Un passo avanti decisivo verso la modernizzazione del quadro normativo che regola la produzione di birra in Italia. In Senato è stato infatti presentato un emendamento al Ddl Imprese dal senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria e Agricoltura, che propone la modifica dell’articolo 7 della legge 16 agosto 1962, n. 1354 e, soprattutto, l’abrogazione definitiva del DPR 1498/1970.
La proposta recepisce pienamente le richieste avanzate da anni da Unionbirrai, l’associazione di categoria che rappresenta i piccoli birrifici indipendenti italiani, da tempo impegnata a denunciare il peso di una normativa considerata ormai superata.
Il testo stabilisce che “l’anidride carbonica nella birra deve avere un contenuto non inferiore a gr 0,2 per ml 100 e un contenuto non superiore a gr 1 per ml 100”, abrogando contestualmente il decreto del 1970. Una modifica che, secondo Unionbirrai, elimina vincoli anacronistici legati a parametri come acidità, limpidezza, tenore alcolico e ceneri, del tutto incompatibili con la varietà degli stili brassicoli moderni e con le pratiche artigianali.
Siamo molto soddisfatti – dichiara Vittorio Ferraris, Direttore Generale di Unionbirrai – per la presentazione di un emendamento che recepisce finalmente le nostre proposte in modo chiaro e netto. Da troppo tempo chiediamo di superare un decreto vetusto, che penalizza in particolare i piccoli birrifici italiani e favorisce i produttori esteri non soggetti alle stesse limitazioni. È una norma che frena innovazione, qualità e libertà produttiva: tutte caratteristiche che rendono unica la birra artigianale italiana.
La spinta a rimuovere l’obsolescenza normativa arriva anche dal confronto con l’Europa: le regole comunitarie in materia di sicurezza alimentare, in particolare il Regolamento CE 852/2004, affidano infatti al sistema HACCP e alla responsabilità dei produttori il controllo dei processi, senza imporre limiti rigidi come quelli ancora previsti dal DPR 1498/1970.
Ora è il momento di unire le forze – prosegue Ferraris –. Rivolgiamo un appello a tutte le associazioni del settore brassicolo, ai birrifici, agli operatori della filiera, alle reti d’impresa: sosteniamo insieme questo emendamento. Non è solo una battaglia normativa, ma un atto di giustizia per centinaia di produttori che con passione portano avanti un’eccellenza italiana.
Unionbirrai ringrazia il senatore De Carlo per l’impegno dimostrato e seguirà da vicino l’iter parlamentare del Ddl Imprese, con l’auspicio che l’emendamento possa essere approvato in tempi rapidi. L’obiettivo è chiaro: liberare la birra artigianale italiana da vincoli burocratici che non hanno più ragione di esistere, consentendo al comparto di crescere in competitività, innovazione e qualità.
