RAPA: birre della terra; un nuovo concetto di birra

Da ormai qualche tempo, la birra artigianale sta affrontando un cambiamento. Dalla sua classica e primigenia creazione si vede attraversare dei momenti di Hype che talvolta hanno veramente poco senso, fino a creare delle vere e proprie mode come nel caso delle NEIPA , fruit IPA e ora, nel nostro territorio anche con le acide. Si, sono Nicola Coppe e NO, oggi non vi parlerò di una birra ACIDA.

Oggi parliamo di cocktails! Considerati dal Beer-nerd un qualcosa di assolutamente distante dalla birra ed allo stesso tempo guardati dall’alto verso il basso, sempre, con disprezzo, come se la capacità del mixologist fosse nulla rispetto a quella del birraio. Sono Lavori semplicemente diversi.

Sappiamo di avere molti birrai capaci nella nostra penisola, ma vi assicuro che andando a fondo si trovano anche molti mixologist innamorati del proprio lavoro e con una preparazione incredibile.  Non la vedo come una sfida, anzi li vedo come due strumenti nello stesso spartito, l’uno consecutivo dell’altro che non hanno ancora trovato la chiave di lettura giusta. Ecco, la mia sfida è stata proprio questa .

Il mondo della birra artigianale con qualche sua nuova  creazione sta inseguendo il mondo dei miscelati, sebbene siano più le birre che inseguono e cercano di ricreare un cocktail piuttosto che questo venga creato con la stessa.

Il nostro limite mentale è chiaro , [ il birraio l’ha creata e così deve essere, modificarla sarebbe una follia ].  Ma se come nel caso della nostra birra fossi io appunto, il birraio a crearla apposta per la miscelazione?  Rimarrebbe sempre uno scempio ?  Questo grande interrogativo può essere risolto solo con l’assaggio della nostra RAPA , la mia ultima follia.

Una birra che non doveva nascere così, ma come tutte le mie creazioni c’è poi un  percorso di adattamento e di “cercare di capire “ la birra per quello che essa vuol essere. Ecco a voi la RAPA . Una saison de table( forse ), da 4 °alcolici attenuata allo stremo (-0.2°P), prodotta con un mosto carico di fiocchi d’avena segale e con una correzione dell’acqua in favore dei cloruri importante per cercare di far star su questa birra che di per se è un acquetta fuxia..  Ingrediente che ne fa da padrone è sicuramente la RAPA, o meglio Barbabietola da Orto. Sia per il colore , sia per l’aroma terroso che emana .

Ero stufo di sentirmi dire che il fuggle è un luppolo terroso , assaggiate la RAPA e poi cambierete idea . E’ nata così una birra estremamente esile piena di terra e di sentori speziati dovuti al lievito saison utilizzato , magenta, libera. Libera da ogni pregiudizio e da ogni stile oserei dire, così fuori dagli schemi che sembra che gli manchi qualcosa …… Non chiedete come , ma in una serata alcolica , nel bicchiere carico di questa birra fluorescente ci cadde una fetta di zenzero , e da lì , per me fu un illuminazione .. Lo zenzero.. Metterlo in ricetta sarebbe molto facile esalterebbe benissimo la componente terrosa, ma sarebbe troppo facile e ne perderebbe di significato , se non ancorché  di aroma. Da quella serata sono passati diversi tentativi , diverse prove, ma alla fine abbiamo creato anche una nostra ricetta per un cocktails appunto fatto con questa birra.

La nostra Ricetta

BioNoć MULE

Bicchiere: tumbler alto

  • Ghiaccio
  • 200ml di Rapa
  •  40ml di vodka
  • 3gg di angostura
  • 1 fetta di zenzero pestata
  • Foglie di menta come guarnizione

“Anche l’occhio vuole la sua parte “ ed è proprio per questo ed anche per facilitarne lo sdoganamento mentale da birra a miscelato che abbiamo deciso di riporla in bottiglie TRASPARENTI, ma gli appassionati non devono temere, poiché ad avvolgere ogni singola bottiglia c’è una speciale pellicola che ne protegge il contenuto dai raggi UV.

Non ho paura di oltrepassare “un confine” solamente mentale , quello che la birra non deve essere “toccata “ perché arte del birraio … Sono io il birraio e quindi potrò decidere ?! o no ?? Sicuro che questa birra creerà forse inizialmente divisione nel mondo dei beer-nerd che la preferirebbero perfetta già all’interno della bottiglia condendola solo con i loro commenti. No, o per lo meno non è la strada di questa birra. Nata per essere “distorta, e per aprire un nuovo mercato, ma anche per  avvicinare forse  quella schiera di persone ancora distanti alla birra, chiaramente per poca conoscenza e cultura delle miliardi di sfaccettature di questo prodotto, ma allora perché non avvicinarle con un cocktail ??

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