Il sostegno al comparto brassicolo italiano approda nel Dl Omnibus. Al provvedimento concernente misure fiscali urgenti, in discussione in Commissione Bilancio al Senato, sono stati presentati due emendamenti per portare a regime lo sconto d’accisa già previsto nel biennio 2022-2023 per i birrifici sino a 60mila ettolitri prodotti l’anno.
“Ringraziamo i senatori Giorgio Maria Bergesio, Claudio Borghi, Elena Testor e Marco Dreosto della Lega e i senatori 5 Stelle Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave per l’attenzione riservata al comparto, supportando la nostra proposta di sostegno alle produzioni brassicole artigianali italiane – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti – I loro emendamenti, che auspichiamo possano trovare l’accoglimento da parte del Governo e i voti della maggioranza in Parlamento, puntano ad innalzare dal 40 al 50 per cento lo sconto d’accisa per i microbirrifici e a rinnovare lo sconto al 30 per cento per i birrifici sino a 30mila ettolitri e al 20 per cento per quelli la cui produzione annua non superi i 60mila ettolitri annui di prodotto finito. Si tratta di interventi che, – prosegue – con un dispendio economico limitato, possono sostenere concretamente le piccole produzioni artigianali nazionali emergenti, proseguendo in un percorso iniziato negli anni scorsi”.
Allo sconto d’accisa, che accomuna i due emendamenti, i parlamentari 5 Stelle aggiungono anche un abbassamento del costo per ettolitro e per grado Plato: la proposta è di scendere dagli attuali 2,99 a 2,94 euro.
“Seguiremo con attenzione l’iter degli emendamenti al provvedimento, a cui non faremo mancare il nostro appoggio – conclude Ferraris (Unionbirrai) – L’auspicio rimane quello di una disamina completa per revisionare le norme che regolano il comparto brassicolo nazionale in maniera organica, proprio come il Ministero dell’Agricoltura aveva iniziato a fare e che ci troverà sempre pronti al loro fianco”.