Proseguono i nostri tour dedicati alla scoperta di nuovi birrifici e nuove birre, in occasione del primo compleanno, sabato 18 giugno ci siamo recati Gambellara (VI), sede del birrificio Agricolo Sorio –sito web– dove grazie a Mirko Boggian e Giacomo Maule, abbiamo visitato il birrificio e assaggiato alcune delle referenze disponibili.
Giacomo e Mirko, due ragazzi giovani e con un sogno tra le mani: produrre birra partendo dalla propria terra. Una birra agricola che parte dal territorio di provenienza, dove coltivare in prima persona i cereali, seguendo le stagioni, rispettandone le tempistiche e i modi, diventa uno stile di vita che punta a valorizzare i saperi e le peculiarità della conoscenza della propria terra.
Mirko classe 1993 proviene da una famiglia di agricoltori e allevatori in provincia di Vicenza, dopo aver terminato gli studi tecnici si appassiona alla produzione brassicola sin dal 2014 in modo totalmente casuale: rovistando in cantina ritrova una vecchia tanica utilizzata dal padre per produrre birra in casa. Riaffiorano cosí alla mente i momenti passati a guardare quel misterioso oggetto che borbottava. La passione aumenta e dopo un paio di anni si iscrive all’Accademia Dieffe dove conosce Giacomo, attuale socio in Birrificio Agricolo Sorio.
Giacomo, classe 1990, nato e cresciuto da una famiglia pioniera in Italia per la produzione di vino con approccio di coltivazione e produzione naturale (La Biancara Soc. Agricola, Gambellara,Vicenza ), terzo di quattro fratelli tutti coinvolti nel mondo vitivinicolo, scopre la propria passione per il mondo brassicolo, grazie ad uno dei fratelli, il quale assieme ad alcuni amici si cimentava nel tentativo di produrre alcool da grani macinati nella cantina di famiglia.
Inebriato dai profumi che si espandevano dal vapore della cotta assieme ai cereali ed incuriosito dal processo produttivo inizia a studiare, sperimentare e viaggiare. Nel febbraio del 2018 conclude gli studi presso l’Accademia Dieffe di Padova e ottiene il titolo di Mastro-birraio Artigiano.
Da questo Mirko e Giacomo iniziano a parlare e a sognare di produrre birra in modo diverso: i primi cenni di Birrificio Agricolo Sorio, progetto che si concretizza nel 2021.
Come sopra citato il birrificio Sorio è agricolo, produce e impiega la maggior parte delle materie prime (malto e luppolo), all’Orzo sono stati impiegati 5 ettari a rotazione biennale, cereale che una volta preparato viene mandato alla malteria Stamag che lo trasformerà poi in ottimo malto pils (basa per tutta la loro produzione). Ma Sorio non si ferma solo al cereale, dispone di due luppoleti dove trovano dimora 300 piante divise in quattro varietà:
Gli americani Comet, Galena e Mounthood, il nobile Perle di origine tedesca. Dulcis in fundo, in zona collinare vengono coltivati altri cereali come Farro Spelta, Frumento tenero e prossimamente Avena. Parte integrante della produzione di Sorio è l’Uva, che proviene anch’essa dai loro vitigni, Uva Garganega che è impiegata nella produzione della loro Gose-Iga, si.. avete letto bene una Iga sapida sapientemente prodotta.
Il tutto viene lavorato in una sala cotta da 600lt completata da una cantina composta da tre fermentatori uno isobarico e due aperti da 2000lt. In una caratteristica grotta trovano dimora poi le botti che conterranno le future produzioni (per ora non vi voglio svelare nulla)
Per l’occasione abbiamo degustato la Hellman, una keller che possiamo definire la -birra della casa- dove il malto utilizzato la fa da protagonista regalando una birra pulita dai classici sentori di crosta di pane e miele, bilanciati da un amaro gradevole erbaceo e floreale. La degustazione prosegue con le due Saison, Lander e Hemp due rustiche produzioni che esaltano il cereale e il lavoro del lievito, la Lander più ruvida, cicciotta mentre la Hemp grazie all’utilizzo di canapa sativa a fine bollitura risulta più ruffiana e profumata (fruttata, floreale e erbacea).
Flow la luppolata della casa, una IPL 100% pils caratterizzata da una massiccia luppolatura finale (fine boil e dry hopping), risultato buono, olfatto ricco di profumi, palato morbido mieloso, finale amaricato a dovere. Siamo quasi alla fine del nostro ciclo degustativo e come da tradizione prima del nostro caffè finale ci siamo fatti aprire una bottiglia della Gose-Iga battezzata Gargan Iga, una birra prodotta con malto d’Orzo e frumento crudo a cui viene aggiunto il 15% di mosto d’uva garganega e sale, al naso spiccano le note vinose seguite da leggeri sentori fruttati e sapidi, al palato entra vivace, si ritrovano le note vinose, sapide e minerali, birra che si lascia bere con molta facilità. Eccoci al “caffè” e per chi ci conosce vuol dire –birra scura- in questo caso ci viene proposta la Dark Lager, una scura che si ispira alle Schwarzbier, prodotta utilizzando malti tostati e caffè estratti a freddo, al palato morbida dove si avvertono note di cioccolato al latte, caffè e un leggero caramello, bevuta snella, finale bilanciato armonico.
Ringrazio i mie compagni di bevute e tutto lo staff del birrificio Agricolo Sorio per l’ospitalità a noi riservata.