Due Valli: birra agricola tra montagna, passione e innovazione

Dal cuore delle Valli Vicentine, un birrificio che unisce territorio, artigianalità e spirito pionieristico

Chiara de Facci - Birrificio Due Valli

In un panorama brassicolo in continua evoluzione, la storia di Due Valli rappresenta un esempio virtuoso di come la passione, la determinazione e il forte legame con il territorio possano trasformarsi in un progetto concreto e in costante crescita. Questa intervista con Chiara De Facci, socia amministratrice della Società Agricola Due Valli, ci porta dietro le quinte del birrificio, tra sfide tecniche, scelte coraggiose e nuovi orizzonti.

Facci un mini rewind: com’è nato Due Valli e da dove è partito tutto?

Birrificio Due Valli – Posina –

Il birrificio è nato da un gruppo di 5 amici, nel 2015, distribuiti tra la Val Posina e la Val di Ferro (di qui il nome Due Valli). Dopo un breve corso di homebrewing, un po’ di studio e di esperienza casalinga, abbiamo deciso di iniziare a produrre, inizialmente come beer firm. Volevamo che si trattasse di una birra agricola, e siamo stati tra i primi della provincia di Vicenza ad improntare il birrificio in questo modo, non senza difficoltà, perché non essendoci precedenti nessuno sapeva bene come fare.

Coltivavamo l’orzo in valle e lo portavamo a maltare e trasformare in birra presso un altro birrificio, finché non ci è capitata l’occasione di acquistare un piccolo impianto usato, e da lì è partita la produzione vera e propria, in uno stabile comunale che una volta ospitava le scuole elementari.
Ad oggi il birrificio conta due soci, il legame con il territorio è sempre forte e la tendenza a migliorare la qualità è continua.

A oggi, quante birre avete in produzione e quali sono le “grandi classiche” che non possono mancare?

A listino ci sono 6 birre, più una in collaborazione con un altro birrificio, anche se le più vendute sono le più semplici, Golden Ale e APA in testa:

  • Lambre: Golden Ale
  • Fuchs: Dubbel
  • Fioba: Saison con coriandolo, fiori di sambuco e buccia d’arancia
  • Tropical Mountain: APA
  • Beergamenta: Pale Ale con menta e bergamotto, disponibile solo in estate
  • Campiglia: Weiss
  • Easy: la novità dell’anno, una Blanche a 2,5 gradi, con pompelmo rosa, arancia, pepe e grani del paradiso, prodotta in collaborazione con birrificio Pasubio.

Dove possiamo trovare le birre Due Valli?

Non siamo ancora riusciti ad aprire una tap room, anche se è uno dei nostri obiettivi più importanti. Al momento riforniamo alcuni pub, negozi e malghe, inoltre abbiamo uno shop online: www.birraduevalli.com
Siamo sempre disponibili ad aprire le porte del birrificio, possibilmente previo appuntamento.

Chiara De Facci

Entriamo nel vivo: che cambiamenti hai fatto a livello di impianti?

Da poco abbiamo deciso di ingrandirci: da una sala cotte da 250 L siamo passati a una da 500 L, aumentando anche la cantina da 1500 a 5000 L, suddivisi tra 5 fermentatori.
Abbiamo sfruttato ogni metro quadro disponibile in birrificio!

Cosa ti ha spinta a rinnovare proprio adesso?

Se ne sentiva il bisogno già da un po’, anche perché in estate finivamo le scorte prima di agosto. A fine 2024 abbiamo saputo di un’azienda vicentina in chiusura e abbiamo colto l’occasione per un cambiamento radicale, pur consapevoli che lavori e avviamento richiedono energie enormi.
Ma ce l’abbiamo fatta in tempo per la stagione estiva.

Che impatto ha avuto questo aggiornamento?

È cambiato tutto. Prima lavoravo in tripla cotta per 700 L, ora in doppia cotta arrivo a 1100 L. Ogni dettaglio che alleggerisce il lavoro si apprezza moltissimo, dal PLC allo scambiatore di calore…
Ma il vero salto è stato lo scarico automatico delle trebbie: la schiena ringrazia!

