullers e nessuno la considera uno stile. Una birra unica (ma ben conosciuta) che ha un forte e complesso profilo di malto, non riscontrabile in altri esempi e che spesso porta i giudici a penalizzare eccessivamente le Strong Bitter inglesi tradizionali. in America il nome è stato utilizzato per descrivere birre di alcol standard (per gli americani), maltose, amare, rossicce ale di tipo britannico ed è inoltre uno stile molto popolare per le birre artigianali. Per questo i giudici potrebbero pensare che la ESB americana da brewpub sia rappresentativa dello stile.
Storia: vedasi l’introduzione più sopra. Si possono considerare le Strong Bitter come una versione più alcolica delle Best Bitter anche se non necessariamente “più premium” poiché le Best Bitter sono tradizionalmente considerate il miglior prodotto del birraio. Le Pale Ale britanniche (ESB) sono considerate birre amare, pallide “premium” ad alcolicità da esportazione che si avvicinano alle Strong Bitter, anche se sono riformulate per l’imbottigliamento (compresi i maggiori livelli di carbonazione). Mentre la moderna British Pale Ale è considerata una Bitter imbottigliata, storicamente gli stili erano differenti.
Ingredienti: malti Pale, Amber e/o Crystal con forse un tocco di malto Black per aggiustare il colore. Si possono aggiungere zucchero, mais o frumento. Tradizionali i luppoli da aroma inglesi, ma qualsiasi luppolo è accettabile; se si usano quelli americani, devono essere impiegati con parsimonia. Caratteristico lievito britannico. Le versioni Burton usano acqua con solfati da medi ad alti: questi aumentano la percezione di secco e aggiungono un aroma e gusto minerali o sulfurei.
Confronti di Stile: gusti di malto e luppolo più evidenti che nelle Special o Best Bitter, e anche più alcol. Le versioni più forti sono in qualche modo sovrapponibili con le British Strong Ale, anche se le Strong Bitter tendono ad essere più chiare e più amare. Hanno più gusto di malto (in particolare caramello) ed esteri delle American Pale Ale con differente finale di luppolo.
Numeri: OG: 1.048 – 1.060 IBUs: 30 – 50 FG: 1.010 – 1.016 SRM: 8 – 18 ABV: 4.6 – 6.2%
Esempi commerciali: Bass Ale, Highland Orkney Blast, Samuel Smith’s Old Brewery Pale Ale, Shepherd Neame Bishop’s Finger, Shepherd Neame Spitfire, West Berkshire Dr. Hexter’s Healer, Whitbread Pale Ale, Young’s Ram Rod
Tag: session-beer, ambrata, alta fermentazione, isole britanniche, stile tradizionale, famiglia ale ambrate, amara.