Beer&Food Attraction 2025: Un viaggio tra birre, passione e novità

Dalla scoperta di eccellenze artigianali alle nuove frontiere del no-alcool

Stefano; Kuaska; Matteo e Luca

Negli scorsi giorni Rimini si è trasformata nella capitale internazionale del food & beverage, e come di consueto, eravamo presenti alla ricerca di nuove tendenze nel panorama brassicolo italiano.

Beer&Food Attraction 2025 si è rivelata all’altezza delle attese. Nel Padiglione A7, il cuore pulsante dell’evento per gli appassionati di birra artigianale, abbiamo notato un’evoluzione significativa rispetto alle edizioni precedenti: maggiore attenzione all’aspetto visivo degli stand, grafiche moderne e più ricercate, una pulizia d’immagine accurata e una presentazione del prodotto sempre più curata.

Alcuni stand hanno saputo distinguersi in modo particolare per originalità e impatto visivo. WAR ha ricreato un’ambientazione ispirata a una chiesa sconsacrata, con il motto “La birra è una cosa sacra”, difficile non essere d’accordo. La Buttiga, invece, ha scelto un’atmosfera rustica e agreste, con fieno e dettagli agricoli che accompagnavano la degustazione, regalando un’esperienza immersiva e autentica.

Accantonando i birrifici ormai consolidati nel nostro personale portafoglio degustativo, vogliamo raccontarvi alcune interessanti new entry che hanno catturato la nostra attenzione.

WACKYBREW (Casatenovo – Lecco)

Quattro assaggi che ci hanno sorpreso per pulizia e qualità:

  • Pils 2.0: fragrante e fresca, con un’amarezza erbacea e floreale ben bilanciata.
  • Vienna Lager: più strutturata, con evidenti note maltate e richiami a frutta rossa e secca.
  • Wacky IPA (West Coast IPA): esplosiva all’olfatto, con sentori fruttati tropicali, agrumati e resinosi.
  • Alpach (Dry Stout): secca, con note di caffè, liquirizia e accenni torbati, conquista il palato con decisione.

ALCHEMIST – ALE (Imola – Bologna)

Il birrificio ci ha proposto due etichette di grande personalità:

  • Aurea (Belgian Strong Ale, 8% vol.): un connubio perfetto di eleganza e pulizia olfattiva, con sentori di pera, frutta matura e una speziatura di pepe bianco. Sul finale, una nota sorprendente di zenzero (ingrediente segreto svelato solo dopo l’assaggio).
  • Tellus (Belgian Stout): un’esplosione di cioccolato, caffè d’orzo e frutta secca (dattero, uvetta), con un finale persistente che lascia il segno.

MAD ONE (Castelmaggiore – Cremona)

Tra le tante proposte, una birra ci ha colpiti in particolare:

  • Lampo (Imperial Stout, 10% vol.): intensa e avvolgente, dominata da cacao, vaniglia e lamponi, questi ultimi capaci di regalare una freschezza inaspettata. Nonostante il grado alcolico elevato, risulta morbida e ben equilibrata.
  • Da segnalare anche Genesis (Italian Pilsner), pulita e snella, e March Hare (Märzen), con un ricco profilo maltato e tostato, finale secco e pulito.

B-FOUR (Latina)

Un viaggio tra diverse tipologie di birre:

  • Angel (Bohemian Pilsner): secca, con una buona amarezza erbacea.
  • Märzen Oktoberfest: dominata da note di malto caramellato.
  • IPL Extreme: un’esplosione di frutta tropicale, fresca e pulita nel finale.
  • Southern Passion (California Common): carattere maltato arricchito da sfumature di frutta esotica.
  • Hell (Blond Ale): luppolatura americana per un profilo aromatico intrigante.
  • Dark Heaven (Imperial Stout): una combinazione perfetta tra caffè, cioccolato e frutta rossa matura, con un tocco di vaniglia che completa l’esperienza.

Uno degli obiettivi di questa edizione era esplorare le proposte no-alcool e low-alcool, un segmento in forte crescita. L’impegno dei produttori è evidente, si stanno studiando nuove soluzioni e tecniche per offrire prodotti all’altezza delle birre tradizionali. Tuttavia, al momento, riteniamo che il livello complessivo non sia ancora soddisfacente, salvo qualche eccezione.

Un sentito grazie a tutti gli amici che ci hanno accolto nei loro stand, agli espositori che con passione e dedizione rendono possibile questo evento, e ai veneti che, con il loro calore e il loro entusiasmo, hanno reso ancora più piacevole la nostra esperienza.

Doveroso menzionare i vincitori di questa edizione:

  • Birrificio dell’Anno: 50&50, un meritato riconoscimento per qualità e costanza.
  • Birrificio 120 (Oliviero e Alessio): un plauso personale per l’impegno e la crescita costante.
  • Birrifici veneti premiati al concorso Birra dell’Anno:
    • Birrone (Maranea e Scubi)
    • Lucky Brews (Fruit Salad e Apollo)
    • Mastino (Amber Lager)
    • Estense (Bock B.E.)
    • Crack (Mansueto 2021, Giotto 2023 e Fuck Industrial Beer)

Non possiamo non segnalare un aspetto da migliorare: i bagni. Qualcosa deve essere fatto. Un evento di questa portata merita un’attenzione maggiore anche su questi dettagli.

Grazie ai miei compagni di viaggio, Matteo e Luca, per il supporto e la condivisione di questa esperienza. Alla prossima edizione!

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Informazioni su Stefano Gasparini 676 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.