
Anche in Veneto, come in molte regioni d’Italia ( Lombardia su tutte ) stiamo assistendo ad un lento ma costante incremento delle attività produttive in ambito birrario. Basti pensare che da Gennaio 2014 si registrano cinque nuove aperture ( 2 Brew Pub; 2 Beer Firm e 1 Birrificio ) dato che conferma la tendenza che il panorama brassicolo nazionale sta vivendo
Dopo questa introduzione, vi voglio parlare di CERBEER “Cereda Birra” Agribirrificio aperto ufficialmente il cinque Luglio 2014, il nome è stato ricavato abbreviando il nome della località di appartenenza ( Cereda ) dei soci che compongono lo staff del birrificio e dalla parola inglese beer che tutti conoscono, l’assonanza porta alla mente il cerbero mitologico cane a tre teste, che quindi diventa parte del loro logo, la location del contesto produttivo si trova nel comune vicentino di Cornedo e ad oggi ( sono ancora una beer firm ) e possibile degustare e acquistare la loro produzione direttamente presso lo spaccio, a fare gli onori di casa durante la mia visita post inaugurazione trovo Luca Antonioli ( uno dei sette soci ) birraio di CERBEER a cui rivolgo subito qualche domanda:
Cerbeer quando e perché?
Due amici, Enrico e Nicola, a metà del 2013, decidono di trovare una strada alternativa per combattere la crisi economica di questi anni. Dopo alcune riflessioni arrivano a focalizzare nell’apertura di un birrificio la soluzione ideale. Per raggiungere tale scopo decidono di coinvolgere anche Luciano, Andrea e Lino.
A questo punto manca il birraio, Luca è la persona giusta, un appassionato homebrewer con oltre dieci anni di pratica alle spalle. Infine per valorizzare il nostro prodotto con l’impiego di materie prime prodotte sul territorio optiamo per coinvolgere Giacomo un agricoltore che gli aiuterà nella semina e raccolto del nostro orzo.
Sette soci andiamo a conoscerli:

Come già detto lo staff e composto da sette amici, ognuno con compiti ben definiti, partiamo dalla parte burocratica dove troviamo i fratelli Zarantonello Andrea e Nicola, Enrico Negro e Luciano Negro ( Padre e Figlio ) e Lino Lorenzi, la parte agricola viene curata e gestita da Giacomo Fanni, mentre il birraio e la gestione dello spaccio viene curata da Luca Antonioli.
Come potete vedere l’organico è molto numeroso, ma a mio parere se vengono assegnati compiti ben precisi, e se si mantiene una buona armonia lavorativa e gestionale non dovrebbero nascere problemi ( sette teste sono tante da mettere d’accordo ).
Luca per approfondire ulteriormente le sue conoscenze in campo birraio partecipa ad un corso di qualifica per Birraio Artigiano, della durata di 600 ore, durante le lezioni ha avuto modo di conoscere persone vicine e più o meno coinvolte nel mondo della birra, traendo grossi vantaggi in termini di conoscenza.
Durante questo periodo di sviluppo tutti i soci si sono impegnati per creare/adattare le strutture che ospitano il birrificio, mentre Luca ha dato il suo contributo sperimentando e ricercando le ricette per le birre, una quarantina sono state le birre ottenute tra le quali ne spiccano 3, una bionda ispirata allo stile kolsh “la QUINTA”, una bionda in stile English Pale Ale “la ENPAAL 2” , ed una ambrata caratterizzata dall’impiego di solo malto Vienna “la DAMA”, birre create come base per avvicinare anche un pubblico non abituato alla birra artigianale, seguiranno alcune produzioni mirate e concepite per soddisfare anche un avventore più preparato.
Luca mi confessa che in cantiere ( nel piccolo impianto pilota dove si è fatto le ossa ) fermenta una birra Natalizia, che appena pronta mi farà degustare in anteprima, per il momento gli avventori che varcano la soglia dello spaccio aziendale possono degustare la gamma completa ( prodotta nello stabilimento di Birra Camerini ) di Piazzola sul Brenta.
