Beer Attraction 2017: Il mio resoconto

Sono passati un paio di giorni ormai dalla mia visita a BEER ATTRACTION e come ormai di consuetudine vi voglio raccontare le mie giornate trascorse ad assaggiare e conoscere nuovi amici.

Iniziamo dalla prima birra degustata, la VALHALLA del birrificio IL CONTE GELO dove grazie a DAVIDE MARINONI degusto l’ultima nata una Rye Ipa di tutto rispetto dove a farla da padrone ritrovo al naso ritrovo note terrose e speziate completate da una generosa e gradevole luppolatura che aprono a note di resina, sentori erbacei e frutta tropicale, nel complesso una birra “facile”, secca ben equilibrata.

Proseguiamo con la HOPPY WAN KENOBI un Ipa di 7%vol firmata ARGO, birra ben lavorata al naso frutta tropicale, agrumi, mentre in bocca note di crosta di pane, caramello, chiusura secca con una buona amaricatura, l’alcol presente e ben nascosto favorendo un ottima beva.

Prossima tappa P3 BREWING dove assaggio due ottime birre, la prima SPEED una golden ale agrumata fresca e secca, per passare poi alla più complessa TURKUNARA, un Imperial Porter dove ritrovo note di caffè, liquirizia, dal corpo morbido e vellutato.

Dottoressa Laura Canonico
Ora vi voglio parlare del progetto NON CONVENTIONAL YEASTS di BIRRA DELL’EREMO, dove GELTRUDE mi fa conoscere la Dott.ssa LAURA CANONICO, dell’Università Politecnica delle Marche (AN) che mi presenta il progetto:

La passione per la sperimentazione dei lieviti, maturata dal nostro birraio ENRICO CIANI durante il periodo universitario e l’esperienza al Cerb, si ritrova oggi lungo tutta la linea di produzione del Birrificio dell’Eremo e in particolare nelle birre in stile belga. Nonconventionalyeasts è un progetto nato quattro anni fa che ci ha visto impegnati nello studio, nella ricerca, nella sperimentazione di nuovi lieviti adatti alla produzione di birra. Spinti a questa nuova sfida dalla volontà di innovazione abbiamo selezionato tre “non-conventional yeasts”da poter essere impiegati nella fermentazione primaria della birra, dando così al prodotto finito specifiche e particolari note sensoriali ed aromatiche.

Grazie a questo incontro è nata una collaborazione duratura che ci ha portato alla selezione di due lieviti utilizzati attualmente nella produzione delle nostre birre Saggia, Fuoco e alla sperimentazione di lieviti isolati da matrici naturali, ed entrati a far parte della nostra ceppoteca per la fase di rifermentazione in bottiglia.

Ci siamo trovati di fronte ad un enorme potenziale fornito dai differenti mondi dei lieviti, ognuno per le proprie caratteristiche, per i propri aromi. Seguendo questo entusiasmo, il desiderio di crescere, di sperimentare e percorrere strade non battute, abbiamo completamente cambiato le carte in tavola utilizzandoli per la fermentazione primaria per dare loro la possibilità di esprimere al meglio le loro potenzialità, e soprattutto il loro “BIOFLAVOUR”. Tutto questo, grazie anche alla duratura collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, è alla base del progetto #nonconventionalyeasts che ci ha portato alla selezione di tre specie di lievito non-convenzionali.

Nasce così una nuova linea di birre: la To2, che vede l’impiego del lievito Torulaspora delbrueckii; la Ko2, con Kluyveromyces thermotolerans e la We2, ottenuta dalla fermentazione con lievito Wickerhamomyces anomalus.

Passo ora all’assaggio della To2, birra dorata, al naso emergono note pepate, agrumate e fruttate. In bocca avverto note speziate date dal lievito, una leggera criticità, nel complesso una birra fresca secca e molto godibile.

Prossimo assaggio, Ko2 birra dal colore oro, il naso è un insieme di delicate note floreali e fruttate.

