Oggi mi trovo virtualmente a Lendinara in provincia di Rovigo, dove dal 2013 opera il birrificio RATTABREW, il fondatore MIRKO BORGHESAN si avvicina alla birra dopo la degustazione della Westvleteren 12 tappo oro, assaggiata nel dicembre del 2002. Da lì è partito un lungo viaggio, alla ricerca della “sua” birra, che negli anni lo vede impegnato nel visitare birrifici in Italia e nel mondo.
Nel 2010 assiste alla sua prima “cotta pubblica” al birrificio Mastino II, (ora Birra Mastino), dove conosce i fratelli Salaorni, la chiave di volta del suo percorso.
Nel 2012 l’acquisto del impianto e nel 2013, con la collaborazione di Andrea e Marina della Birroteca Absolut nasce Rattabrew snc, piccolo birrificio artigianale con produzione basata su ricette proprie.
Nel 2014, grazie all’interesse di due noti imprenditori locali, Massimo Cavallari e Andrea Muzzi, Rattabrew si trasforma in srl, e il sogno imprenditoriale del nostro giovane birraio diventa realtà. La forza e l’esperienza di Massimo e Andrea, unitamente al loro slancio e alla loro passione, hanno dato vita alle birre di questa storia.”
Tutti vi starete chiedendo, ma come è nato il marchio Rattabrew?
Il marchio Rattabrew nasce dalla risposta scherzosa alla più classica delle domande che ci si pone quando si è alla ricerca di un nome: che cosa c’è di tipico in Polesine? Semplice… i ratti! Da qui l’idea di creare una mascotte dissacrante e originale, ideale spalla delle loro serate in compagnia. Come la buona musica di solito nasce in un garage con l’intento di raccontare storie vere, così anche la buona birra può nascere in piccoli laboratori, dall’ esperienza concreta delle persone e dalla voglia di raccontare gusti veri. La nostra birra è tutta declinata al femminile ed è ispirata a figure realmente esistite, tranne una: la Bluff, chiamata così perché come tutte le donne, inganna. In senso buono però.
In assaggio abbiamo la OTTAVINA (German Helles), JESSIE WHITE (Blanche), MARILYN (Light Ipa), HOP SHOT (American Pale Ale), e VIOLINA (Pumpkin Ale).
Ottavina, classica bionda di ispirazione tedesca, note di cereale, mieloso, corpo snello finale secco con una leggera amaricatura erbacea a margine.
Jessie White, blanche leggermente acidula, morbida in ingresso, liscia nella bevuta, finale fruttato e speziato.
La Marilyn offre un bouquet olfattivo interessante, note fruttate, floreali e agrumate, in bocca morbida con un buon equilibrio, chiusura secca con una amaricatura importante a tono agrumato.
Hop Shot Indaho7 Cryo, birra base Apa che si esprime con note di biscotto, caramello e crosta di pane, la luppolatura spinge elegantemente, piazzando note di agrumi, erbacee, floreali, resinose e fruttate, secca e fresca ottimamente equilibrata.
Ultimo assaggio, Violina la pumpkig ale, al naso note maltate, vegetali e speziate, in bocca morbida dove si ritrovano le note precedentemente avvertite al naso, chiusura a tendenza dolce (ma non stucchevole), dove si percepisce ben distintamente la nota vegetale.
Le birre sono state assaggiate tutte dalla lattina.
Ringrazio Mirko per la diponibilità e per le birre che mi ha gentilmente recapitato.
BIRRIFICIO RATTABREW
Via P. Nenni 7/O1, Lendinara (RO) – https://www.rattabrew.it
📧 info@rattabrew.it – 🍻 Shop on line https://shop.rattabrew.it