Dopo anni di silenzio, si torna a parlare di BIRRA CAMERINI –sito web-, non siamo più a Piazzola sul Brenta, ma a Sarcedo, piccolo paesino dell’alto vicentino, dove dopo anni spesi alla ricerca della location ideale, burocrazia e dulcis in fundo la pandemia, e tornato a produrre il brand CAMERINI, nuova struttura societaria, nuova linea di birre e… nuovi obbiettivi.
Ho scambiato quattro chiacchiere con Simone Revrenna, e ho colto l’occasione per farmi raccontare la sua storia, i suoi obbiettivi.
- Simone raccontaci la vostra storia, come è nata la passione per la birra artigianale e come ti sei avvicinato a questo mondo meraviglioso
La nostra passione per questo mondo nasce come tutti inizialmente da consumatori, il passaggio da consumare a produrre è nato in una sera di ordinaria follia con uno dei miei attuali soci, dove tra una birra e l’altra è uscita domanda: “perché non proviamo a farla Noi?”, il giorno dopo ci siamo riuniti per fare la prima birra in Kit ma non ci ha dato particolare soddisfazione cosi dopo una ricerca e studio dei processi abbiamo preso un impianto usato da 100 litri e appena una settimana dopo eravamo già alle prese con la nostra prima all grain. La colpa è stata tutta di quella sera di ordinaria follia.
- Parlami ora del progetto Birra Camerini: quando e come è nata l’idea? Quali sono le peculiarità? le attrezzature, e chi sono le persone che lavorano con te a questo progetto?
Come ti dicevo è nato tutto per scherzo, noi soci, chi a livello commerciale chi a livello produttivo veniamo tutti dal mondo del caffè che con la birra non centra molto, ma che lo accomuna per la continua ricerca di materie prime di alta qualità e di tecnologie di ultima generazione per arrivare con il miglior prodotto possibile nelle case dei consumatori, ci siamo detti, se siamo riusciti a portare l’azienda caffè ad alti livelli perché non sfruttare queste esperienze anche nel mondo birra?
Cosi abbiamo cominciato mettere giù il progetto con una ricerca dei produttori più conosciuti di impianti di produzione per poi attraverso amici già nel settore da molti anni venire a conoscenza che in quel periodo c’era a Piazzola sul Brenta un birrificio in vendita.
- La scelta di adottare un marchio di un birrificio già esistente e stata dettata da cosa?
La scelta di partire con un birrificio già avviato è stata presa principalmente per velocizzare i tempi, la burocrazia per avviare l’attività da zero è molto lunga , con un birrificio già avviato abbiamo dovuto solo fare i passaggi societari e cominciare a produrre, comunque 2 anni dopo abbiamo deciso di trasferire il birrificio a Sarcedo e la burocrazia abbiamo dovuto subirla ugualmente contando che di mezzo si è messo anche il Covid a rallentare tutto abbiamo perso un po’ di tempo ma ora siamo pronti. Nel frattempo abbiamo fatto qualche investimento su nuovi macchinari per aumentare le potenzialità.
- Che tipo di birre producete? Quali sono gli stili?
Per la ripartenza nella nuova sede abbiamo pensato che anche le birre dovevano essere nuove così con il nostro birraio abbiamo puntato a 4 birre per ripresentarci al mercato, una German Ale una Blanche una Dubbel e una Ipa, che stanno riscuotendo un bel successo tra i nostri clienti, E stiamo già pensando ad aumentare la gamma.
- Una domanda che sarai stanco di sentirti chiedere, qual è delle tue la birra che preferisci?
La mia preferita è la American Ipa, stile inglese con luppoli americani, agrumata e floreale. Ma è un gusto personale perché le Ipa sono le mie preferite in generale.
- Parliamo ora di mercato: in che modo vengono promosse le vostre birre?
Come ti ho anticipato tra trasferimento e tempi allungati dalla pandemia a livello di mercato è come stessimo ripartendo da zero, dalla nostra parte abbiamo una serie di commerciali già posizionati nel mercato food che stanno integrando anche la distribuzione birra. Altra proposta che sta dando interesse è il private label, proponiamo al cliente anche con quantità medio basse la personalizzazione della totale della Birra dandogli chiavi in mano il prodotto partendo dal loro logo creando la grafica per l’etichetta e ricette personalizzate in base alle richieste.
- Cosa ne pensi della crescita della birra artigianale in Italia, e come pensi Birra Camerini possa posizionarsi nel mercato?
Se pensiamo all’Italia ci viene in mente subito il buon vino perché è un prodotto che fa parte della nostra cultura non a caso l’antico nome dell’Italia era Enotria (terra del vino), siamo abituati a sederci al ristorante e non spaventarci davanti ad una carta dei vini con bottiglie che possono arrivare a cifre molto alte perché sappiamo il lavoro che c’è dietro una semplice bottiglia e conosciamo di la differenza tra un vino di qualità o meno, nel mondo birra questa cultura si sta creando proprio grazie ai birrifici artigianali. Questa è la fortuna e il motivo per cui secondo me c’è stata una forte crescita dei negli ultimi anni, perché all’italiano medio non basta bere o mangiare solo per il dovere di farlo ma vuole farlo con prodotti di qualità, non per niente siamo famosi in tutto il mondo per questo motivo.
Con Birra Camerini non abbiamo idee faraoniche di stravolgimento del mercato ci posizioniamo molto umilmente in questo mondo mettendo sempre al primo posto la scelta di materie prime di alta qualità, e ben consapevoli di avere “concorrenti” molto bravi, metto tra virgolette la parola concorrenti perché abbiamo già visto che in questo mondo c’è una forte collaborazione e stima tra produttori.
- Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Il futuro lo guardiamo sempre con ottimismo, la speranza è di crescere e che le birre vengano apprezzate sempre da più persone, il progetto è di aprire anche un piccolo spaccio direttamente in birrificio a Sarcedo in via dell’industria 13, in più stiamo allestendo un truck food per farci conoscere nel territorio.
- Noi di Nonsolobirra.net, crediamo molto nell’importanza di creare una “cultura della birra”, qual è l’atteggiamento del birrificio Camerini su questo tema?
Siamo pienamente d’accordo, ritorniamo al discorso di prima, è la cultura che ti fa capire cosa stai bevendo e al lavoro che c’è dietro una semplice bottiglia.
- In un prossimo futuro, verranno organizzati eventi di degustazione presso il birrificio?
Non abbiamo niente in programma a breve termine perché stiamo ancora allestendo gli spazzi nel birrificio, però appena saremo pronti verrà organizzato qualche evento, che verrà sicuramente pubblicizzato anche nella nostra pagina facebook.
Grazie Simone è stato un piacere conoscere la vostra storia e la vostra visione, attendiamo fiduciosi sviluppi.