In bocca averto un’elegante e leggera acidità con sensazioni sapide, chiude fresca pulita tanto da ricordarmi una Gose, ultimo assaggio del progetto We2 birra dorata, al naso avverto note di crosta di pane, frutta matura, banana e pera, mentre in bocca il lievito avverto note speziate, finale secco con una leggera amaricatura che lo completa.

Cosa aggiungere, progetto molto interessante birre particolari e ben realizzate, ringrazio GELTRUDE e LAURA per l’accoglienza a me riservata e continuo con il mio resoconto parlandovi ora della FORTEZZA NUOVA (fresca di premio, secondo posto nella rispettiva categoria), e della FORTEZZA VECCHIA le due barley wine del PICCOLO BIRRIFICIO CLANDESTINO, partiamo dalla prima barley wine di ispirazione inglese, dove al naso avverto note di agrumi, miele e sentori vinosi e legnosi, in bocca entra dolce dove avverto note etiliche, frutta secca che aprono la strada ad un finale lungo con una leggera amaricatura, passiamo alla sorella fortezza vecchia, e qui ragazzi….

Al naso note di ciliegia, legno e un leggero sentore acetico, in bocca si avvertono sensazioni e sapori di miele, rum, legno e vino (leggero ma gradevole sentore di tannico), per poi dare spazio ad un finale pulito con note di ciliegia e legno completati da una sensazione calda donatale dall’alcol, per chiudere con un finale leggermente amaro, cosa aggiungere, due sorelle strepitose, ringrazio LUIGI per l’assaggio.

RADICALE 200 e la prossima birra in assaggio, trattasi di una blond ale ai fiori di canapa prodotta del birrificio CABER BEER, al naso note erbacee e fruttate, corpo snello finale secco fresco e pulito, nel complesso un buona birra, si prosegue la carrellata degli assaggi con DANCING APRICOT la brettata facente parte del progetto “Buttiga Aged Barrel”, del birrificio LA BUTTIGA, al naso frutta matura “albicocche” mentre in bocca apre con una leggera nota acetica che lascia spazio a note di fruttate, corpo snella con buona struttura e finale fruttato con un lieve amaro che la completa, ottima fruit sour ale.

Assaggio veloce allo stand di VITTORIO FERRARIS del BIRRIFICIO SANT’ANDREA dove mi viene proposta SURF una light Ipa da 3.9%vol, fresca dissetante con ottime note di agrume e frutta, condite da una completate da un corpo snello e un leggero amaro finale che la rendono gradevole e di facile beva.

Si prosegue con l’assaggio di due birre del giovane birrificio Pesarese 61CENTO, dove a far gli onori di casa trovo TOMMASO BALSAMINI che mi fa degustare ELK e KOI, rispettivamente una american amber lager e una milk stout fresche ambedue di premio (due medaglie d’oro nelle rispettive categorie) prodotte dal birraio SAMUELE GIUNTA, ELK birra dal colore ambrato dove al naso avverto note di cereale, erbacee e di frutta, in bocca molto scorrevole con un leggero sentore di caramello, corpo morbido con buon equilibrio, finale leggermente amaricato, KOI, al naso note di caffè, liquirizia, cioccolato al latte, in bocca attacco morbido dove ritrovo le note avvertite al naso, corpo morbido e vellutato con finale dove avverto ancora caffè, liquirizia e coccolato al latte completate da un leggero sentore tostato.

Birrificio ABUSIVO e la mia prossima tappa, dove conosco ENEA che mi fa assaggiare la 70% una rauk (seconda classificata nella propria categoria), birra dal colore ambrato dove a farla da padrone al naso sono le note affumicate, mentre in bocca avverto note di miele che lasciano spazio a un affumicato molto gradevole e ben equilibrato, per chiudere poi secca con una leggera nota amara a bilanciare, proseguo con AMBIGUA una brown ale ben bilanciata dove ritrovo note di caramello, frutta secca, il corpo scivola abbastanza velocemente regalandomi sul finale note amare, frutta e una leggera tostatura.