Nello spaccio oltre alla possibilità di degustazione e possibile l’acquisto delle bottiglie in formato unico da 50cl e in fusto ( Key Keg) da 30Lt.
Qual è la filosofia o la missione di Cerbeer?
Racchiudere il piacere ed un’emozione in un bicchiere di birra, incentivando la cultura birraia e promozione prodotto locale. Lo scopo della azienda è quello di produrre Birre, che attirino il cliente verso il consumo di prodotti migliori, quali le birre artigianali prodotte con materie prime fresche e, ove possibile, locali. Prevalentemente il malto d’orzo sarà frutto della coltivazione di terreni nelle immediate vicinanze dei locali di trasformazione.
Nel nostro comune, situato in una vallata “vergine” in senso birraio, abbiamo una struttura di proprietà, entro la quale svilupperemo la nostra attività. Disponendo di ampi territori agricoli produrremo l’orzo, che impiegheremo per la produzione del malto, abbiamo dunque la possibilità di avviare un Agribirrificio, con tutti gli annessi vantaggi.
I passaggi (gli step) focalizzati per lo sviluppo economico (business plan) sono i seguenti:
Produzione in beer-firm, in collaborazione con un altro birrificio, dove il nostro Birraio produrrà i nostri prodotti già testati, privatamente, su un micro impianto pilota (20lt)
Vendita dei prodotti così realizzati per sondare le capacità ricettive, del mercato, nei territori limitrofi al punto vendita in base all’esperienza di vendita sviluppata, in un periodo di alcuni mesi, comunque inferiore ad un anno, studio delle dimensioni di un impianto adeguato alla produzione dei quantitativi “necessari” a soddisfare le richieste.
Il mercato della birra è in forte espansione, ne risulta un territorio fertile per sviluppare una attività potenzialmente di successo.
La produzione di una BIRRA artigianale, richiede metodologie e cure che, spesso, rendono il prodotto risultante notevolmente superiore alle qualità di quelli industriali, la nostra ambizione è quella di divulgare il più possibile la conoscenza di questa differenza.
Scopo ultimo è dunque avvicinare e fidelizzare il maggior numero di clienti ai nostri prodotti.
Andiamo ora a conoscere più in dettaglio la gamma prodotta da Cerbeer:
La Quinta: la nostra Italian kolsh di 5,5% vol si presenta colore dorato chiaro, birra è delicata ed amabile come poche e nasconde in sé una gradazione alcolica che non si percepisce bevendola. Bene si abbina agli spuntini salati, ad insalatone di verdura cruda, arrosti di pollo e carni bianche in genere, è la tipica birra per le pizze classiche come margherita, capricciosa, quattro stagioni ecc.
La Enpaal II: e in stile English pale ale, con grado alcolico pari a 5,2 % vol il colore e dorato medio/intenso, l’amaro, è la prima sensazione che percepirete assaggiando la Enpaal II, ispirata alle Birre Ale inglesi, lascia il palato pulito, risulta spregiudicata ed invadente per il suo gusto amaro e secco. Gli abbinamenti consigliati: taglieri di affettati misti e carne alla griglia, ma in realtà si abbina ad un’ampia gamma di piatti gustosi.
La Dama: stile Vienna di 5.7%vol, e di colore ambrato chiaro. Eleganza, sontuosità ed amabilità hanno ispirato il nome della Dama, birra che lascia ampio spazio al sentore caramellato del malto, con percettibili note di tostatura, e un notevole apporto aromatico conferitole dal luppolo impiegato. Adatta ad ogni occasione si accompagna bene a carni bollite, formaggi a media stagionatura e dessert alle creme.
Prima di chiudere vorrei chiederti qualche informazione sul impianto?
Stiamo valutando l’acquisto di una sala cottura da inserire nel nostro stabilimento, ma onestamente penso che la piena operabilità produttiva non sarà possibile prima della primavera 2015, per ora come già citato ci appoggiamo per la nostra produzione presso altri birrifici.
In chiusura, ringrazio lo staff del Agribirrificio Cerbeer, e in particolar modo il birraio Luca Antonioli per il tempo a me riservato durante la mia visita, e colgo l’occasione per augurare a tutti buone birre.