La Confraternita della Birra Artigianale, descritta dalla voce del Presidente Eros Lorenzin. Prima di iniziare con le domande, vorrei fornire una breve panoramica della confraternita che presiedo, condividendo con voi informazioni sul momento della sua nascita, chi ha avviato il progetto e il ruolo che essa svolge nel panorama brassicolo. La confraternita della birra artigianale nasce a fine 2016 da un’idea di Simone Dal Cortivo, fondatore e deus ex machina del birrificio Birrone di isola vicentina (di cui sto bevendo un’ottima brusca per entrare nel mood adatto all’ intervista), per radunare tutti gli appassionati e stimolare un consumo consapevole di un prodotto ancora non pienamente conosciuto e compreso nel panorama locale e nazionale.
Quali sono i principali successi che avete raggiunto finora e quali sfide state attualmente affrontando. E’ una volta che avremo chiarito questi aspetti, sarei interessato a esplorare più nel dettaglio alcuni argomenti.
Nel corso degli anni siamo riusciti a organizzare molti eventi tematici che ci hanno permesso di raggiungere persone che finora non si erano mai interessate alla birra artigianale. Ora la sfida più importante è fare in modo la nostra amata confraternita ritorni a splendere come prima dell’ “era covid”, per una realtà come la nostra che vive di locali, pub ed aggregazione il lockdown è stato molto penalizzante.
Qual è la missione principale dell’associazione birraia che presiedi?
I nostri obiettivi sono molteplici e vorrei spendere due parole in più su questa domanda: la nostra missione principale è di “educare” il consumatore ad una bevuta più consapevole, avvicinandolo ad un prodotto più di qualità, un altro punto che mi sta particolarmente a cuore è il riuscire a far conoscere le ottime realtà locali che talvolta passano sottotraccia, ci prefiggiamo inoltre di riuscire a trovare degli argomenti che permettano ai nostri confratelli e alle nostre consorelle più esperti di poter aumentare le loro conoscenze.
Quali sono gli obiettivi principali che l’associazione si prefigge di raggiungere nel 2024?
Personalmente mi riterrei soddisfatto se riuscissimo a mantenere una quantità e qualità di argomenti trattati anche solo pari a quella del 2023. Fin dal primo giorno di insediamento della mia squadra ci siamo prefissi di creare un evento al mese, e ci siamo riusciti, talvolta anche con due eventi al mese. abbiamo dato vita a ritrovi di carattere didattico e culturale, ma anche serate più leggere perché la birra è bevanda sociale e dobbiamo cercare di essere “fradei” non solo sul logo della divisa ma anche tra di noi arrivando a creare una grande famiglia che ami condividere dei momenti assieme.
Da quanti confratelli e consorelle è composta l’associazione?
Dopo essersi aggirata intorno ai 100 iscritti in pre-lockdown ora siamo a circa la metà.
Come vengono stabilite le linee guida e gli standard di qualità per i membri dell’associazione?
Tutti gli eventi che proponiamo sono frutto di esperienze personali o di consigli da parte di esperti del settore. Ho la fortuna di avere dei collaboratori che vivono il prodotto con passione e sempre pronti a mettersi in gioco e a stimolare la curiosità con proposte affascinanti.
Quali sfide specifiche affronta attualmente la birra artigianale e come l’associazione sta affrontando tali sfide?
Come in tutti i settori la crisi economica e politica si fa sentire, inoltre il cambiamento climatico sta complicando la stabilità e la fruibilità delle materie prime. Un’ altra sfida importante per il settore artigianale è quello di riuscire a differenziarsi dal comparto produttivo industriale che negli ultimi anni ha dato vita a dei prodotti che potrebbero essere fraintendibili. Tutte queste problematiche sono abbastanza affrontabili localmente, andando fisicamente a conoscere produttori in provincia o regione, mentre per le realtà più geograficamente lontane possiamo affidarci a locali che lavorano sulla ricerca e distribuzione di prodotti qualitativamente validi. In entrambi i casi cerchiamo di fornire materiale teorico o pratico per far si che ognuno possa distinguere i vari prodotti o perlomeno instillare in loro il dubbio riguardo a un prodotto “borderline”
Qual è il ruolo dell’associazione nel supportare e promuovere i piccoli birrifici artigianali rispetto alle grandi industrie?
Il nostro obiettivo è fare in modo che tutti i produttori locali abbiano visibilità, a tal fine organizziamo visite guidate, chiacchierate col birraio o degustazioni tematiche. A tal proposito sabato 27 aprile nel pomeriggio stiamo organizzando delle visite guidate a 3 birrifici dell’alto vicentino che hanno una “mission aziendale” molto diversa una dall’ altra.
Come l’associazione sta lavorando per promuovere la consapevolezza e l’educazione dei consumatori riguardo alle birre artigianali?
Durante i nostri eventi mensili cerchiamo di analizzare tutti i vari fattori che possono intervenire nel percorso dalla produzione fino all’arrivo al consumo della birra. Abbiamo organizzato serate didattiche riguardanti i vari processi produttivi e le loro peculiarità, degustazioni inerenti a stili o ingredienti specifici fino ad arrivare a capire come si analizzano le caratteristiche organolettiche e i difetti di una birra.
Desideriamo esprimere un profondo ringraziamento alla Confraternita della Birra e al Presidente Lorenzin per averci guidato in un viaggio di scoperta e passione attraverso il mondo della birra artigianale. Grazie per il vostro impegno nell’educare e nell’ispirare la nostra comunità a gustare con consapevolezza e apprezzare la ricchezza della birra locale. Che il vostro spirito fraterno continui a brillare e ad arricchire le nostre esperienze birraie. Salute e prossime birre insieme!