Prossimo assaggio, BIRRIFICIO QUATTRO VENTI dove MANUEL, mi presenta ECLISSE, CAPITAN JACK, IL FORZIERE e IL GUARDIANO birre prodotte dal birraio MATTEO, iniziamo dalla prima una blanche atipica visto l’utilizzo di fiori di camomilla, al naso note speziate e fruttate, in bocca apre con una leggera nota citrica, sentori di cereale, fiori e agrumi, per chiude fresca con un leggero amaro a pulire, la seconda e una dunkel weisse dal colore ambrato brassata utilizzando il grano Senatore Cappelli, al naso note di cereale, in bocca sentori di biscotto e cereale tostato, chiude con una leggera amaricatura, il Forziere e la terza proposta una belgian golden ale dal corpo pieno e strutturato dove avverto una leggere nota citrica dolciastra che finisce con una buona amaricatura finale, ultimo assaggio il Guardiano una New Zeland Pale Ale dal colore rosso, profumi di frutta tropicale e agrumi e resina, in bocca sentori di crosta di pane, biscotto e caramello completate da un leggero sentore tostato, chiusura amara con note di frutta e resina.

MFB MANIFATTURA BIRRE BOLOGNA e il prossimo stand a cui ho rivolto la mia attenzione, li MICHELE mi fa assaggiare AMERICAN PALE ALE, e PORTER, la prima offre al naso note agrumate e fruttate, in bocca morbida dove avverto note di pompelmo rosa, caramello e una leggera nota tostata, chiude con un finale amaricato importante ma non invadente, la porter classica direi, al naso caffè, cioccolato e tostato, che ritrovo al palato, corpo morbido, finale leggermente amaricato dove emerge una leggera nota di torrefatto.

L’ultimo birrificio di cui vi voglio parlare è l’ultimo aperto in Veneto, BIRRIFICIO LA RU’, dove conosco il birraio STEFANO che mi presenta alcune birre da lui prodotte, partiamo dalla summer ale SAMERH birra dall’importante e particolare speziatura (verbena e camomilla e zenzero) in bocca risulta fresca con un leggero sentore balsamico e una chiusura leggermente amaricata, si prosegue con THYMUS una blanche aromatizzata al timo e bergamotto (a mio avviso il timo e un po’ coprente), passiamo alla IGA CABERBI’ birra dai sentori vinosi e fruttati, in bocca note leggermente acidule l’alcol presente e ben nascosto favorendo cosi la beva, finale leggermente amaricato, nel complesso un buon biglietto da visita per questo giovane produttore veneto, lo seguirò e vi aggiornerò sugli sviluppi.

Prima di chiudere voglio ringraziare e menzionare i birrifici a qui ho fatto visita, BIRRIFICIO LOSA (Calibro 38 e Bomber Ipa), CR/AK (Simcoe H.Melon Ipa), BIRRIFICIO MONTELUPO (Luponero, Castello 1203, Re Tartù), NO TOMMORROW CRAFT BEER (Led’s Hop), BENACO 70 (Kolsh), BIRRA OFELIA (Speltina), HAMMER (Bulk), KAMUN (Fera), RETORTO (Vincent Vega), BIREN (Smoked Beer), COSTA EST (Carata), MEZZAVIA (Malaconda e Nautilus), BIRRA 100VENTI (Bianchina), IL MASTIO (Corrosipa), BIRRONE (Sd&R), LUCKY BREWS (Japa), MASTINO (Hope e Alboino), ringrazio l’associazione LE DONNE DELLA BIRRA per l’ospitalità e la bella chiacchierata, lo staff di BEER ATTRACTION per l’ospitalità a me riservata e naturalmente i miei compagni d’avventura, in chiusura posso affermare di aver constatato rispetto alle passate edizione una buona crescita per quello che riguarda il pianeta birra, una buona integrazione con espositori food e impiantistica, una riuscita del concorso birra dell’anno, un buon calendario eventi collaterali alla manifestazione, ma qualcosa che non andava a mio parere cera, e già un paio di edizioni che faccio presente che il settore food per espositori e visitatori latita…. chiudo comunque rinnovando i miei ringraziamenti a tutti!

A Beer Attraction 2018!!

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Birraio dell'anno 2025
Informazioni su Stefano Gasparini 662 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.