Pordenone Beer Show: Meraki, A’gro e Sothis

Vania e Alessandro - Birrificio Sothis

Anche quest’anno, mi sono recato al Pordenone Beer Show, evento dedicato alla birra artigianale tenutosi lo scorso week end, in questa occasione mi sono concentrato sulla conoscenza e sull’assaggio di alcuni prodotti di birrifici che personalmente non conoscevo.

Il primo birrificio che ha catturato la mia attenzione e stato l’agri birrificio A’GRO, birrificio con sede a Giais di Aviano (PN), nato dall’idea di due amici, MARCO e DINO di creare qualcosa che unisca passione, amore per la natura e creatività, nel 2018 la creazione del birrificio agricolo A’gro un passo importante che permette loro di coltivare la loro filosofia basata sul legame tra territorio, prodotto e qualità. Il nome A’gro, che hanno scelto per il loro birrificio, indica il terreno fuori del circuito urbano occupato da colture, boscaglia, pascoli ed è inoltre il primo elemento di parole composte nelle quali significa campo.

Le birre prodotte da A’gro al momento sono cinque, LAGER e la prima proposta che mi viene fatta, trattasi di una helles di classica ispirazione tedesca, che al naso offre note di fieno, mielose e floreali, in bocca morbida e pulita con prevalenza dolciastra, chiusura secca con note maltate in evidenza, si prosegue con la SAISON, birra dai profumi spinti e pronunciati dove a farla da padrone ritrovo note di coriandolo e note pepate, il bocca entra molto più morbida, fresca con una leggera acidità iniziale smorzata dalla base maltata, che portano a una chiusura fresca, speziata e balsamica.

AMERICAN PALE ALE è il prossimo assaggio, birra dai sapori tipicamente americani, agrumato, floreale e una leggera resina, in bocca morbida e ben equilibrata, finale secco con un amaricatura importante a tono speziato.  Altro assaggio in casa A’gro: RED ALE, birra dai classici sapori tostati, caramellosi dove ritrovo note di frutti rossi, in bocca la sento slegata non bilanciata dove avverto una leggera stonatura bruciacchiata.

Ultimo assaggio STOUT, come potete leggere i nomi delle birre necessitano a mio avviso di un po’ più fantasia, ma detto questo la Stout in esame si offre regalandomi note di caffè, liquirizia, cioccolato, in bocca l’ingresso è morbido dove ritrovo quanto avvertito all’olfatto, finale secco con una lieve acidità.  Nel complesso birre di buona fattura, ben realizzate, i nomi a mio avviso da rivedere, ma ribadisco di essere stato positivamente colpito dalla pulizia, equilibrio e carattere di queste referenze.

Ultimo birrificio di giornata: SOTHIS, birrificio artigianale marchigiano aperto nel finire del 2018, da ALESSANDRO DICHIARA e dalla moglie VANIA, il nome “curioso” è infatti quello della divinità egizia identificata con la stella Sirio; e tutte le birre sono state battezzate in maniera riconducibile alla mitologia egizia, oppure all’astronomia “grande passione di Alessandro”, in assaggio sei referenze, partiamo dalla prima NEPRI, una blanche caratterizzata del impiego di anice stellato, che al naso si avverte assieme a note di coriandolo e arancia amara, in bocca l’ingresso acidulo fresco, che precede una base maltata affiancata da note speziate, balsamiche e agrumate, finale secco, lungo a tono speziato, si prosegue con la Golden Ale PROTOTIPO, birra dai profumi agrumati ed erbacei, in bocca entra pulita, bilanciata con note maltate che accompagnano a un finale pulito, secco con note erbacee, mielose e agrumate, PTAH, English Pale Ale dalle classiche note erbacee e floreali, in bocca entra morbida, rotonda con note maltate a sostegno, finale secco a tono erbaceo e floreale, completato da eleganti note di malto.

Si prosegue con la American Ipa FOTONE, al naso si presenta con un ampio bouquet olfattivo che comprende note agrumate, fruttate, speziate e resinose, il bocca attacco potente, dove non si smentisce quanto ciò avvertito al naso, l’amaro è deciso, secco con un taglio fruttato e resinoso, finale secco dove la parte maltata bilancia l’insieme.

RENENET, una Dunkelweizen come non ne bevevo da tempo, al naso note di frutta matura, spezie, panificato e caramello, in bocca morbida, rotonda, dove le note di frutta e spezie si ripresentano, accompagnate a mio avviso da leggeri sentori di frutta rossa, note completate da una base maltata con aromi di panificato, moù e caramello molto piacevoli, finale acidulo, fresco e dissetante.  Ultimo assaggio GIAPETO una Smoked Porter elegante, discreta e non invadente, al naso note di affumicato e caffè, in bocca morbida, rotonda, dove ritrovo note di caffè, liquirizia, caramello, leggeri richiami floreali, nel finale ritorna una leggera nota affumicata.

Passaggio veloce allo stand del birrificio MERAKI, dove ritrovo la birraia ERIKA CHECUZ e ALBERTO COLLADELLO, dove mi concedo un assaggio di LUCY e ADE.

La prima una English Golden Ale, morbida equilibrata, che si esprime al naso con note fruttate e agrumate, in bocca scende morbida, pulita con note che ricordano il biscotto, finale secco e ben amaricato, la seconda una English Porter dal aroma tostato, con un leggero richiamo al cioccolato, morbida, vellutata, forse in questo caso un po’ troppo carbonata.

In chiusura ringrazio tutti i birrifici del Pordenone Beer Show per l’ospitalità a me riservata,  i mitici ragazzi di CHIANTI BREW FIGHTERS per gli assaggi.

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BEER my LOVER
Informazioni su Stefano Gasparini 648 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.