Hai già visto risultati concreti?

Un po’ di differenza si sente, ma la qualità della birra è migliorata, segno che la gestione è corretta. Anche i clienti ci hanno dato un riscontro positivo, quindi obiettivo centrato.

Quanto ti ha messo alla prova questo cambiamento?

Molto. Dal trasporto dell’impianto alla sua installazione nella vecchia scuola, è servita inventiva e testardaggine. La produzione si è fermata per quasi 5 mesi, ma ogni esperienza – anche le difficoltà – fa crescere.

Cosa significa per te affermarsi nel mondo brassicolo?

Non si finisce mai di imparare: è fondamentale restare curiosi, formarsi, confrontarsi.
Per me un birraio si può dire affermato quando sa adattarsi, restare aggiornato e non fossilizzarsi sul passato. Partecipare ai concorsi è utile, ma la popolarità non è il primo obiettivo.

Tropical Mountain -APA-

Nuovi progetti o collaborazioni in vista?

Nulla di definito, ma ci piacerebbe gestire una filiera sempre più locale. Siamo sempre aperti a collaborazioni e sperimentazioni, anche sulla filiera del luppolo italiano.

Restare un agribirrificio è ancora il centro del progetto?

Sì. Nati come agribirrificio, vogliamo restarlo. Passare all’artigianato puro snaturerebbe il nostro progetto.
Piuttosto, sogno un luppoleto più grande!

Hai mai pensato di aprire una taproom?

Costantemente.
Purtroppo al momento non abbiamo le forze, ma appena si presenterà l’occasione, la coglieremo. Una taproom permette di avere un feedback diretto, sperimentare, garantire qualità e creare un’esperienza immersiva.

Una birra che sogni di realizzare?

Mi affascina la maturazione in botte, ma lo spazio manca. In realtà vorrei provarle tutte…

Come immagini Due Valli tra 5 o 10 anni?

Ho un’idea ben precisa, ma per scaramanzia me la tengo per me!

Cosa ti emoziona ancora oggi?

Il rapporto diretto con i clienti, specialmente quando visitano il birrificio per la prima volta.
Mi piace raccontare quello che facciamo, ma soprattutto mi emoziona la passione che ci mettiamo, e il paesaggio unico che ci circonda.Mi sono trasferita qui per l’azienda, e ho lasciato il mio vecchio lavoro per dedicarmici a tempo pieno.
Per me, il legame tra la birra e le montagne è indissolubile.

Il percorso di Due Valli non è solo una storia imprenditoriale, ma un esempio concreto di autenticità, radicamento e resilienza. Ogni passaggio, dalla coltivazione dell’orzo alla scelta degli impianti, racconta di una filosofia che guarda avanti senza dimenticare le proprie radici. E se il futuro è ancora tutto da scrivere, una cosa è certa: la passione continuerà a guidare ogni cotta, ogni bottiglia, ogni progetto.

Chiara De Facci
Socia amministratrice
Società Agricola Due Valli s.s.
Birrificio in Val Posina
+39 346 3612527

Informazioni su Stefano Gasparini 716 Articoli
Stefano è un appassionato di birra artigianale italiana da molti anni e ha dato concretezza alla sua passione nel 2008 con la creazione di NONSOLOBIRRA.NET, un portale che mira a far conoscere al pubblico il mondo della birra artigianale italiana attraverso recensioni, degustazioni e relazioni con i produttori. Stefano ha collaborato con la Guida ai Locali Birrai MOBI ed è stato presidente della Confraternita della Birra Artigianale. È anche il fondatore del gruppo Nonsolobirra Homebrewers e organizzatore del Nonsolobirra festival dal 2011. In sintesi, Stefano è un appassionato di birra che ha dedicato gran parte della sua vita a far conoscere e promuovere la birra artigianale italiana.